Capitolo 4

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Pov's Alice

C: "Fammi capire bene, quei due ragazzi erano amici di Niccolò? Il tuo Niccolò?"
A: "Non è il mio Niccolò Carola"

Dopo la serata abbastanza pesante e burrascosa di ieri sera, oggi io e Carola avevamo deciso di uscire per andare a Villa borghese per una passeggiata tranquilla. Ed ovviamente l'argomento principale della nostra conversazione doveva essere per forza tutto ciò che era accaduto a Trastevere.

C: "Il tuo ex Niccolò. Va meglio così?"
A: "Decisamente" dissi sventolando la mano sul mio viso per darmi un po' di sollievo..ormai anche la sera faceva caldo
C: "Non ci credo ancora. Ecco perché quel ragazzo ci ha chiamate Parioline" disse la mia amica ancora scioccata
A: "Si esat.."
C: "Ma cosa è ?" chiese la mia amica interrompendomi

Davanti a noi vi era un palco enorme con sopra una console, tanta gente che ballava ed una musica raggae che coronava quello scenario.

C: "È una festa" disse Carola eccitata
C: "Bellissimo Ali "
A: "Fantastico"

Il mio umore non era per nulla alle stelle, ma pur di accontentare Carola e di farla stare zitta, decidemmo di addentrarci nella mischia .

La gente che ballava e che sudava e che automaticamente si appiccicava non era mai stata di mio gradimento. Non perché io fossi una tipa schizzinosa o altro, no... semplicemente perché preferivo una cena a casa con la mia amica piuttosto che serate del genere troppo confusionarie che si basavano principalmente sull'apparenza.

...

X: "Ragazze fumate?" disse un ragazzo che si avvicinò a noi, per giunta quando convinsi Carola ad allontanarci dalla folla e a sederci per almeno due minuti
C: "Vuoi una sigaretta?" disse la mia amica facendo ridere il ragazzo che avevamo di fronte
X: "Come vi chiamate?"
C: "Perché dovremmo dirtelo?" rispose la mia amica, avendo del tutto ragione

Io e lei eravamo uguali. Entrambe schiette ed entrambe senza peli sulla lingua.

X: "Avete ragione, sono Davide, voi?"
C: "Carola"
A: "Alice" dissi sorridendo
D: "Carola , Alice.. non sono qui per chiedervi una sigaretta. Volevo solo chiedervi se fumavate erba e volevate comprare qualcosa" disse come se fosse la richiesta più normale al mondo

Il ragazzo notando forse il nostro immenso stupore alla sua frase cercò di rimettersi in carreggiata

D: "Dalle vostre espressioni deduco già la risposta" ci disse ridendo
A: "Te ne vai in giro a chiedere alla gente se vuole erba?" io e la mia boccaccia
D: "Certo, è il mio lavoro"

Ancora una volta venni catapultata in un mondo che conoscevo bene ma che non mi aspettavo di ritrovare.
Probabilmente Carola iniziò a pensare alla mia stessa cosa, tanto è che mi prese la mano ed iniziò a stringermela , tanto da farmi male.

C: "Scusa la mia amica, sai noi siamo abituate a fumare roba buona a dire la verità. Non ti abbiamo mai visto spacciare, quindi non sappiamo se possiamo fidarci di te"

Mi voltai bruscamente verso Carola fulminandola. Ma a che gioco stava giocando?
Se il suo intento era quello di fumarsi una canna io non l'avrei mai supportata.

D: "Tranquille, la roba di Ettore è la migliore"

E solo a quel nome iniziai a capire che forse Carola aveva giocato le carte giuste, aveva fatto una buona mossa. Ma perché ? Mi interessava ?
La mia amica si girò verso di me facendomi un occhiolino , probabilmente soddisfatta del suo lavoro.

C: "Mi sembra di averlo sentito nominare"
D: "Se sei di Roma sicuramente. Io so nuovo nel giro ci sto da quindici giorni... se vuoi parlare con qualcuno di fiducia per Ettore , qui ci stanno i Miserabili"

In quel momento il mio cervello non iniziò più a ragionare lucidamente , anche se lo ero del tutto. Non avevo bevuto nemmeno una goccia di alcool e quindi non riuscivo a capire il perché io volessi sapere .
Volevo sapere se lui dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che aveva passato era ancora nel giro.
Nonostante tutto non avrei sopportato ancora il suo autodistruggersi.

A: "Si, vorremmo parlare con questi miserabili prima di acquistare qualcosa"

Carola si meravigliò delle mie parole, ma mi incitò con un solo sguardo.
Io e Carola non avevamo bisogno di tante parole per capirci.

D: "Seguitemi belle"

Seguitemi, si Davide...ti seguiremo. Ti prego però, non portarmi all'inferno.

Vorrei soltanto amarti - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora