Capitolo 11

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Pov's Niccolò

La presenza inaspettata di Alice in casa mia scombussolò i miei pensieri. Non sapevo il reale motivo perché lei si fosse presentata qui, sapevo solo che aveva bisogno di un posto in cui sentirsi al sicuro, e sapere che oltre Carola, lei considerava me un posto sicuro mi fece stare bene.

N: "Come sei arrivata fin qui?" le chiesi porgendole un bicchiere d'acqua
A: "Ho preso un taxi"
N: "Potevi chiamarmi, sarei venuto a prenderti" dissi di getto, come se fosse la cosa più normale al mondo
A: "Non ho più il tuo numero, e poi non sei più il mio autista Niccolo" mi disse provando a ridere per smorzare l'atmosfera tesa che vi era tra di noi
N: "Mi dirai mai cosa è successo?" chiesi con premura
A: "Scusami, hai tutte le ragioni del mondo . Mi sono presentata qui senza un valido motivo ma adesso non me la sento"
N: "Stai tranquilla Alì" dissi provando a consolarla , anche se dentro di me stavo morendo
N: "Me devo preoccupare?" chiesi, ricevendo da parte sua un no come risposta..un no non eccessivamente convinto però .

Era spaesata ed imbarazzata. Le sue guance erano rosse e guardava tutto tranne che me . Ma averla dopo anni di nuovo in casa mia mi faceva uno strano effetto.

A: "Non è cambiato nulla qui" disse provando a cambiare discorso, soffermandosi sull'arredamento
N: "Me piace la monotonia" le risposi , riuscendo a strapparle un sorriso
N: "Alì senti, so che questo forse non è il momento adatto..ma io dovrei annà a lavoro"

A quella mia frase il viso di Alice si incupì di nuovo. Avrei voluto chiamare Alessandro per dirgli che non li avrei raggiunti, ma non potevo, non stasera.
Stasera a San Lorenzo con tutti noi ci sarebbe stato anche Ettore, ed io dovevi farmi vedere.

A: "Posso chiederti un favore?" mi chiese Alice facendomi annuire
A: "Posso venire con te?"
N: "No" risposi senza pensarci
A: "Per favore Niccolò, me ne starò buona. Non voglio stare da sola adesso, ho bisogno di non pensare"
N: "Alice no, non sono serate per te queste" le dissi provando a rimanere calmo
A: "Non farò nulla . Non parlerò con nessuno. Anche io non mi sarei mai aspettata di farti una richiesta del genere, ma ora ho bisogno di non pensare..e se io rimarrò qui da sola senza te mi farò solo del male"

Dentro di me aumentava sempre di più la voglia di sapere cosa fosse successo. Chi aveva fatto soffrire la mia stella?

A: "Niccolò" disse Alice cercando una mia risposta
N: "Non voglio che me vedi quando lavoro. Nun te piaccio in quelle vesti. Dici che io so una delle poche persone con il quale ti senti al sicuro..ti sentiresti lo stesso al sicuro con me dopo stasera?"
A: "Mi sono sempre sentita al sicuro con te. Mi sentivo al sicuro prima di conoscere il vero te e anche dopo. Mi sono sentita al sicuro quando al compleanno di Luca tu eri lì per spacciare. E dovresti ricordarti che nonostante tutto, io quella sera mi sono fidata di te"

Le immagini di quella sera , dopo le parole di Alice, apparirono magicamente nella mia mente. Ed io, al pensiero di quella sera, sorrisi.
Nonostante l'arresto del giorno dopo, quelle dieci ore furono le più belle della mia vita.

N: "Puoi prometterti che non ti staccherai da me almeno?" dissi sorridendo perché ovviamente mi ero fatto convincere
A: "Te lo prometto Nì" mi rispose Alice , ed io alle sue promesse ci avrei sempre creduto.

Capitolo un po' corto, scusate ❤️

Vorrei soltanto amarti - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora