Capitolo 15

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Dopo che i ragazzi mi convinsero a dare una possibilità a Stre, mi sentì insicuro; sapevo che non era una cattiva persona, ma la paura di soffrire di nuovo mi bloccava dal dargli la mia piena fiducia. Spero davvero per lui che non faccia nulla che mi possa far cambiare idea.

Alla fine delle lezioni, mentre stavamo uscendo dalla classe ridendo per il comportamento di Cico, spiritoso come sempre, vidimo Stre bloccarsi di colpo e guardare in una sola direzione, come un cerbiatto spaventato dopo essere stato accecato dai fari di un auto.

Vidi Giorgio e Cico cambiare espressione, preoccupandosi per lo strano comportamento dell'amico, senza darsi un'effettiva risposta, ma io avevo già capito cosa fosse successo. In lontananza, in mezzo alla folla di studenti che occupavano pian piano il corridoio, vidi una faccia conosciuta, che si voltava in tutte le direzioni scrutando ogni persona che gli passava davanti. Una figura altolocata, per dargli una descrizione più gentile, che si distingueva dalla folla per i suoi abiti griffati e di ottima qualità.

"Lucas..." Pensai mentre spostavo lo sguardo da lui rivolgendolo di nuovo a Stre.

Sapevo quanto quel ragazzo tenesse a Stre o almeno quanto gli convenisse tenerselo per amico, per questo non mi stupì nel vederlo lì intento a cercarlo.

《Ecco...ragazzi io vado, mi sono appena ricordato che ho un impegno importante. Ci vediamo domani, ok?》

La scusa più stupida che potesse usare per poter scappare. Cosa gli costava chiederci aiuto? Comunque il tentativo di sviare l'attenzione dal suo comportamento finì in vano, perché Giorgio si decise ad aprire bocca e gli chiese se stesse bene.

《Si certo, perché non dovrei?》

Dopo questa affermazione tentò una seconda volta di sviare il discorso da lui a noi, ringraziandoci per quello che avevamo fatto prima per lui, riuscendoci senza fatica.

Scappò via velocemente, confondendosi con gli altri studenti appena ebbe l'opportunità di salutarci definitivamente. Vidi al suo seguito anche Lucas inquadrare il suo obbiettivo e raggiungerlo; sapevo che sarebbe andato a parlargli ma sinceramente non mi interessava né fermarlo né tantomeno seguirli per sentire cosa si sarebbero detti. Quindi decisi di lasciar perdere e distogliere l'attenzione da loro due.

《Hey ragazzi, che ne dite se vi invito a casa mia?》Chiese come se non fosse successo nulla.
《Mh, va bene.》Annuì Cico ancora confuso dal comportamento di Stre.
《D'accordo, avviso mia Zia.》Disse Giorgio distogliendo lo sguardo dalla folla per rivolgerlo ad Alex.

Arrivammo a casa mia dopo un lungo tragitto a piedi percorso tra momenti di rigoroso silenzio ed altri pieni di risate e scherzi. So che sono preoccupati per Stre, ma non per questo devono chiudersi in loro a rimurginare sopra a quello che ci ha detto.

《Entrate.》Dissi rompendo il silenzio che incombeva da minuti.
《I tuoi non ci sono?》Chiese Cico subito dopo aver notato la tranquillità che era presente nella casa.
《Si, i miei sono dovuti andare da mia nonna, credo per assisterla ad una visita importante, non torneranno prima di domani sera.》
《Capito. Allora cosa facciamo?》
《Bhe, potrem-》

Il suono del campanello mi interruppe e mi fece voltare verso la porta, non sapevo chi potesse essere, così avanzai verso di essa per svelare chi si celava al di là. Pensai fosse qualche amico dei miei genitori che era passato a trovarli, ma chi mi trovai davanti non fu ciò che mi aspettavo.

《Stre?》Esclamò stupito.
《Hey Alex...scusa se mi presento qui dal nulla, ma eri il più vicino tra te e Cico quindi...》
《STRE?!》Sentì pronunciare da Cico alle mie spalle.《Che ci fai qui?》Continuò raggiungendo la porta e affiancandosi a me.
《Oh...avrei dovuto immaginare foste insieme. Meglio così, avevo bisogno di distrarmi un pochino, posso entrare Alex?》Chiese con quell'aria innocente che lo caratterizza quando vuole qualcosa.
《Va bene. Entra.》Acconsentì facendogli spazio tra lui e Cico e lasciandolo passare.
《Hey stre, che ci fai qui?》Domandò stupito Giorgio.
《Stavo tornando a casa, ma poi ebbi un enorme bisogno di parlare con qualcuno e le mie gambe mi hanno portato automaticamente a casa di Alex.》Disse sperando non chiedessero troppo sulla questione.
《Perché? Che è successo? Di cosa volevi parlare?》Lo spronò Alex mentre entrava nella sala.
《Nulla di grave in realtà, solo sfogarmi un po'. Ma ora che ci siete voi posso semplicemente divertirmi per distrarmi.》Sorrise cercando di confortare i tre ragazzi che lo guardavano straniti e incuriositi.
《Va bene, allora Alex che stavi proponendoci prima?》
《Cucinare? Non so voi, ma io ho una gran fame.》Ammise massaggiando lo stomaco brontolante.
《Tu hai sempre fame...》Disse Giorgio fingendo di essersi arreso alla natura incontenibile di Alex di fronte al cibo.
《Non posso negarlo.》Alzò le mani in segno di resa.
《Però anche io ho fame. Quindi penso sia un'ottima idea.》Concordò Cico guardando Alex in segno di approvazione.
《Chi cucina?》Chiese Stre preoccupato, conoscendo le doti scarse di Cico nel cucinare.
《Io, tranquillo Stre. Gio mi aiuti?》Disse Alex ridendo per la domanda fatta da Stre con ovvia risposta.
《Certo! Voi aspettate pure qui vi porteremo il pranzo appena pronto.》Disse invitando Cico e Stre a sedersi sul divano, così che nel mentre potessero parlare  e magari Stre sfogare ciò che aveva dentro.
《Ci affidiamo a voi.》Annunciò Cico mettendosi comodo sullo schienale del divano.

È troppo per me...  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora