Fuor.

320 40 9
                                    

Ritornai alla realtà perché qualcuno aveva bussato alla mia porta. Sgranai gli occhi e non mi mossi dal mio posto.

Chi poteva essere alle 23:35?

Deglutì e mi alzai,le gambe mi tremavano,le sentivo come se potessero cedere in qualsiasi momento. Sentì il secondo colpo,mi avvicinai con lentezza. Appoggiai la mano sulla maniglia,al terzo bussare la mia mano aprì la porta senza il mio comando.

Merda.

Alzai lo sguardo e lo vidi,lì sulla soglia di casa mia,con addosso una giacca di jeans senza maniche. Quando mi guardò presi un bel respiro.

"Hmm...?" uscì dalla mia bocca. Avevo la gola secca.

"Si,dimmi" gli dissi quasi in un sussurro.

"Isabella smettila! Non fingere di non conoscermi" disse quasi arrabbiato.

Quella arrabbiata dovevo essere io.

"Cosa vuoi Liam? Perché sei tornato?" gli chiesi decisa. Lui guardò casa mia e poi mi superò entrandoci.

"Prego si accomodi" sussurrai a me stessa.

"Quindi? Cosa vuoi?" gli chiesi ancora. Girava per il salotto,guardandosi intorno,poi si fermò su delle foto. Deglutì.

"Non sapevo avessi un fratellino" disse. Lo guardai mentre era di spalle. Il suo corpo era decisamente cambiato ma lui?

"N-on è mio fratello" dichiarai. Si voltò e mi guardò confuso.

"Allora chi è? Tuo cugino,un figlio di un vicino..." era ovvio che non voleva ammetterlo che aveva capito tutto.

"No Liam,è mio figlio" risposi in tono secco. Sgranò gli occhi.

"T-Tuo figlio?" disse tra una risatina.

"Perché cosa c'è di male? Credi che perché tu sia scomparso nel bel mezzo della notte io non ho il diritto di farmi una vita?"Sbottai irritata.

"Chi è il padre?" mi chiese serio.

"Di certo non sei tu" dissi. Il mentire mi stava facendo sudare e mani.

"Bugiarda" mi accusò. Lo guardai confusa.

"Non è tuo figlio" urlai. Mi resi subito conto dopo che Colon stava dormendo.

"Quanti anni ha?" mi chiese avvicinandosi.

Cazzo.

"Tre" di dissi a malincuore. Forse una parte di me voleva Liam nella vita di Colin o forse no. Ma era suo padre.

"Mi hai tradito quindi" mormorò. Bene adesso mi accusava di non essere stata fedele. Chiusi gli occhi,il tremolio aveva preso il meglio sul mio corpo.

"Dove lui? Dov'è il padre?" la testa cominciava a martellarmi. Aprì gli occhi.

"Che importa a te?" gli chiesi con una smorfia di disgusto.

Volevo e non volevo dirglielo. Se avrei mentito? Può darsi. Dirgli la verità? Ci dovevo pensare. Ma cosa poteva cambiare? Cosa avrebbe fatto lui? Conoscere suo figlio ovviamente,ma con me? Mi amava come diceva?

"Il padre non c'è più" confidai. Sgranò gli occhi.

"Tu menti. Mi stai mentendo" urlò. Sussultai,le sue urla,non volevo più sentirle.

"Io ho mentito? E tu? Che te ne sei andato cosi,senza una spiegazione? Ti sembra logico adesso,tornare,chiedermi se mio figlio è  anche il tuo,chiedermi del suo vero padre,accusarmi di essere bugiarda e infedele?" urlai in mia risposta.

"Mamma" sentì una piccola voce acuta. Mi voltai insieme a Liam verso le scale. C'era Colin nel suo pigiama di batman che si strofinava l'occhio.

"Colin torna di sopra" gli ordinai. Stava per salire quando gli fu detto il contrario.

"No." urlò Liam. Colin si voltò, si guardarono a vicenda.

"Mamma chi è lui?" mi chiese puntando il dito verso Liam.

Tuo padre.

Avrei voluto tanto dirlo. Mi avvicinai e lo presi in braccio.

"Isabelle. Dimmi la verità" mi pregò. Mi avvicina a lui e lo guardai negli occhi.

"Non. È. Tuo. Figlio" dissi scandendo le parole. Un tuffo nel cuore.

"Adesso...lì c'è la porta" gli dissi facendo cenno verso l'uscita. Mi afferrò dal polso.

"Se scoprirò che mi hai mentito giuro..." lo interruppi.

"Cosa mi farai? Manderà i tuoi ragazzi a rapirmi,portarmi in casa tua e fare di me ciò che vuoi?" gli chiesi. Sembrava essere stato colpito nel petto.

"Sai che non lo farò mai. Io ti amo Isabella" mi sussurrò. Il cuore accelerò. Mi amava ancora? Dopo tutti questi anni?

"No Liam. Tu ami solo te stesso" dissi per poi salire per le scale ed entrare nella stanza di Colin. Lo stesi a letto e mi misi accanto a lui con la testa appoggiata al muro.

"Mamma" mi chiamò. Lo guardai.

"Dimmi tesoro"

"Chi è lui?" mi irrigidì al mio posto. 

Perché stava succedendo ora? Liam non era sicuro per Colin. Lui non aveva nessun diritto di tornare ora,mentre tutto andava bene.

"Colin vai a dormire" gli dissi baciandolo sulla guancia. Uscì dalla sua stanza e scesi in salotto. Liam non c'era. Andai verso il divano e sul tavolino vidi un pezzo di carta.

Quando vorrai parlarmi sarò a tua completa disposizione questo è il mio numero

-Liam.

E quelle parole erano state seguite da un numero. Presi il foglietto e lo piegai,lo misi in uno dei cassetti del comò come se fosse qualcosa da custodire.

Quando andai a letto,quella sera,per la prima volta dopo così tanto tempo,sentì la mancanza di Liam. Ma nella mia vita c'era John,un uomo che mi amava,mi rispettava ma anche con l'arrivò di Liam non sarebbe cambiato nulla.

*Eccomiiii

Vi regalo questo capitolo -abbastanza lungo lol- che ve ne pare? 

Ve gusta?

Pls commentate e votate :) 

Little batman [L.p]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora