Ti prego resta con me

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Chloe's pov.

"C..cosa è successo?" Ho gli occhi chiusi e sono come rannicchiata ma non mi fa male nulla, perche?

Tasto appena con la mano sotto di me e mi rendo conto di non essere a terra così sollevo appena la testa aprendo gli occhi.

-ALEX!!!-strillo preoccupata in preda al panico. Mi sollevo immediatamente e le sollevo la testa e per poi metterla seduta appoggiata a me.

-Chiamate un ambulanza!- sento gridare qualcuno ma sono così frastornata da non capire assolutamente nulla di ciò che mi sta succedendo intorno. Ora mi interessa solo Alex.

Le tocco sotto la nuca e mi guardo la mano. Sangue ovunque. Mi sento svenitre ma non posso.

-No non posso lasciarti. Ti starò vicino- le lacrime scorrono incontrollabili sulle mie guance rendendomi difficile vedere quel suo bel viso.

La paura di non poter rivedere mai più i suoi occhi mi invade e la stringo dolcemente a me cercando di scacciare quel pensiero orrendo.

Arriva l ambulanza e i paramedici la caricano velocemente su una barella e la portano sull ambulanza.

-Vi prego posso venire con voi?- chiedo ai paramedici stringendo la giacca di Alex che porto sulle spalle singhiozzando.

Credo di aver fatto così tanta pena a quei ragazzi che mi hanno fatto salire senza replicare.

Il viaggio fino in ospedale sembra durare secoli e intanto sento parlare il guidatore alla radio con uomini all ospedale.

-Ragazza ferita alla testa molto grave, probabile emorragia interna ad altezza stomaco e commozione cerebrale-

Quelle parole mi mandano in panico totale e inizio a contorcermi le dita che tengo incrociate in grembo mentre fisso Alex che viene bendata e preparata dai paramedici per l arrivo in ospedale.

-Ce la farà? - chiedo con un filo di voce continuando a guardare quel suo corpo debole e rovinato da tagli e sangue.

"Perche?"

Un medico mi guarda e fa un sorriso caloroso ma tirato.

-Non la conosco ma da come sembra è una combattete. Non mollerà per così poco.-

Le afferro una mano e l appoggio sul mio viso.

-Non te lo perdonerò mai se non ti riprendi-

Arriviamo in ospedale e i medici corrono con la barella dentro portandola in sala operatoria.

Non posso entrare così mi siedo nella sala d attesa dove pochi minuti dopo entrano Josh, Max e Mike col fiatone e scompigliati come se fossero passati in mezzo a un tornado.

"Non che tu sia conciata meglio Chloe" penso tra me e me.

Mi rannicchio sulla poltrona diventando piccola piccola e avvolgendomi nel suo giubbotto ispirando il suo profumo.

Mi infilo le cuffie e ascolto la nostra canzone ripensando a tutto quanto, dal primo giorno alla nostra litigata.

-Ei.. andrà tutto bene, Alex non mollerà.- mi dice Max togliendomi una cuffia.

Gli faccio un mezzo sorriso e lo guardo. Lui si siede di fianco a me così io mi sollevo lentamente e mi metto in braccio a lui lasciandomi coccolare un pochino.

I minuti passano e sembrano secoli. Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero di perderla, di non rivere più i suoi occhioni azzurri, di non sentire più la sua dolce voce rassicurante o di non sentire più la sensazione delle sue labbra sulle mie o delle sue mani sul mio corpo.

Perche? Perche mi fai questo Alex? Perché ti sei buttata sotto? Perche mi hai incasinato la testa? Perche mi hai fatto innamorare di te..

-Perche?!- dico a voce alta scoppiando in un pianto quasi isterico e battendo il pugno sul petto di Max.

Max come gli altri non dice una parola ma mi abbraccia stringendomi forte.

Molte volte il silenzio spiega molto più di mille parole e un semplice abbraccio esprime molte più emozioni di infinite farsi.

Le ore passano inesorabili una dopo l altra, con una lentezza che sembra infinita. L ansisa sale sempre di più e io sono così stanca. Vorrei solo dormire un pochino.

Sono ormai le 7 del mattino e non reggo più l ansia cosi mi alzo e decido di andare in bagno a darmi una rinfrescata.

Jack e Mike vanno a prendere dei vestiti di ricambio per tutti e anche qualcosa da mangiare mentre io e Max stiamo in quella sala d attesa a turni, il tempo di fumare una sigaretta.

Torno nella sala d attesa dopo una decina di minuti e in quell istante esce un dottore.

"Mi dica che è andato tutto bene ti prego. Ti prego fa che stia bene."

Inizio a tremare, mi avvicino piano al dottore con affianco Max e gli afferro la mano stringendola forte.

-Come sta? È viva?- chiedo con voce tremante.

Il dottore fa un lungo sospiro e poi un sorriso

-È viva. Ma è ancora in pericolo. L emorragia interna è stata fermata ma purtroppo ha una forte commozione cerebrale. Abbiamo dovuto metterla in coma farmacologico così da poter monitorare meglio il tutto-

Mi cedono le gambe, non riesco a stare in piedi.

-C...coma? Per q..quanto?- ormai non sono più in grado di fare nulla l ansia ha preso il sopravvento su di me e mi trascino verso le sedie lasciandomi cadere su una di esse.

-Non si sa per quanto.. dipende da come reagirà il suo corpo a tutto questo- risponde il medico rivolgendosi a Max.

-Possiamo vederla?- Chiede anche lui parecchio scosso dalla situazione

-Certo ma mi raccomando attenti ai movimenti, non troppo bruschi è molto delicata.- dice il dottore dileguandosi dietro ad un enorme porta azzurra.

-Lei lo è sempre stata delicata... Max ti prego portami da lei- supplico Max rannicchiata sulla sedia e guardando il vuoto con la testa china.

Max annuisce, invia un messaggio agli altri ragazzi e poi mi prende la mano facendomi alzare e accompagnandomi dalla mia Alex.

Varchiamo la porta d entrata nella stanza e lei è li, stesa su quel letto, immobile con un tubo infilato in bocca per la respirazione e flebo in entrambe le braccia.

Mi avvicino lentamente quasi incoscente, senza riuscire ancora a realizzare che tutto quello è vero.

Mi siedo accanto a lei e le prendo delicatamente la mano mentre le accarezzo il viso.

"È fredda"

-Alex.. amore mio.. ti prego resta con me.-

Sei il mio per sempre in un cartone sbiadito della DisneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora