Chapter 13- Divine move

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Nolan si era appena risvegliato anche se era ancora molto disorientato, in quel momento una figura che non riusciva ancora a mettere a fuoco, gli stava controllando le pupille con una piccola torcia, quando quest'ultima finì di fare quello che stava facendo l'umano si riprese leggermente e si guardò attorno. Dopo nemmeno un'attenta analisi capì di trovarsi in ospedale, così tornò a guardare quella figura di prima, ovvero Melissa, notando che alle sue spalle erano presenti Scott e Liam.

<<Nolan, ehi come ti senti?>> chiese dolcemente la donna accarezzando la spalla del ragazzo. <<Cos'è successo? Perché sono qui? E dov'è Alec?>> aveva così tante domande che gli passavano per la testa, quello che ricordava era di essere uscito dal loft con il suo coinquilino, di aver passeggiato per pochi metri dopodiché il vuoto più totale come se si fosse addormentato. Nel frattempo che il ragazzo era immerso nei suoi pensieri, Melissa si rivolse agli altri due. <<I controlli non rivelano niente al di fuori della norma, indubbiamente il colpo che ha subito dietro la testa è stato forte, quindi non stressatelo troppo e lasciatolo riposare.>> disse la donna prima di lasciare lasciare la stanza. <<Ehi Nolan lo so che potrebbe essere difficile, ma devi dirci tutto quello che ricordi riguardo ieri notte.>> disse Scott sedendosi sul lettino accanto all'umano, cercando di rassicurarlo. <<Io non riesco... ricordo solo poche cose.>> <<Lo so che ce la puoi fare, pensaci su non c'è fretta.>> lo rassicurò in seguito Liam.

<<Dopo essere usciti dal loft non abbiamo camminato per molto, ad un certo punto ci siamo fermati perché stavamo discutendo su qualcosa che non ricordo e all'improvviso tutto diventa nero e mi sveglio qui.>> spiegò Nolan provando a mettere insieme i pezzi sparsi nella sua testa. D'altra parte gli altri due più o meno avevano immaginato come le cose fossero andate, in quanto furono proprio loro due a trovare il ragazzo disteso per terra a pochi metri dall'edificio, ma avevano bisogno di sapere qualcosa in più, una qualsiasi cosa che potesse confermare quello che tutti temevano. <<Nolan ascolta devi cercare di ricordare, prima che svenissi, prova a focalizzarti non so, su un particolare odore, un rumore, qualsiasi cosa.>> continuò il beta, il quale era molto in ansia e preoccupato perché un membro del suo branco era sparito o per meglio dire rapito.

<<Prendetelo.>> disse a bassa voce l'umano attirando l'attenzione su di sé. <<Che cosa?>> dissero contemporaneamente i due lupi. <<Prima di svenire, ho sentito una voce che aveva detto "Prendetelo".>> Nolan nonostante fosse ancora un po' confuso aveva capito che qualcosa non andava, infatti a confermare i suoi dubbi fu l'assenza di Alec facendo partire nella testa dell'umano numerosi pensieri sul fatto che la Monroe potesse torturarlo o addirittura ucciderlo. Liam e Scott si guardarono, ormai era chiaro la cacciatrice aveva preso la sua ultima vittima sacrificale, ciò significava che avrebbe attaccato al più presto per terminare il suo folle piano.

Così dopo che ebbero salutato l'umano e averlo convito a rimare lì in ospedale a riposarsi un altro po', si avviarono verso la loro base per anticipare la Monroe ed aggiornare gli altri della situazione.


























Al loft erano tutti sulle spine o per meglio dire soprattutto Stiles, che non faceva altro che camminare avanti e indietro per tutta la grande sala senza trovare pace. <<Se non la smette di camminare giuro che lo obbligherò io.>> disse Peter esasperato. <<Ti diamo una mano volentieri.>> aggiunsero contemporaneamente Ethan ed Isaac. <<Mi sorprende sempre come voi riusciate ad essere d'aiuto in ogni situazione.>> disse l'umano con il suo classico tono sarcastico, ricevendo delle occhiatacce dagli altri tre. <<La Monroe ha tutto quello che le serve per finire il suo rituale o quel che è, hanno preso Cora, Jackson e probabilmente anche Alec. Inoltre non sappiamo nemmeno dove completerà il suo rito, non vedo come la situazione possa peggiorare.>> e non appena Stiles ebbe finito di dire ciò, Theo entrò nella stanza. <<Mi correggo. Si, le cose possono andare peggio.>> aggiunse Stiles subito dopo l'entrata della chimera, la quale si limitò solo ad alzare gli occhi al cielo.

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