Eccola!

9.5K 427 15
                                    

Passa una settimana intera e a scuola non vedo più quella ragazza dagli occhi verdi. 

Sono le 12 e suona il secondo intervallo salvandomi dall interrogazione di inglese.

Corro giù ed esco nel cortile posteriore della scuola sedendomi su un gradino in cemento aspettando Jack e gli altri. Iniziamo a fumare come il nostro solito e ad organizzarci per la sera per andare ad una festa.

"Eccola!!"  Esclamo nella mia testa notando quella ragazza in disparte nel cortile. È sola e sta fumando. Ho intenzione di andarle a parlare ma prima mi fermo a guardarla tutta. Capelli biondi, lunghi e mossi, guance leggermente arrossate dal trucco, labbra rosse e carnose e corpo molto formoso. 

"Cavolo se è bella"

-Alex, Alex ci sei?!- mi interrompe Max dai miei pensieri

-Sisi scusate un attimo- rispondo distratta, scendo dal gradino e vado verso quella ragazza.

Le poso una mano sul braccio facendola girare verso di me

-Ei, scusa per come ti ho risposto ieri. Mi sono accorta dopo che stessi piangendo.-

-oh.. ehm.. scusami tu, ti sono venuta addosso come una scema senza guardare dove andavo e stavo per farti cadere- noto che il suo rossore sulle guance aumenta e mi faccio scappare un mezzo sorriso.

-È difficile vedere dove vai con tutte quelle lacrime. Io sono Alex, piacere- le tendo la mano e per un secondo sento un attimo di silenzio e gli occhi degli altri puntanti su di me.

-Alexandra che parla con una ragazza? Non la sta neanche trattando male anzi sembra che si stia presentando e che sorrida-

Sento mormorare da un gruppetto di ragazzi li vicino cosi prendo per mano la ragazza e la trascino da max e gli altri.

-E lei chi sarebbe?- Dice Josh guardandola e poi guardando me con fare strano

-I..io sono Chloe... piacere- dice a testa bassa imbarazzata

-piacere Chloe- rispondono i ragazzi in coro

Suona la fine dell intervallo e cerco di trattenermi a non insultare quella campanella.

-È ora di rientrare, a che piano sei?-

Dico guardandola

-Ehm... sono nell aula A8 ma non so dove sia..-

"Dio è cosi indifesa e tenera"

-Vieni ti ci acconpagno-le sorrido lasciandomi avvolgere dalla sua dolcezza. Le prendo la mano e l accompagno all ultimo piano dove la saluto con un cenno della mano e un sorriso che lei contraccambia.

"Wow" torno in classe, mi siedo al mio posto e mi sento osservata.

"Quanto odio tutto questo mormorare".

Finita scuola saluto i ragazzi e me ne torno a casa, mangio e poi mi chiudo in camera a suonare la mia chitarra. Suonare è l unica cosa che mi strappa dalla realtà e mi porta in un altro mondo dove non devo ascoltare nessuno o subire le lamentele di qualcuno.

Verso l ora di cena mio padre spalanca la porta, incazzatocome sempre e inizia a urlarmi addosso di preparare la cena, io gli rispondo in modo distratto cosi mi prende per il collo e inizia la solita routin di casa.

È cosi, tutti i giorni e tutte le volte. Botte di qua, urla di là.  Ancora non capisco perche non me ne vado di casa. "Perché non hai un lavoro e non potresti mantenerti idiota." Dice la parte intelligente di me.

È venerdì e sono le 10, è ora di uscire. Mi preparo e allo specchio noto i lividi violastri sul collo lasciati da mio padre e un taglio sullo zigomo, sbuffo e mi trucco, indosso un vestito corto di quelli fino a sotto al culo e scollato in pizzo nero con i tacchi.

10.30 suona il telefono

"Scendi Alex" un messaggio di jack.

-Ciao bella gnocca!- mi urla dalla macchina Mike. Salgo davanti e jack mi guarda

-Tuo padre?- mi domanda guardando il collo.

Annuisco poi batto le mani facendo spaventare tutti e urlo

-Fanculo andiamo a divertirci!!!-

I ragazzi esultano con me e andiamo alla festa.


Sei il mio per sempre in un cartone sbiadito della DisneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora