Fuck You

Capitolo diciannovesimo.

Mancano 10 giorni al ballo, e sono in un negozio di vestite con Martina.

Già la vedo in disperazione, con le mani tra i capelli.

''Faccio schifo Bianca, aiuto''.

Dice, specchiandosi.

''Sono incinta di due gemelli''.

''Cosa?!''.

Si gira di scatto.

''Ho detto una cazzata''.

''Perchè?''.

''Perchè l'hai detta pure tu, idiota''.

Alza gli occhi al cielo, tornando a specchiarsi.

Mi alzo anche io, andando a prendere un vestito che potrebbe stare bene a Martina.

Ne prendo uno avorio, stretto in vita e con una gonna morbida, scollo a ''v''.

''Che bello''.

Commenta Martina, guardandolo incantata.

''E per te?''.

Mi chiede.

''Non lo so, non so nemmeno se ci vado''.

''Tom Lestrange''.

''Ancora?''.

''Si''.

''Allora faccio così, scendo un po' alla festa, rubo un po' di alcool e vado sul lago nero ad ubriacarmi''.

''Sei un caso perso''.

Dice, ridendo.

Pov Tom.

Sono le 15.00 e sto aspettando quella psicopatica.

Fa freddo e ancora non si fa viva, me la paga.

Non la farò camminare per le prossime due settimane.

''In anticipo''.

''Sei tu in ritardo''.

''Punti di vista''.

Mi risponde, sedendosi accanto a me.

Entrambi guardiamo la riva del lago nero mentre il vento gelido di Dicembre ci scombina i capelli.

''Si, certo. Sei stata occupata con Terence?''.

Le chiedo, urtato.

''Prima cosa non sono affari tuoi, seconda cosa ero con Martina a scegliere il vestito per il ballo del ventuno''.

''Smettila di dire cazzate, eri con lui''.

''Cristo santo, sono undici cazzo di giorni che dici sempre questo, non ti sopporto''.

Mi distendo sul prato, non mi va di discutere.

Non mi guarda nemmeno.

L'ho fatta incazzare, bene.

''Sei un idiota, Tom''.

''Lo so''.

Si gira, lanciandomi un'occhiataccia.

''Vieni qui?''.

''No''.

''Dai''.

''No''.

''Allora vengo io da te''.

''Levati''.

Non la ascolto e mi allungo sulle sue gambe.

''Sei una cosa assurda''.

Rido al suo commento, accarezzandole il viso.

''Tu sei idiota''.