Capitolo 23

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Pov's Alice

Quello fu il viaggio in auto più lungo della mia vita.
In macchina regnava un silenzio assordante che nessuno si permise di interrompere.
Non venne accesa nemmeno la radio.

Adriano guidava stringendo con forza il volante , lasciando ogni tanto qualche sguardo di compassione a Federica che era seduta accanto a lui.
Federica , dall'altra parte, si asciugava lacrime che da mezz'ora contornavano il suo viso... non sopportavo quella ragazza, ma vederla così mi faceva stare male.
Io e Carola sedute nei sediolini posteriori ci tenevamo la mano per darci forza, Niccolò invece accanto a me aveva lo sguardo perso fuori dal finestrino.

Adriano accompagnò Federica a casa, e poi successivamente Carola , che prima di abbandonarmi mi lasciò un bacio sulla guancia , pronunciando delle parole che fecero scattare lo sguardo del moro tatuato, per la prima volta, dalla mia parte.

"Sii forte" mi aveva detto Carola.. forte.
Quanta forza ci voleva per affrontare una situazione del genere ?

AD: "Alì ora porto te" disse Adriano appena partimmo da casa di Carola
N: "No, accompagnaci da me . Prendo la macchina e la porto io"

...

Io e Niccolò arrivammo fuori casa mia non scambiandoci nemmeno uno sguardo.
La freddezza che improvvisamente iniziò a contornare il nostro rapporto mi fece gelare il cuore.

Appena sentii che la macchina venne spenta , segno che fossimo arrivati, con tutto il coraggio che avevo mi girai verso il mio compagno di viaggio, che trovai già con gli occhi verso la mia direzione.

N: "Io per te non voglio questo" disse il moro dopo qualche secondo di incertezza
N: "Io per te non voglio una vita frenetica e piena di pericolo. Non voglio stare insieme a te per poi scomparire perché magari ho dei casini da risolvere. Non voglio che tu sia costretta a guardarmi o anche solo a pensarmi con un occhio nero, oppure che consolo qualcuno che so che non ti sta per nulla simpatico. Non voglio che tu ti preoccupi per me ogni volta che esco. Non voglio darti questa vita Alice, tu meriti molto di più." disse non smettendo nemmeno per un secondo di guardare i miei occhi, ormai lucidi

N: "Quel di più che meriti però, io sono sempre convinto di non potertelo dare. Guardami, sono un caso perso. Ti amo più della mia stessa vita, ma senza la droga e i soldi che questo lavoro mi dá io vivrei sotto un ponte. Non sono abbastanza coraggioso da abbandonare tutto, la sicurezza economica ed i miei amici."
A: "Quindi non sei abbastanza coraggioso a stare con me" dissi chinando il capo per non mostrare la mia delusione
N: "Non voglio che tu soffra" disse provando ad avvicinarsi a me per accarezzarmi i capelli
N: "Non voglio che tu possa perdere la tua purezza"

A: "Siamo sempre al punto di partenza Nì" dissi incrociando il suo sguardo e cercando di essere forte
A: "Dici che vuoi stare con me , dici che ti penti di non essere cambiato in passato per me , ma comunque non fai nulla per migliorare nel presente. Io ti ho sempre detto che sarei stata forte per entrambi, ma il gioco vale la candela Niccolò ? Non sei nemmeno pronto ad affrontare i tuoi amici per dirgli che sta vita ormai ti fai schifo. Non sei pronto a scegliere me Niccolò, e per quanto mi costi dirlo, non sarai mai pronto a scegliere me"

Entrambi eravamo un mare in tempesta. Eravamo arrivati al capolinea e lo sapevamo bene tutti e due. Ma entrambi speravamo di riuscire a trovare quella luce che ci avrebbe condotto verso casa.

N: "Hai ragione , so' un codardo"
A: "Si tratta di prendersi le proprie responsabilità , si tratta di scegliere. Ed io credo che tu la tua scelta già l'abbia fatta" dissi aspettando una risposta che magari mi facesse cambiare idea, risposta che però non arrivò
N: "Mi dispiace. Mi dispiace averti deluso una seconda volta. Mi dispiace perché nun te so amà"
A: "Tu sai amare Niccolò, ma hai semplicemente scelto di non amare me"

E fu con quella frase , pronunciata da me, che forse io e Niccolò ci rendemmo conto che ormai i conti con la realtà erano stati fatti. Il dado era tratto e non vi era più possibilità di tornare indietro.

N: "Non avrei mai voluto farti assistere a sto scenario stasera"
A: "Forse è stato meglio così" dissi malinconica , raggruppando tutte le mie cose con l'intenzione di abbandonare la sua auto
N: "Alì" disse Niccolò prendendo il mio polso per farmi voltare
N: "Tra me e lei non c'è nulla, io amo te"
A: "Anche io ti amo Niccolò, ma ancora una volta il volerti semplicemente amare non basta. Io ho bisogno di amarti Nì, ma non come vuoi tu"

Vorrei soltanto amarti - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora