Capitolo nono.

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Pov Bianca.

Alle 15.00 devo aiutare Draco con pozioni e sono le 14.45.

Non ho la più pallida idea di dove sia e sinceramente non mi va di aspettarlo.

Esco fuori dalla Sala Comune e dopo poco, arrivo in biblioteca.

Insomma, tutto tranquillo.

Prendo posto a una delle scrivanie e comincio a tirare fuori dalla borsa il libro di pozioni.

''Cominciamo adesso?''.

Alzo lo sguardo. Draco.

''Ah non lo so, vogliamo sgozzare unicorni e bere il loro sangue a colazione??''.

Rispondo sarcastica.

''Quanto sarcasmo in una sola persona''.

Continua.

''Senti Draco, o metti il tuo culo su questa fottuta sedia e cominci a studiare o ti prendo a calci in bocca fino alla tua stanza. A te la scelta''.

''Scusa, ma sono abituata ai caratteri amichevoli delle tue sorelle''.

''Non ho che farti, togliti l'abitudine''.

Rispondo acida.

''No, davvero. Impressionante quanto tu sia più acida e corrosiva dell'acido muriatico''.

''Lo vuoi chiudere quel beccuccio oppure ti strappo i capelli uno a uno?''.

Mi guarda divertito.

''Non sono dell'umore oggi, non farmi incazzare''.

Continuo.

Lo guardo male, per poi abbassare lo sguardo sui libri.

Dopo cinque minuti, rialzo lo sguardo.

''Bene, non mi sembra il caso di dover rifare tutto il programma visto che sei uno studente brillante in pozioni. Io direi di aiutarti solo con il Distillato di morte vivente. Anche perchè guarda, hai ottimi voti a tutte le altre pozioni che abbiamo fatto''.

Comincio, porgendogli il foglio delle sue valutazioni.

''Ma perchè hai questo?''.

''L'ho preso io, lunga storia''.

Mi guarda stranito.

''Comincia a toglierti quell'espressione del cazzo dalla fa-''.

''Oh ma chi si vede''.

Vengo interrotta da Tom, che poggia i suoi libri sulla scrivania accanto alla nostra.

Una rabbia inspiegabile si impossessa del mio corpo.

''Tu, lurido stronzo, come hai potuto''.

Mi avvicino minacciosa a Terence, che mi guarda impaurito.

''Mi ha costretto lui, non guardarmi così''.

Mi giro di scatto.

''Continua a cercare di rendere impossibile la mia esistenza e giuro che del tuo sangue farò una bibita da gustare insieme al tuo cuore in riva al mare''.

''Vorresti il mio corpo, ma non per mangiarmi''.

Mi risponde con un pizzico di malizia, sistemandosi i capelli.

''Non voglio il tuo corpo, voglio il tuo cuore su un piatto d'argento. Quindi, ripeto, stammi lontano''.

''Come siamo acide oggi''.

Lo ignoro, ritornando a sedermi accanto a Draco.

Pov Tom.

Ma come cazzo fa a trovare una risposta a tutto durante una conversazione.

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