È eterno tutto questo se tu riesci a dargli un senso

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Pov Tancredi


Ero uscito sul balcone di quell'anonimo albergo, mi ero svegliato da poco e volevo prendere una boccata d'aria.

Non che l'aria di Milano fosse pulita, sopratutto nella zona dello stadio.

Accesi una sigaretta e mi posai al balcone, voltandomi verso la camera, per guardarlo dormire.

Mi tornarono in mente i ricordi della notte scorsa, e inevitabilmente sorrisi.

Non mi sembrava vero che fossimo tornati ad essere noi, io e lui semplicemente.

Certo avremmo dovuto affrontare l'argomento e chiarire ancora la nostra situazione, ma ero tranquillo, mi aveva detto tutto quella stessa notte senza neanche dire una parola.

Mi voltai verso il panorama continuando a fumare, Milano era sempre Milano.

Ad un tratto sentii delle braccia attorno alla vita e delle labbra sfiorarmi il collo



L:"Buongiorno"



I brividi lungo la schiena erano sicuramente dovuti alla brezza mattutina, giusto?



Girai appena il viso verso di lui per guardarlo, gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra, e molto orgoglioso mi venne da sorridere nel vederle rosse e gonfie, sapendo che fosse merito mio.


T:"Dobbiamo tornare a casa vero?"


L:"Direi che è ora, che c'è non ti va?"


T:"Certo che mi va, solo che è tutto così perfetto che tornare alla realtà mi spaventa un po'.
Sono stato via molto senza dare spiegazioni, dovremo parlare con l'agenzia, il gruppo, tante cose"


Mi fece voltare verso di lui per guardarlo negli occhi



L:"Sei qui e siamo noi, l'unica cosa che conta"



Lo baciai così forte per poi spingerlo dentro alla camera e buttarlo direttamente sul letto ancora disfatto



L:"Tanche non so se abbiamo tempo"



Lo baciai di nuovo



T:"Per questo c'è sempre tempo"









Pov Lele


Eravamo tornati a casa dai ragazzi, ci avevano accolto rimanendo un po' sorpresi ma comunque felici per noi.

Ovviamente Tancredi si era dovuto subire l'ennesima ramanzina di Diego, il quale lo minacciò che alla prossima stronzata lo avrebbe ammazzato sul serio.

Nel pomeriggio eravamo passati in agenzia tutti e quattro per sistemare tutto il casino delle ultime settimane, l'allontanamento di Tancredi e tutto ciò che ne conseguì.

Lui aveva riportato tutte le sue cose a casa nostra, lasciando definitivamente l'albergo in cui era stato appena tornato da Roma.

Era stata una giornata pesante e avevo delle ore arretrate di sonno a causa della notte prima,
non che fosse un problema, anche perché ero pronto a replicare in qualsiasi momento.


Racconterò di Te - TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora