Thirteen.

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Liam si fermò davanti casa di mia madre. Scesi di corsa e non appena arrivai davanti la porta mi fermai.

Mia madre non lasciava mai la porta aperta. Confusa mi voltai indietro e guardai Liam. Uscì dall'auto e si fermò dietro di me.

"Cosa suc-" lo fermai con la mano. Aprì lentamente la porta,sbirciai e vidi l'inferno.

C'erano vetri per terra,sedie rotte...

il cuore mi si fermò.

Colin.

Spalancai la porta e mi avviai verso la cucina,Liam mi seguì.

C'era un disastro.

Stavo per salire sopra quando una mano mi bloccò la bocca,cercai di urlare ma mi ritrovai contro un muro e con il viso di Liam a pochi centimetri,con il dito sulle labbra in segno di tacere. Sentì un rumore provenire dal salotto.

C'era qualcuno in casa.

Liam prese qualcosa dall'elastico dei pantaloni,e quando alzò l'oggetto capì che era un pistola.

Sgranai gli occhi. Continuava a dirmi di stare zitta. Io annuì semplicemente.

Sporse la testa e io lo seguì,c'era un uomo vestito di nero che cercava qualcosa nei cassetti. Prese una foto di me,Colin e mia madre. La mise in tasca e continuò il suo tour.

Liam cominciò a camminare lentamente verso di lui,con la pistola puntata contro la sua testa. Quando l'oggetto toccò la nuca dell'uomo,esso si fermò.

"Chi ti ha mandato?" gli chiese Liam,l'uomo non rispose. Mi avvicinai a Liam,rimasi dietro le sue spalle.

"Ti ho detto,chi ti ha mandato?" ripetette la domanda. L'uomo si voltò con le mani alzate.

Aveva una cicatrice che partiva da sopra il sopracciglio e finiva sopra il labbro superiore.

Improvvisamente ricordai.

Quando cercarono di rapirmi,quest'uomo era lì. Mi avvicinai all'orecchio di Liam.

"Lui... Era lì quando volevano prendermi" sussurrai. La mascella di Liam si contrasse,i suoi occhi diventarono vuoti e privi di emozione.

"Pezzo di merda! Ti ha mandato Paul vero?" urlò.

Cazzo. Non avevo mai visto Liam così.

L'uomo davanti a noi ridacchiò.

"Ultimo desiderio?" gli chiese Liam.

Voleva ucciderlo?

"Si! Va all'inferno Payne" ringhiò l'uomo. Liam sorrise.

"Ci vedremo lì" disse prima di premere il grilletto. Strinsi immediatamente gli occhi. Cominciai a tremare,e se ci fosse stato Colin? Il pensiero mi uccideva.

Sentì due braccia avvolgermi. Spontaneamente ricambiai. Avevo bisogno di qualcuno.

"Va tutto bene" mi sussurrò fra i capelli. Degluti.

"Io vi proteggerò" lo strinsi più forte.

Oh Liam.

Fece per allontanarsi ma lo strinsi più forte.

Dopo tre anni,tre lunghissimi e orribili anni era tra le mie braccia. Quel contatto mi mancava. Era una cosa soffocante abbracciare un cuscino la notte invece del il suo corpo.

"Isabella,dobbiamo andare" mormorò. Mi staccai e mi ripulì il viso dalle lacrime.

Presi la mia borsa e uscimmo di casa. Vidi in arrivo mia madre e Colin. Corsi verso mio figlio.

Little batman [L.p]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora