Capitolo decimo.

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Pov Bianca.

''Bianca tutto ok?''.

Mi chiede Martina, poggiandomi una mano sulla schiena.

''Si, tutto ok. Adesso però non mi va di parlare, ci vediamo più tardi''.

Martina mi sorride.

''Vorresti per caso finire ad Azkaban per Malfoy?''.

Chiede George.

Non rispondo, faccio solo un cenno con la testa per poi allontanarmi.

Vado nel cortile e mi siedo, accendendo una sigaretta.

Pov's Tom.

Oh ma eccola, la patetica.

Lo sapevo.

Non capisco perchè debba compromettere la sua salute.

''Non ce la fai proprio a smettere di fumare''.

Le dico, avvicinandomi.

Non mi risponde, mi rivolge solo uno sguardo infuocato.

''Beh meglio, ti togli prima dal cazzo''.

Alza un sopracciglio, squadrandomi dalla testa ai piedi.

Si gira di nuovo dall'altra parte e continua a fumare.

''Dovresti smetterla di ignorarmi''.

''Sei troppo loquace da un paio di giorni, mi sorge quindi spontanea una domanda: abusi di droghe pesanti?''. 

Mi chiede.

Quegli occhi.

Mi stanno mangiando vivo.

Lei continua a tenere il contatto visivo, mi mette in difficoltà.

Peccato che lo so tenere anche io il contatto visivo.

''Bianca!''.

La tensione viene interrotta improvvisamente.

Oliver Wood.

''Ciao Oliver''.

Io faccio un cenno con la testa per salutarlo.

Mi urta il sistema nervoso.

''Senti Bianca, ecco insomma, ti andrebbe di uscire?''.

Che ha di speciale lei, perchè le chiede di uscire.

Idiota.

''Si dai, chiamo anche Martina, Fred e George''.

''No ma io, ecco intendevo solo noi, cioè solo io e te''.

''Siamo dei romanticoni eh''.

Commento, ottenendo un'occhiataccia dalla Greengrass.

''Oh. Va bene, quando?''.

''Stasera''.

Dio, insopportabile.

''Stasera dovrebbe farmi ripetizioni''.

Aggiungo io.

Il sorriso di Bianca si trasforma presto in un'espressione perplessa.

''Allora domani, ci stai?''.

''Si, certo. A domani, Oliver''.

Il ragazzo si allontana.

''A domani, Oliver''.

La imito.

''Senti, comincia a non scassare il cazzo''.

''Beh, devo dire che hai fatto progressi. Almeno non è un ventunenne patetico e disoccupato''.

''Mi spieghi cosa vuoi? Mi perseguiti in biblioteca, mi rompi il cazzo h24, mi chiami troia a caso e adesso hai da ridire pure con chi esco?''.

''Sei patetica''.

Mi alzo dalla panchina.

''Un motivo in più per starmi lontano''.

Dice, alzandosi.

''Oppure sei  o s s e s s i o n a t o  da me?''.

Continua.

Mi irrigidisco subito.

Perchè non è stupida?

''Adesso non rispondi? Il gatto ti ha mangiato la lingua?''.

Continua.

''Non mi faccio ossessionare da ragazzine patetiche, voglio soltanto rovinarti l'esistenza. Tutto qui''.

''Credo che tu abbia fallito, quindi mi sorge spontanea una domanda: ce la fai ad evitarmi e basta?''.

''Perchè dovrei?''.

''Perchè lo dico io''.

''Sei odiosa''.

''Allora perchè non te ne vai a fanculo?''.

Urla furiosa.

''Qua quello odioso sei tu, e non provare a dire il contrario che mi fai incazzare''.

''Come vuole lei, Crudelia''.

Le rispondo, sorridendo.

''Levati quel sorriso del cazzo''.

''Altrimenti?''.

Lei non mi risponde, alza gli occhi al cielo e se ne va via.

Come cazzo si permette a lasciarmi solo così a cazzo?




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