Una LentaTortura

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Sentii ogni cosa , ogni singola parola uscire dalla sua bocca, avevo intenzione di correre da lui e porre fine a quel tormento, ma poco dopo una mano si poso sulle mie labbra per impedirmi di urlare, mi strinse forte a sé, avvolgendomi in un enorme mantello nero e subito dopo... il buio

Avevo perso conoscenza,  i polsi e le caviglie erano legati da una corda ad una scomoda sedia di legno e una benda copriva i miei occhi, riuscivo a percepire un piccolo spiraglio di luce,ma l'aria era fredda e tetra, il silenzio più totale mi circondava.
Iniziai a dondolarmi sulla sedia cercando di trovare un modo per slegarmi da quelle strette corde, quando improvvisamente qualcuno strappo via la benda, rivelandosi a me.
Tu- madre
Bellatrix - vedo che ti sei svegliata mia cara, un calo di zuccheri per caso?
Tu- lasciami andare, ora!
Bellatrix- quanta fretta mia cara, abbiamo molto di cui parlare
Tu- mi vuoi tenere in ostaggio? Fai pure, ma non aspettarti che io coversi con te
Bellatrix- ohh invece credo che lo farai
Tu- fottiti
La sua mano prese velocità e colpi la mia guancia, mi tiro uno schiaffio facendo diventare la mia guancia di un colorito più rossastro della mia carnagione.
Le sorrisi pulendomi con la spalla il sangue che fuori usciva dal labbro.
Tu- mi piace questo gioco madre, il dolore è il piacere che amo di più
Le sorrisi ancora, guardandola dritta negli occhi, sputai sul suo viso la mia saliva, lei schifata si puli con il dorso della mano e sul suo viso comparve un ghigno.
Bellatrix -  lo zietto Sirius non ti ha insegnato le buone maniere? CRUCIO!
Quel dolore era snervante, aveva usato una delle maledizioni senza perdono... contro sua figlia,sentivo le ossa che si facevano sempre più deboli, si spezzavano per poi ritornare al loro posto, il dolore aumentava sempre di più, cercavo di resistergli, ci provavo, ma era inutile.
Bellatrix- sai non dovresti parlare così a tua madre
D'improvviso l'aria si fece più fredda, più oscura, la luminosità della stanza si allevio e tutti i mangiamorte intorno a me, ai quali prima non avevo prestato attenzione, guardavano in direzione della porta d'ingresso, entrò un uomo molto alto, possedeva un mantello scuro che ricadeva sul pavimento, la carnagione molto pallida e un sorriso a dir poco agghiacciante... Voldemord .
Le risate isteriche di mia madre riecheggiarono nella piccola sala celata nel silenzio.
Voldemord - bene bene chi abbiamo qui, Allison lestrange,mi dispiace non averti accolto nel migliore dei modi, ma dopo tanti inviti ad unirti a noi rifiutati, non mi hai lasciato altra scelta.
Non avevo paura, o perlomeno non tanta quanta ne avrei dovuta avere, la paura era per deboli, se dimostravo di averne mi avrebbe annientato.
Si avvicinò alla sedia facendola dondolare per poi inclinarla verso di lui,  la sua bacchetta accarezzava il mio collo e i suoi occhi attenti  scrutavano ogni mia reazione.
Voldemord - sei stata molto brava sai, respingere le visioni, compito estremamente difficile, ma sei riuscita a portarlo a termine, determinata, dote sicuramente acquisita da tua madre.
Tu- perché sono qui
Voldemord - oh mia cara tu sei qui per un motivo ben preciso, cerchiamo qualcuno che mi appartiene.
Tu- cosa?
Bellatrix - lui dov'è?
Ero confusa, di chi stavano parlando... E cosa volevano da me...
Tu- non capisco a chi vi riferiate
Spinse più a fondo la bacchetta nell incavo del mio collo provocandomi brividi di dolore.
Voldemord - non sono molto paziente, anzi non lo sono proprio, ma siccome diventeremo tutti quanti una grandissima famiglia, sarò clemente con la tortura
Voldemord - dimmi dove si trova Harry Potter!
Iniziai a sentire una stretta sul braccio sinistro e subito dopo un bruciore, come se andasse a fuoco il braccio, urlai per il dolore straziante, e poco dopo  ritrovai un tatuaggio nero al posto di quel rovente fuoco, raffigurava un teschio con un serpente il quale usciva dalla sua bocca... Il marchio nero... Mi aveva marchiata... Era lo stesso segno che aveva Theo, spesso cercava di nasconderlo, ma era inevitabile, ora ero una di loro...
Voldemord - DIMMI DOVE SI TROVA HARRY POTTER!
Tu- NON LO SO!
Voldemord - sono stufo di perdere il mio prezioso tempo con questa ragazzina, Bellatrix scopri se sa qualcosa altrimenti rinchiudila nelle segrete, ci tornerà utile prima o poi.
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I giorni passavano e le mie forze diminuivano sempre di più, al rintocco dell'orologio, scendeva uno dei seguaci di voldemord per interrogarmi,ogni giorno alla stessa ora, nessuno si faceva lasciar sfuggire dettagli sulla ricerca del oggetto o sulla motivazione, mi torturavano sperando che per strazio gli raccontassi tutto,fino a che ne avessi le forze, e quando perdevo i sensi, se ne andavano.
non avevo intenzione di rivelargli niente di tutto ciò che si aspettavano di uscire dalle mie labbra, si è vero sapevo qualcosa,lo zio Sirius mi aveva raccontato delle numerose prove che aveva dovuto affrontare Harry e delle molteplici che lo attenderanno, ma non ne avrei di certo proferito parola con quegli assassini, potevo sembrare crudele e vendicativa a volte, ma non ero un assassina, mi fidavo di Harry, avrei riposto la mia fiducia in lui, come aveva sempre fatto mio zio .

Bellatrix - bene figlia, come va ad Hogwarts, me ne vuoi parlare,un normale discorso tra madre e figlia non trovi
Tu- ora che ti vedo madre potrebbe andare meglio
Bellatrix- CRUCIO! sai che potrei ucciderti una volta per tutte, non mi sfidare
Tu- non lo faresti
Bellatrix-oh si che lo farei e sai anche che ne sarei in grado, ora dimmi dove si trova Harry Potter
Tu- perché mai dovrei saperlo
Bellatrix - inutile negare l'evidenza allison , il signore oscuro è entrato anche nella testa di Harry e lui come uno stupido gli ha mostrato i suoi momenti felici delle ultime ore, e indovina, era con te.
Bellatrix- se non vuoi ti farò parlare io, CRUCIO!
Tu- Ahhhhhh, non so dov'è, si è vero sono stata con lui qualche giorno fa, ma lo conoscevo appena
Bellatrix- dov'è il suo horcrux?
Tu - non credo te lo dirò madre
Bellatrix-ora obbedisci al signore oscuro, il marchio, sei una mangiamorte, ed è questo noi che facciamo, facciamo il lavoro sporco per conto suo, e non mi spaventa farlo, e ne tanto meno intimorisce se la prossima persona a cui toglierò la vita sarà mia figlia, servi il signore oscuro e non ti accadrà niente, non lo farai? Pagherai con la tua stessa vita
Tu- non sarò mai una di voi madre
Proprio mentre stava per lanciare l'ennesimo incantesimo contro di me, qualcuno la disarmo
Mattheo - expelliarmus!
Mentre mia madre si precipitò a raccogliere la sua bacchetta da terra, theo con rapidi movimenti mi slego e mi strinse forte a sé, ero sollevata, era lì... Per me.
Bellatrix - il signore oscuro sarà contento di sapere che suo figlio è passato a trovarci, per di più contraddice i suoi ordini, non si farà di certo scrupoli a darti una lezione mattheo, non ti è bastata l'ultima?
Feci qualche passo tremolante per le poche forze,verso di lei, un po' ditubante, mentre sul suo volto comparve un sorriso malato.
Tu- lascialo in pace
Bellatrix - qualcuno qui si è innamorato, mhh, a Allison piace un ragazzo, a allison piace un ragazzo
Tu- finiscila madre
Bellatrix - credi davvero che tu stupida ragazzina possa sfidarmi o tanto meno avere il potere per rivolgermi quel tono, NESSUNO, NESSUNO, sano di mente, si azzarderebbe a contraddirmi, solo in caso di morte certa.
mi ritrovai le  braccia di Theo cinte in vita e poco dopo eravamo lontani da lì... Eravamo a casa, ad Hogwarts.
POV THEO
Era da giorni che la cercavamo, perlustrato tutta la dimensione magica , alla ricerca di lei, dove potevano averla portata.
Da quel giorno, da quando l'avevano Rapita, Hogwarts era sotto stretto controllo, avevano il timore che riuscissero ad entrare nuovamente dei mangiamorte nella scuola, quella sera c'erano riusciti e l'avano portata via...
Non riuscivo a dormire, tanto meno a pazientare come diceva blaise, ero nel panico più totale se gli avessero fatto del male non me lo sarei mai perdonato.
Blaise - amico calmati riusciremo a trovarla
Mattheo - Come cazzo puoi dirmi di calmarmi, è sparita da giorni ormai, chissà cosa le avranno fatto o dove l'hanno portata.
Draco- ha ragione blaise, così non risolverai niente
Mattheo - tu mi vieni a dire di mantenere la calma, proprio tu Draco? È stato tuo padre a rapirla
Draco- sotto comando del tuo, buffo non trovi riddle tutto si riconduce sempre a te
Pansy - ora calmatevi, di certo non l'aiuterete litigando tra di voi.
Draco- so che è assurdo ma avrei una teoria, se a cercarla era tuo padre e Bellatrix, questo vuol dire che si troveranno in uno dei luoghi di ritrovo dei mangiamorte, io ne conosco qualcuno, ma credo che tu su questo sia esperto riddle.
Aveva ragione Malfoy, l'avrebbero portata in un posto a loro confortevole e al riparo da sguardi indiscreti.
Ci dividemmo, blaise e Pansy alla residenza dove alloggiavo da piccolo, draco e Marty a villa Malfoy e io al cimitero di Little hangleton, sapevo che spesso mio padre usava quel luogo per ritrovarsi con i suoi seguaci, apparentemente abbandonato e deserto.
c'era una cappella alla fine del prato pieno di spente lapidi grige, avevo un brutto presentimento...

POV THEO
ero nella cattedrale abbandonata quando sentii delle urla, le sue urla...
Era lì...
Cercai di seguire il suono della sua voce invano, l'eco rimbalzava sulle pareti della chiesa, dove poteva essere? Ragiona theo,forza...
Ma certo! Quella chiesa era famosa per il suo passaggio sotterraneo situato ai piedi del altare, spesso i preti  in un tempo lontano quando  celebravano messe, per fuggire ad eventuali attacchi nemici, usavano quei passaggi, restandone illesi.
Percorsi le lunghe scalinate,  un tunnel buio pieno di celle vuote e trasandate portava a un enorme sala grande, più moderna probabilmente ristrutturata o sistemata.
La trovai, era lì, le sue urla mi laceravano il cuore, quella tortura la stava distruggendo lentamente sempre di più,d'istinto disarmai Bellatrix, cercando il più velocemente il modo per slegarla, era priva di forze, cercai di sorreggerla e una sensazione di sollievo prevalse in me, quel contatto mi fece pensare al fatto che era di nuovo con me, avevo temuto il peggio e ora lei era lì tra le mie braccia.
Ascoltai attento la loro conversazione, non mi intromisi... Non sarei dovuto essere lì, sicuramente l'avrebbero riferito a mio padre e lui avrebbe usato quest'arma a doppio taglio contro di me, l'avrebbe messa in pericolo pur di farmi soffrire.

D'istinto la strinsi tra le mie braccia, un improvviso fascio di luce e poco dopo ci teletrasportammo ad Hogwarts.

𝐇𝐢𝐦 & 𝐢 - mattheo riddle-Draco [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora