Vengo svegliata da un sensuale bacio sul collo.
“Siamo arrivati?” Dico, accarezzando la nuca di Josh.
“Sì” Afferma, continuandomi a baciare.
“Quanto ho dormito?” Domando, strofinandomi gli occhi.
“Hm..circa mezz’ora” Risponde facendo uno di quei sorrisi che ti fanno dimenticare del mondo che hai intorno.
Non potevo ancora crederci: Josh mi ama! JOSHUA RYAN HUTCHERSON MI AMA!!!
Di sicuro avremo una relazione stupenda, l’unica pecca? I paparazzi: ci tartasseranno ora che siamo fidanzati.
Scendiamo dall’aereo mano a mano ed io non faccio altro che guardarlo: è così bello, sorridente…potrei guardarlo per ore.
I nostri sguardi si incrociano: il suo riflesso nei miei occhi, il mio nei suoi.
Desidero di nuovo le sue labbra ma tutto ciò che ricevo è un bacio stampatomi sulla fronte.
“Non ti ho baciata sulle labbra perché avremmo bloccato il passaggio” Mi sussurra, ridacchiando e giocando con una ciocca dei miei capelli biondi.
Ma invece, anche un semplice bacio sulla fronte, mi basta; averlo qui e sapere che mi ama mi basta.
Arriviamo al taxi, il più velocemente possibile, con gli sguardi bassi.
Josh, da gentiluomo, mi apre la portiera e mi fa entrare.
“Ah! Per fortuna i paparazzi non ci hanno intravisto” Dico con un sospiro di sollievo.
“A me non importa dei paparazzi: potrei gridare al mondo che ti amo” Replica lui, incrociando le sue dita alle mie.
Sono davvero fortunata ad averlo: è così bello, gentile, educato, rispettoso, insomma è il ragazzo ideale.
Josh dà le indicazioni al tassista per arrivare al hotel.
Durante il tragitto, che dura all’incirca una mezz’oretta, non facciamo altro che baciarci e sussurrarci cose dolci come: “Ti amo”, “sei la persona più bella che conosco”.
“Piccioncini, siamo arrivati!” Esclama il tassista, ridendo.
Dio che imbarazzo: sia Josh, sia io siamo entrambi rossi per l’imbarazzo e simuliamo una risata per sembrare a nostro agio.
“Grazie mille, signore” Dice Josh, porgendogli la mancia.
La mia valigia è piuttosto pesante: non avevo immaginato di aver portato così tanta roba per cinque giorni.
“Dammi! La porto io” Afferma Josh, prendendomi la valigia.
“Ma no, la porto io!” Esclamo.
Dopo aver discusso per minimo cinque minuti, Josh prende la valigia.
Nonostante il piede ingessato, la forza nelle braccia gli basta per portare la mia valigia, la sua, il beauty case e…la mia scorta di cibo d’emergenza.
L’albergo è stupendo, cosa che potevo aspettarmi: i lampadari sono tutti di diamanti, i tappeti fatti a mano, le pareti dipinte di un bianco panna ricoperte di ricami d’oro, una grossa fontana nella hall impreziosita da gemme.
La nostra camera è la 214, alla quale possiamo accedere con un’ ascensore personale.
Josh spiega: “è una camera speciale, per questo ha l’ascensore personale”.
“Una camera speciale? Devo preoccuparmi Josh?” Domando, ridacchiando.
Proprio in quel momento, arriva un messaggio di Sam: “piccioncini avete già consumato? ;)”
“Eh ti pareva che Sam ci mandasse un messaggio simile” Dice Josh, ridendo.
“Ora lo faccio impazzire guarda” Rispondo, indicando il cellulare.
“Sì, Sam: abbiamo già consumato, è stato bellissimo ;)))”.
Josh ride rumorosamente ma viene interrotto dall’aprirsi delle porte dell’ascensore.
Arriviamo in camera, è stupenda: ha un balcone che affaccia sulla Statua della Libertà, quattro stanze tutte colorate di bianco con ghirigori d’oro.
I pomelli delle porte d’oro, un bagno immenso con una grandissima vasca ad idromassaggio, dove puoi scegliere vocalmente il getto d’acqua.
La camera da letto è meravigliosa: un lettone enorme con la testiera d’orata e le lenzuola di lino, due comodini con sopra dei lampadari a forma di elefanti indiani, due mini-frigo e un immenso armadio: potresti nasconderci un’intera famiglia.
Sul comodino c’è della cioccolata e ne mangio un po’, poi vedo un piccolo foglio di carta con sopra scritto “Mr and Mrs Hutcherson”.
“Josh, siamo sposati” Dico, porgendogli il foglio al viso e ridendo.
“Ho una moglie meravigliosa” Risponde, baciandomi e gettandomi sul letto.
Lui mi bacia intensamente: prima sulla fronte, poi sulle guance, poi sulle labbra dove resta per un bel po’, sul mento, sul collo, sulle spalle ed infine sulle clavicole.
Il tutto mi provoca una sensazione di piacere estremo, un calore più intenso del solito, come se stessi andando a fuoco.
Io invece gli accarezzo il petto da sotto la maglia e gli faccio dei cerchi, con l’indice, sulle braccia.
Ci fissiamo, restando in silenzio poi lui mi prende in braccio ed io, con le mie gambe, gli circondo il bacino.
Continuiamo a baciarci e a coccolarci, solo quello: niente sesso.
Meglio così, perché non sarei pronta e poi, i nostri baci sono di per sé molto intensi e passionali, mi coinvolgono e ne desidero sempre di più.
Veniamo riportati alla realtà dalla porta: il nostro cameriere bussa delicatamente con le nocche delle mani.
“Salve! Mi chiamo Alexander” Si presenta, squadrandomi dalla testa ai piedi.
E’ molto alto, capelli rossi e ricci, occhi verdi, abbastanza esile e pallido.
“Salve! Sono il suo fidanzato” Esclama Josh, stringendogli la mano.
E’ geloso: si vede chiaramente da come fulmina con lo sguardo Alexander e come gli rivolge sorrisini finti sui quali si può leggere chiaramente “Sta’ lontano dalla mia ragazza”.
Alexander va via dopo averci spiegato tutti i servizi del hotel.
“Joshy, Joshy, Joshy.. ti ho beccato” Gli dico, girandogli intorno.
“Cosa ho fatto?” Domanda lui, inseguendomi con lo sguardo.
“Sei geloso” Rispondo, fermandomi dietro di lui.
Josh sobbalza e poi dice: “Sì, sono geloso”.
“Da geloso sei molto sexy, sai?” Gli sussurro, sensualmente in un orecchio.
Lui alza il sopracciglio destro, si volta e fa scendere le mani sui miei fianchi.
“Io sono sexy sempre” Mi sussurra e poi scoppia a ridere.
Anche io scoppio a ridere.
“Ho una sorpresa per te, vestiti elegante” Sussurra, per poi mordermi l’orecchio.
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Fiksi PenggemarJennifer e Josh non si vedono da parecchio e il loro rapporto incomincia a mutare. Sarà amore?