Capitolo 6

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Pov's Niccolò

Era lei. Era quella Carola che io ricordavo come fosse ieri.
Tutto ciò non poteva essere vero... Perché voleva la droga ? Perché Alice voleva la droga ? Aveva iniziato a drogarsi per colpa mia ? Era caduta in un vortice più grande di lei e non era riuscita da sola a rialzarsi?
Non poteva essere realtà tutto ciò, la mia Alice odiava la droga...
Forse però da quando non era più mia le cose erano cambiate, ma io non potevo permettere che lei si distruggesse.

F: "Si può sapere che dobbiamo fare con questa ?" disse Federica irrompendo nei miei pensieri e venendo vicino a me e a Carola, che ci trovavamo ancora uno di fronte all'altro
AD: "Nì dai andiamo"

Nella mia mente in quel momento però non vi era posto nè per Adriano nè per Federica. Nei miei pensieri c'era solo Alice, e soprattutto la voglia di capire come stesse.

N: "Posso vederla?" chiesi a Carola non preoccupandomi di chi mi stesse accanto
G: "Niccolò daje non è il momento" disse Gabriele avvicinandosi anche lui a me , e pronunciando quelle parole indicando Federica.
F: "Chi devi vedere Nì?" mi chiese la rossa impaurita dal mio atteggiamento

Federica era una ragazza che all'apparenza poteva sembrare forte, molto forte. Ma solo io sapevo quanta fragilità custodisse. Lei aveva paura di essere abbandonata da me .

N: "Fatevi i cazzi vostri"
F: "Le cose che riguardano te Niccolò, riguardando anche me"
N: "Federì nun sei la mia ragazza , mettitelo in testa" risposi in maniera aggressiva alla rossa che mi stava col fiato sul collo, facendola rimanere male

Lei cercava comprensione nei miei occhi, ma io di occhi in quel momento tra la folla ne cercavo solo un paio blu come il cielo e come il mare.

N: "Carola sto a impazzì" confessai, ed era vero

Saperla qui aveva fatto scattare qualcosa in me . Qualcosa che forse reprimevo da tempo, ma che con il suo ritorno e la sua possibile vicinanza non ero più riuscito a controllare.

C: "Non è un problema mio"
N: "Ma a che cazzo di gioco stai a giocà?" dissi non capendo le intenzioni di questa ragazza
C: "Nessun gioco. Io e Alice volevamo fumare, tutto qui"

A quel nome preciso tutti, tranne Federica e Davide, capirono la protagonista del discorso che vi era in atto. Anche chi fino a quel momento non aveva capito l'interesse prima di Adriano e successivamente il mio, con quel nome a tutti si aprì un mondo.

V: "Alice? Alice nostra?" chiese Valerio spaesato
C: "Non è Alice vostra"
NASSI: "Senti ragazzì , tu e l'amica tua la volete o no l'erba?"
N: "Ma te sei impazzito?" dissi voltandomi velocemente verso il mio amico che aveva detto l'unica cosa che al mondo non doveva dire
N: "Nessuno di voi venderà mai un grammo di nulla a loro, chiaro?"

Nessuno mi rispose, tutti abbassarono lo sguardo...l'unico che mi guardava era Alessandro, l'unico che in quel momento pensava più agli affari che a me .

F: "Perché ? Perché non possiamo vende nulla a questa e all'amichetta?" chiese poi Federica con tono di sfida
N: "Perché se te becco a venne la droga a loro , tu nun me vedi più" dissi con altrettanta sfida nello sguardo
N: "E tu Carola, spera che non veda mai la tua amica in situazioni scomode. Nun se vole fa vedè? Va bene. Ma deve sperá che non la trovi mai con della droga"
C: "Ora ti preoccupi per lei?"
N: "Io cara Carola me so sempre preoccupato per lei, a differenza tua"

Ed era vero, Alice in ogni momento era stata sempre nei miei pensieri , era sempre stata la mia preoccupazione più grande...sia quando eravamo vicini sia quando eravamo lontani.

C: "Non ti permettere Niccolò sai. Ormai io e Alice siamo una cosa sola.. e sai chi l'ha raccolta da terra con un cucchiaino? Io. Sai chi è stata la sua spalla su cui ha pianto tutti questi anni ? Io. Sai chi l'ha fatta uscire per la prima volta ? Io. Sai chi l'ha fatta andare avanti e chi le ha fatto capire che piangere per uno spacciatore che ha preferito gli amici alla donna che professava di amare era inutile ? Sempre io caro Niccolò. Quindi prima di accusare me fatti un esame di coscienza. E la tua droga di merda che ti ha fatto stare in carcere per ben tre anni te la puoi tenere." disse Carola mentre man mano si allontanava da me lasciandomi con il cuore spezzato dalle sue parole
C: "E un'ultima cosa. Credo vivamente che incontrarti sia stata una fortuna per lei...con te lei aveva iniziato a vivere veramente. Ma sai cosa le ha fatto davvero bene ? Perderti."

E come se qualcuno mi avesse appena sparato, il mio corpo non riuscì più a stare in piedi. Le mie gambe si afflosciarono e automaticamente mi ritrovai con le ginocchia a terra a contemplare Carola che si allontanava da me .

Ancora una volta mi era stato rinfacciato il mio sbaglio più grande: non cambiare per lei.


So che state aspettando con ansia tutti il primo incontro tra Alice e Niccolò ... tranquilli 😂 arriverà presto!
Vi sta piacendo la storia ? 💎❤️

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