I giorni passavano e il rapporto con blasie e gli altri non faceva che migliorare, certo tra me e Draco c'erano i soliti battibecchi e con Theo il solito provocarci, ma le cose andavano per il meglio, eravamo ufficialmente un gruppo, forse il più temuto di tutta Hogwarts, la figlia di Bellatrix lestrange, il figlio di voldemord e il figlio di lucius Malfoy, ma in realtà quello che ci accumunava era ben altro.
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Una cosa che non sopportavo proprio?
Le altre casate, non nutrivo molta simpatia nei loro confronti, tutti ci trattavano allo stesso modo, la maggior parte, credevano che noi serpeverde non fossimo ai loro livelli, ma la dura verità era che avevano paura di noi, quindi pur di non ammetterlo cercavano il modo di denigrarci.
La corvonero più fastidiosa a parere mio?
Cho Chang
Nutrivo un odio profondo nei suoi riguardi, credeva di avere ai suoi piedi tutta la scuola, quando l'unica cosa ai suoi piedi era la sua dignità.
Cho- allison cosa si dice da queste parti?
Tu- stavamo giusto parlando del disturbo della quiete, tu e le tue amichette cornacchie potreste andarvi a fare un giro da qualche parte, non siete gradite davanti ai nostri dormitori
Con un sorriso finto cercai di congedarla, ma sembrava non mollare la presa
Cho- siete solo delle vipere velenose, ma non siamo di certo qui per voi
Tu- attenta a come parli Chang, altrimenti sta sera potresti ritrovarti un serpente che striscia tra le tue coperte
Cho - non mi spaventi lestrange, voi serpiverdi siete solo capaci di usare la vostra lingua, e be di certo non per parlare, in quello non siete proprio brave
Tu- sei sicura di volermi sfidare cho? Le tue amichette se la sono date a gambe levate, credo che sia l'ora che anche tu te ne torni al posto che ti spetta
Cho- sottovaluti noi corvonero, di certo l'intelligenza non ci manca
Tu- con la vostra intelligenza mi ci lavo le mani, non mi serve essere intelligente per capire che siete delle cornacchie assetate di sesso e attenzioni.
Cho- si tratta di invidia lestrenge per caso?
Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai molto fiera
Tu- almeno io non ho bisogno di farmi i bodyguard di Draco per entrare nelle sue grazie
Pansy - ah cho prima che tu vada, Silente ti stava cercando, ho sentito che aveva bisogno di radunare tutti gli orchi, forse attenderà anche la tua presenza non trovi?
Cho - insultatemi pure, fate solo pena
Marty - cara non ti stavamo insultando, solo descrivendo
Cho era una di quelle smorfiosette che crede di star al centro dell attenzione, e ogni tanto era giusto che qualcuno la rimettesse al suo posto, corse a gambe levate e noi ragiungemmo l aula per le lezioni
Marty - questa giornata è infinita
Pansy- ultima ora uguale Snape e io credo di impazzire se riniziera a parlare della storia dei doni della morte per l'ennesima volta.
Te- ho sentito da Hermione che oggi svolgeremo una prova pratica
Pansy - ma possibile che quella Santarellina sappia sempre tutto?
Te - dai Pansy non è male
L'aula era vuota...
Marty- dove sono tutti?
Quando vediamo sbucare fuori dall'aula Neville
Te- ei Neville dove sono gli altri
Neville- in cortile, il professor Snape ha detto che oggi svolgeremo la lezione all'aperto, per aprire le nostre menti a orizzonti inesplorabili
Cerco di imitare il professore e tutte quante scoppiammo a ridere.
Pansy - aprire le nostre menti? Ditemi che è uno scherzo
Nel cortile erano posizionate delle travi rialzate, elevate in cielo dalla magia, dei ragazzi erano sopra e si tenevano per non cadere, mentre il prof da sotto rimpoccioliva la grandezza della trave.
Snape - eccovi, bene signorine, vi stavamo aspettando, oggi svolgeremo una lezione sulla fiducia, formerete delle coppie e a mano a mano la trave sotto di voi si rimpicciolira, dovrete essere in grado di fidarvi del vostro compagno e cercare di mantenere l'equilibrio, evitando di cadere
Pansy - non se ne parla, lei è pazzo
Snape - scusi signorina come ha detto?
Pansy - se cadremmo da quell altezza giuro che non gliela farò passare liscia
Snape - signorina di certo non mi intimorisce con queste insulse minacce e ora su forza si metta in coppia con Marty
Seccate si mettono in posizione
Te- scusi professore e io?
Snape - signorina a momenti arriverà il signorino riddle, è assurdo quanto impieghi quel ragazzo per prendere delle semplici travi, oh eccolo.
alle sue spalle spuntarono i ricci di Theo, fantastico, sicuramente sarei precipitata schiantandomi al suolo stando in coppia con lui
Te - professore potrei stare con qualcun'altro la prego
Snape - mi dispiace signorina lestrange le coppie sono formate, forza si muova senza fare troppe storie.
Mi andai a posizionare sulla trave davanti a mattheo e entrambi appoggiamo le nostre braccia l'une sulle altre, ma evidentemente come mi aspettavo la scarsa sintonia tra noi porto alla perdita di equilibrio
Mattheo - non ho intenzione di cadere quindi cerca di stare ferma
Feci come mi disse, ma quando i suoi occhi incontrarono i miei, una morsa allo stomaco, non riuscivo più a distogliere lo sguardo da quella pozza nera, aveva gli occhi così scuri, erano... Bellissimi, poi improvvisamente la trave inizio a tremare, io mi sentii precipitare, fino a quando qualcuno non mi afferrò il braccio, era Theo, mi ritirò su
Mattheo - capisco che faccio un certo effetto, ma non serve buttarsi giù
Tu- simpatico
Gli feci una smorfia
Snape - credo che lassù ve la stiate prendendo troppo con comodo
Rimpiccioli ancora di più la trave, Theo mi afferro e mi strinse a sé, la mia mano era sul suo petto, sentivo il contorno dei suoi addominali scolpiti, i miei occhi erano fissi sulle sue labbra, i corpi così vicini, la sua mano era intorno alla mia vita per tenermi in equilibrio, era strano ritrovarsi a pochi centimetri dalle sue labbra e desiderare solo di scoprire che sapore avessero.
Quella giornata era stata decisamente stressante, troppe emozioni tutte insieme, ero così frastornata, così mi rinchiusi in camera per riposare un po'.
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𝐇𝐢𝐦 & 𝐢 - mattheo riddle-Draco [Completata]
Fanfiction" ci sarà qualcuno che ti renderà felice, ma nessuno ti amerà mai come ti ho amata io" Avrei dovuto lasciar perdere, me ne rendo conto... Ma era frustrante sentirlo così lontano da me...fuggire era l'unica soluzione, perché infondo era la cosa che...