Capitolo 20

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Pov's Alice

C: "Eccolo"

Le parole di Carola mi fecero girare di scatto e la visione che mi trovai davanti fu un Niccolò, con i suoi occhiali da sole e i capelli super spettinati...come era bello.

N: "Buongiorno" disse avvicinandosi a me per poi lasciarmi un veloce bacio a stampo , per poi sedersi accanto a me e Carola
N: "Ciao Carola"
C: "Ciao Niccolò"
A: "Quindi?" dissi io notando che quei due, nonostante avessero entrambi gli occhiali da sole, non smettevano di fissarsi

C: "Sarò chiara. Non mi piaci" disse la mia amica facendomi sussultare
N: "Nemmeno tu" le rispose Niccolò, ed io in quel momento sarei voluta sprofondare
C: "Ma proverò, solo per Alice, ad andare d'accordo con te" disse la mia amica facendomi ritornare un respiro regolare
N: "Sono d'accordo con te, solo per Alice" disse il moro girandosi verso di me e sorridendomi
C: "Sia chiaro però, falla soffrire e.."
A: "Okay okay" dissi interrompendo Carola, ovviamente perché già sapevo dove volesse andare a parare
A: "Cosa hai fatto oggi Nì?"
N: "Ho parlato un po' ai ragazzi di noi" disse dopo aver ordinato un caffè al barista
A: "Sei serio?" chiesi non capendo se mi stesse prendendo in giro o no
N: "Certo"
A: "E..?"
N: "Tutti contenti, tranne Nassi" disse con facilità
N: "Ah ed Adriano non mi ha detto nulla, anzi ha solo detto che aveva già parlato co te. Già me nasconnì le cose pariolì?" disse Niccolò facendo ridere Carola
A: "Quanto sei scemo Moriconi" dissi scombinandogli ancor di più i capelli
N: "Potrò mai sapere cosa ti ha detto il mio amico?" mi chiese il moro ricevendo da parte mia solo un alzata di spalle

Quando il cameriere portò il caffè a Niccolò spostai i miei occhi verso Carola, che aveva tolto gli occhiali da sole e che era intenta a fissare Niccolò con un cipiglio in viso come se fosse un'investigatrice privata.

N: "Stasera me vado a bere na cosa coi ragazzi, volete venì?" chiese dal nulla Niccolò mentre era intento a girare il suo caffè
C: "Le cose diventano ufficiali"
N: "Nun scherzo con l'amica tua"
C: "Sarà meglio, dove volevate andare?"
N: "Di certo non ai Parioli" disse Niccolò prendendo in giro la mia amica
N: "Sai reggere Carola gli stili e i ritmi della periferia?"
C: "Puoi giurarci spacciatore"

E allo 'spacciatore" di Carola, detto ovviamente ironicamente , tutti e tre cominciammo a ridere e da lì non ci fermammo più.

Era quella la felicità e la spensieratezza di cui avevo da sempre bisogno. Avere davanti a me ciò che avevo sempre sognato da un lato mi rendeva felice e dall'altro mi spaventava.
Avevo paura che da un momento all'altro il mio castello sarebbe potuto crollare... ma la paura non mi aveva fermato a diciassette anni, non mi avrebbe fermato nemmeno ora.

N: "Magari te apparo con qualche amico mio"
A: "Io la vedo bene con cocco" dissi stando al gioco di Niccolò
C: "Già che si chiama così" disse Carola assumendo un espressione schifata
N: "Secondo me con Cassio"
C: "Ecco il nome Cassio già è meglio"


Ciao a tutti, spero vivamente che la storia vi stia piacendo.
Dopo i capitoli burrascosi mi sembrava giusto mettere un po' di leggerezza...
A voi i commenti💎❤️

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