Capitolo 22

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Pov's Alice

Arrivammo a Trastevere velocemente, grazie ad Adriano che fece sfrecciare la sua macchina per le strade di Roma.

Ci ritrovammo in un vicoletto abbandonato, dove la prima scena che mi si presentò davanti agli occhi fu Federica, la rossa che lavorava con Niccolò, gettarsi tra le braccia di quest'ultimo, con un occhio nero che risaltava sul suo viso.

La mano di Carola si intrecciò al mio polso come se volesse darmi forza, nel momento in cui Niccolò ricambiò l'abbraccio, stringendo con le sue braccia forti la figura esile e debole di Federica.

G: "Che è successo?" chiese Gabriele rompendo quel silenzio assordante che si era venuto a creare

Nessuno parlava.
Tiziano era appoggiato con le spalle al muro fissando la punta delle sue scarpe, Leo giocherellava con una pietra lanciandola con i piedi, Valerio era seduto a terra con le gambe a penzoloni mentre cercava di regolarizzare il suo respiro, Nassi ammirava la sua sigaretta e la cenere che ricadeva da essa, Davide aveva lo sguardo perso nel vuoto, ed infinte Ettore ammirava l'abbraccio, che non aveva intenzione di finire, tra Federica e Niccolò.

Niccolò le accarezzava la testa con la sua mano tatuata e lei singhiozzava avvinghiata a lui.

G: "Quarcuno ce risponne?"
NASSI: "Uno voleva della coca da Federica ad un prezzo minore rispetto a quello del mercato, lei ovviamente gli ha detto di no. Il tipo ha iniziato ad insistere e poi...vabbè se vede come è finita no?" rispose Nassi evitando di soffermare il suo sguardo su di me , anche se gli costava molto non farlo

N: "E nessuno ha fatto niente ? Dove sta mo questo?" disse Niccolò, che finalmente aveva interrotto quel suo contatto con la rossa
T: "Stavamo da soli stasera, ognuno per conto suo. Nun sappiamo manco chi è questo" spiegò Tiziano
AD: "Ettore che dovemo fa ?"
E: "Dobbiamo lavorare" disse Ettore senza far trapelare nessuna emozione
E: "Federica vai a casa, uno tra Niccolò Gabriele ed Adriano resta qui. La serata è lunga"
N: "Sei serio?" disse Niccolò abbastanza adirato
N: "Tiene un cazzo di occhio nero per colpa tua e per la tua droga de merda"

Gabriele prontamente andò verso Niccolò, mettendogli una mano sulla spalla , forse per incitarlo a smettere.

E: "La mia droga vi fa vivere. Cocco resti tu qua. Adriano e Niccolò riportare Federica a casa. Non ho tempo da perdere"

Niccolò, che avrebbe tanto voluto rispondere, venne fermato dalla figura di Federica , che di nuovo si scagliò su di lui, facendo fare un piccolo 'crack' al mio cuore.

F: "Portami a casa Nì"

...

Silenziosamente ci avviamo verso la macchina di Adriano, con sottofondo i singhiozzi di Federica , che si trovava davanti a me e a Carola, con al suo fianco Adriano e Niccolò.

C: "Che situazione  surreale" disse la mia amica facendomi annuire

Nessuna delle due da quando eravamo arrivati a Trastevere aveva aperto bocca.

C: "Stai bene Ali?"
A: "Si" dissi in un lieve sussurro
C: "Lo sai vero che non sei costretta"
A: "A fare cosa?"
C: "A fingere. Non sei costretta a fingere che questa cosa sia normale, non sei costretta a fingere che ti vada bene tutto ciò. È una cosa troppo grande per loro, figurati per noi, per te."
A: "Lo amo Caro" dissi in preda allo sconforto
C: "A volte l'amore non basta Ali, ci vuole ben altro in una relazione. Tu e Niccolò avete un forte amore che vi legherà per sempre, ma dovete capire se vi basterà"

E fu in quel preciso istante, dopo le parole di Carola, che una lacrima solitaria, che ormai stavo trattenendo da una mezz'ora, si impadronì della mia guancia destra. Una lacrima che scacciai da sola, perché l'unica persona a cui avrei permesso di asciugarla era troppo impegnato a consolare altre lacrime, lacrime non mie.


Ciao a tutti, questa storia man mano sta per giungere al termine..mi ero ripromessa di non creare la solita storia lunga che potrebbe anche annoiare e perdere poi la sua essenza.
Spero che capitolo dopo capitolo vi stia prendendo sempre di più.
Un bacio 💎❤️

Vorrei soltanto amarti - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora