Capitolo 9

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Pov's Alice

Il mio cuore dopo la confessione di Niccolò si era spezzato in due.
Lui voleva me , lui mi aveva aspettato..ed io come una codarda ero scappata , abbandonandolo insieme ai suoi mostri del passato.

A: "Avevo bisogno di andarmene per trovare me stessa" dissi sempre con la voce spezzata dal pianto
N: "Non te ne sto facendo una colpa" disse il moro con la voce più calma e pacata rispetto a prima
N: "Non sono arrabbiato con te perché tu sei andata via. Te lo avevo chiesto io. Speravo che tu mi aspettassi? Si, lo speravo. Ma te amavo troppo per incazzarmi con te"

Era tutto surreale. Tutta la situazione che stavamo vivendo era qualcosa di inspiegabile.
Avere Niccolò davanti a me che spiegava tutto ciò che aveva passato negli anni precedenti mi faceva uno strano effetto. Le sensazioni che stavo provando in quel momento non erano definibili in nessun modo.

N: "Però ho bisogno di spiegazioni Alì, mi sto a dannà da settimane. Ho anche provato a chiamarti ma penso tu abbia cambiato numero"
A: "Si , quando mi sono trasferita a Milano ho tagliato i ponti con Roma"
N: "Nun puoi taglià i ponti con Roma così facilmente" disse sorridendo
A: "Ed infatti non credo di esserci riuscita"

Il mio stomaco in quel momento era capovolto. Non sapevo cosa dire a Niccolò, non avrei mai potuto dirgli la verità.
Non avrei mai potuto dire "volevo comprare erba per vederti"..mi avrebbe preso per una pazza.
Quel ragazzo , nonostante gli anni, mi faceva fare cose e azioni mai fatte per nessuno. Era lui la mia droga, lo era sempre stata.

N: "Parli con me?" disse avvicinandosi e togliendosi gli occhiali da sole

I suoi occhi nero pece come sempre erano delle calamite per me .

A: " Volevo solo provare"  dissi cercando di essere il più naturale possibile e sperando in una reazione contenuta da parte sua
N: "Non devi provare un cazzo tu" disse serio ma comunque cercando di mantenere un certo contegno
A: "Perché io no e tu si?"
N: "Perché io so spacciato . Tu invece meriti.."

Lasciò quella frase in sospeso, come se avesse paura di pronunciarla, come se quella frase potesse cambiare tutto.

A: "Merito?" dissi avvicinandomi a lui
N: "Lo sai Pariolì, nun farmelo dì"
A: "Anche tu meriti di vivere per sempre Niccolò. Se lo merito io lo meriti anche tu. Sei sempre stato un'anima buona"
N: "Perché continui a cercare del buono in me?"
A: "Non lo cerco, io lo vedo"

I nostri occhi si cercavano, i nostri occhi cascavano gli uni negli altri.
La mano di Niccolò si impossessò delle mia guancia, ed i miei occhi appena lui iniziò ad accarezzarmi la pelle si chiusero per bearsi ancor di più di quel contatto.

N: "Alì"

La sua voce mi risvegliò , facendomi aprire di scatto gli occhi per poi rendermi conto che era stato lui ad avvicinarsi a me .
Appoggiò la sua fronte contro la mia , ed io in quel preciso istante smisi di respirare.

A: "Nì" dissi cercando di regolare il mio respiro
N: "Non farmi questo" mi chiese quasi supplicando
A: "Questo cosa?" dissi non capendo precisamente a cosa si riferisse, se alla droga, se al mio ritorno, se alla nostra conversazione o a quel contatto
N: "Non farmi impazzire"
A: "Nessuno ti ha chiesto di impazzire per me Niccolò" dissi spostandomi da lui , interrompendo quel legame
N: "È inevitabile che io lo faccia se si tratta di te"
A: "Perché?"

Pov's Niccolò

Perché ? Non lo sapevo nemmeno io.
Rivedere Alice era una delle cose che desideravo di più al mondo, ma era anche la cosa che mi trasmetteva più ansia e paura .

N: "Perché io cerco costantemente i tuoi capelli tra la gente . Perché mi sogno i tuoi occhi la notte. Io e te abbiamo vissuto in poco tempo troppe cose...cose che non avrei mai voluto farti vivere, e maledico ancora il giorno in cui ti ho fatto entrare in situazioni più grandi di te , che non riuscivo a reggere io, figurati tu. Io perdo il controllo se si tratta di te, io con te divento vulnerabile... e ad oggi ho capito che è stata la mia vulnerabilità a farmi cascare nel vuoto. Non posso più essere quello di un tempo"

Il suo viso era di nuovo coperto di lacrime, lacrime che come sempre avevo causato io. Ormai non ero più in grado di farla sorridere.

A: "Non vuoi più avere a che fare con me perché ti rendo debole? La debolezza è una cosa bella Niccolò"
N: "La debolezza mi ha fatto arrestare"
A: " Cosa stai cercando di dirmi? Sei tu che mi sei venuto a cercare" disse delusa da quelle mie parole
A: "Sei tu che da mezz'ora mi stai dicendo frasi sconnesse, o addirittura non parli perché hai paura. Sei tu che ancora oggi mi cerchi ma l'attimo dopo mi mandi via"

I toni di Alice si erano alzati, si stava sfogando, stava urlando tutto ciò che non le andava bene di me e che non capiva.
Come giudicarla però , come sempre ero io quello che non le faceva capire nulla.

A: "Sei sempre tu Niccolò. Mi hai sempre accusato di volare troppo con la fantasia, quando tu sei il primo che lo fa. Mi dici cosa vuoi da me ?" disse mischiando le urla alle lacrime
N: "Voglio che non ti droghi, voglio che tu sia l'Alice di un tempo"
A: "Io sono sempre la stessa, e ciò che faccio Niccolò ormai non è più un tuo problema" disse continuando ad urlare , non facendo nemmeno più contenere me
N: "Tu sarai sempre un mio problema" dissi urlando più di lei
N: "Sarai un mio problema anche tra dieci anni"
A: "Perché ?" disse provando ad urlare più di me

La conversazione stava prendendo una bruttissima piega. Dovevamo finirla qua. Dove amo smettere di urlarci addosso.

N: "Perché anni fa ti ho fatto una promessa" dissi allontanandomi da lei e cercando di calmarmi
N: "Ti ho promesso che ti avrei amata per sempre, ed io le promesse le mantengo" dissi lasciandola con la bocca aperta, senza parole e con mille dubbi su un marciapiede , mentre io camminando all'indietro per ammirarla un'ultima volta, la abbandonavo di nuovo..con mille domande e solo una risposta.

Vorrei soltanto amarti - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora