Capitolo 9

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《Gio...》Disse ancora guardando il tramonto.
《Si...?》Rispose con un filo di voce, che  aveva fatto fatica a sentire persino lui stesso.
《Senti...mi dispiace per prima, io non avrei dov-》
《Non ti preoccupare. Non è successo nulla.》Lo interruppe tenendo fisso lo sguardo sull'orizzonte.
《Sicuro che vadi bene? Mi sono lasciato andare e...non so cosa mi sia preso.》Chiese il ragazzo con voce impacciata, voltandosi titubante verso il ragazzo alla sua destra.
《Si Alex, non preoccuparti, è tutto ok... 》Pronunciò poco convinto.
《Va bene... 》Ormai arresosi alle parole del più basso, tornò a guardare davanti a sé il sole, che ormai era quasi del tutto sparito dietro alla linea scura del mare.

Tutto ok eh? Dici così ma non mi sembri convinto... Alla fine ho provato a baciarlo senza un minimo di preavviso e un motivo valido, non so nemmeno io cosa volessi fare e perché...spero che si dimentichi tutto, così non possiamo andare avanti.

In quel momento il suono dei passi che si avvicinavano velocemente alla camera risvegliò i due ragazzi dai loro pensieri confusi e li fece voltare subito quando si fermarono alle loro spalle, lasciando spazio alla voce squillante del loro amico.

《 Eccomi ragazzi! Ho sistemato la stanza, ma ho una brutta o bella notizia, dipende da voi. 》Disse il ragazzo gesticolando.
《Sarebbe?》
《Il letto è uno, un matrimoniale, non ho altri posti e visto che non penso vi faccia piacere dormire sul divano, vi dovrete accontentare di questo. Scusate. 》Spiegò scusandosi più con Giorgio, sapendo come poteva sentirsi a disagio il suo amico con qualcuno che non conosce bene. 
《 Oh bhe...》Alex era intenzionato ad accettare il posto sullo scomodo divano pur di non restare da solo con Giorgio un'altra volta e per non dormirci nello stesso letto.
《Va bene, nessun problema Cico, grazie per la tua ospitalità, è già abbastanza. 》Interruppe Alex sorprendendo non solo lui ma anche Cico.
《Ah...perfetto allora.》
《Davvero ti va bene?》Chiese incredulo Alex, non capendo cosa stesse passando per la testa al ragazzo.
《 Si, perché per te è un problema?》Giorgio sembrava indifferente alla proposta di Cico, come se non fosse la prima volta che dormono insieme, ma dentro di sé aveva l'ansia che lo stava torturando al solo pensiero.
《No, no, non c'è problema. Se va bene a te, va bene a me.》
《Allora è tutto ok. Vi lascio il bagno così vi potete cambiare tranquillamente. 》Disse sedendosi sul letto.
《 C'è un problema però...io non ho un pigiama. 》
《Tranquillo, ci ho già pensato, ti presto uno dei miei che non uso mai.》Disse alzandosi dal materasso.《Te lo ho appoggiato sul letto nell'altra stanza, vieni ti ci porto.》
《Ok, grazie mille. Allora Alex vai tu per primo.》
《Va bene.》
《Se vuoi puoi cambiarti in camera degli ospiti tu. 》Disse guardando Giorgio, che annui in risposta.

Tutti si chiusero nelle varie stanze per potersi cambiare e un silenzio tombale prese il sopravvento in tutta la casa. Alex fu il primo a finire e uscendo dal bagno decise di dirigersi nella camera a lui destinata. Sapeva che al suo interno c'era Giorgio e questo lo agitava parecchio, come avrebbe potuto evitare di mettere a disagio il ragazzo? I problemi di timidezza che Giorgio aveva rendevano il tutto ancora più complicato.

Percorsi tutto il corridoio fino alla porta di legno scuro che mi divideva dall'interno della stanza. Mi fermai a guardare la maniglia, titubante nell'afferrarla, volevo aprirla ma il pensiero costante del ragazzo dietro di essa mi terrorizzava. Cosa ci potevo fare? Odiavo il pensiero che gli potessi creare disagio o addirittura paura nell'avermi vicino dopo ciò che è successo.

Sospirai e dopo aver preso un bel respiro aprì lentamente la porta, tanto da non creare nemmeno cigolii. Il ragazzo davanti a me non se ne accorse, non mi sentì entrare e nemmeno uscire di corsa dopo averlo visto. Chiusi la porta e mi appoggiai con le spalle ad essa, provocando un tonfo sordo. Un calore mi pervase all'istante, partendo dal basso ventre fino alla testa, il cuore mi prese a battere più forte e le guance iniziarono a bruciare. Sto impazzendo per una cosa così banale?

È troppo per me...  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora