Liam's pov:
Ero appena tornato a Londra.
Dove avevo conosciuto i miei amici -che adesso erano sparpagliati per il mondo- dove avevo amato per la prima volta una ragazza,dove avevo posseduto per anni le strade. Ma avevo perso tutto,per uno stupido scontro del cazzo fra la mia banda e quella di Paul.
Ero tornato specialmente per lei,l'avevo lasciata senza preavviso,nel cuore della notte per non metterla in pericolo.
Tre anni,tre fottuti anni di lontananza. Ma ero ostinato a riprendermi tutto,anche con le cattive.
Aspettavo Paul che si facesse avanti. Ero scappato come un cane con la coda fra le gambe. Io Liam Payne,fuggito per paura. Io che avevo fatto a pezzi persone che intralciavano il mio cammino avevo avuto paura di uno come Paul Smith.
L'unica cosa che volevo era vendetta e lei.
Lei che per tre anni aveva dominato i miei pensieri,lei che mi aveva cambiato,mi aveva fatto vedere come si amava,come essere sensibili.
Ma per quello che dovevo fare,assolutamente dovevo dimenticare quei suoi insegnamenti. Qui se volevo sopravvivere dovevo essere me stesso,lo stesso vecchio Liam.
Ero tornato nella mia vecchia casa,troppi ricordi in ogni stanza. Il salone dove facevamo le riunioni io e i ragazzi,la stanza da letto dove per la prima volta avevo fatto l'amore con lei,e la cucina dove ci litigai per la prima volta. Mi ricordavo tutto,ogni cosa, ogni suo difetto,ogni suo comportamento.
Chissà se lei mi amava ancora quanto io amavo lei.
Avevo chiesto di lei in giro,ma sembrava scomparsa. Sapevo che qui aveva ancora dei parenti,ma non riuscivo a ricordarmi le vie o i loro nomi. Volevo trovarla,ricominciare la nostra storia.
Quando entrai in casa,andai subito a farmi una doccia,mi sarei vestito e magari avrei mandato un messaggio ad Harry e fargli sapere che ero tornato.
Finita la doccia mi vestì velocemente, presi il telefono e chiamai Harry. Dopo tre squilli rispose.
"Pronto?" sentì la sua voce roca e stanca. Esitai prima di parlare.
"Harry,sono io...Liam" risposi. Ci fu un momento di silenzio.
"Io dico sei impazzito? Scomparire per tre fottuti anni, neanche una chiamata o.. Dio Liam. Dove cazzo sei? Perchè mi hai chiamato solo adesso? Pensavo che Paul ti avesse fatto il culo" mi intasò di domande. Ridacchiai all'ultima frase. Fare il culo.. A me?
"Harry calmo,mi dispiace che sia scomparso così. Sono tornato a Londra.. Tu dove sei?" gli chiesi.
"Io..Io dove sono? In un buco infernale ecco. Dopo che te ne sei andato,l'ho fatto anch'io. Ho mandato tutto a puttane. Sono.. Senti Liam devo parlarti,devi aiutarmi ok?" sembrava preoccupato.
"Harry cosa succede? Torna a Londra" gli dissi. Lo sentì sospirare.
"Va bene Liam.. Ci vediamo tra qualche giorno" rispose prima di chiudere la chiamata.
Mi passai una mano sul viso. Harry era nei casini,lui aveva bisogno di me,io di lui. Dovevo chiamare gli altri ragazzi e ci avrei pensato dopo.
**
Isabelle's pov:
Avevo messo Colin a letto da poco,si era addormentato tra le braccia di mia madre.
"Bella,è tardi,forse dovrei andare" mi disse mia madre. Mi alzai dal divano e annuì.
"Ti chiamerò" mi avvisò. Abbassai la testa e annuì di nuovo.
"E stai tranquilla per Liam" la guardai. Con un suo solo sguardo mi tranquillizzai.
"Ok mamma,si...io...starò tranquilla" le dissi con un finto sorriso. Lei avanzò verso la porta d'ingresso e io la seguì. Aprì la porta.
"Buonanotte Isabella"
"Buonanotte mamma" la salutai,mi baciò sulla fronte e si voltò per poi avanzare lungo il vialetto verso la sua auto. Mi guardai intorno,era come se mi sentissi osservata,mi avvolsi il corpo con le braccia. Entrai in casa solo quando mia madre mise in moto e se ne andò.
Sospirai e mi sedetti sul divano,portai la testa indietro e chiusi gli occhi.
Liam.
Liam era il padrone dei miei pensieri. Lo amavo ancora,ed era ovvio,ma lo odiavo. Mi aveva abbandonata,se ne era andato senza dirmi niente.
#Flashback
Eravamo tutti in quel salone,seduti sul divano a guardarci un film d'azione.
"Uhm..Ragazzi io sono stanco,vado a letto" sentì Niall lamentarsi,ridacchiai.
"Si,ti seguo" concordò Louis. Guardai Liam che era concentrato alla tv.
"Buonanotte ragazzi" dissi con un sorriso. Niall si avvicinò e mi diede un tenero bacio sulla fronte.
Niall era il mio migliore amico,era un ragazzo dolce e tenero.
Sentì Liam muoversi.
"Tesoro andiamo anche noi a letto?" mi chiese baciandomi il viso. Ridacchia.
"Va bene" sussurrai. Si alzò e prima che potessi seguirlo mi ritrovai tra le sue braccia.
"Sai,un giorno entreremo da quella porta cosi,soltanto che tu avrai un vestito bianco e io indosserò uno smoking" il mio cuore accelerò. Era una promessa? Sentì il calore salirmi su per le guance.
"Sei cosi tenera quando arrossisci" mi sussurrò all'orecchio. Cominciò a comminare verso la nostra stanza.
Prese a calci la porta e avvicinandosi al letto mi appoggiò,come se fossi un fiore delicato.
"Ti amo" gli dissi,mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai. Lui ricambiò il bacio quasi subito. Si mise su di me reggendosi con le braccia,si tolse le scarpe.
Cominciai a togliermi la camicia,rimanendo in reggiseno,lui fece lo stesso e poi mi aiutò a togliergli i jeans. Levò i miei,misi le mie gambe ai lati dei suoi fianchi.
Sentivo la sua erezione contro la mia intimità. Ridacchia e cominciai a baciargli la mascella e scendere fino al collo,lo sentì gemere.
"Isabella..."
"Ti amo anch'io" disse.
Mi baciò il petto per poi scendere giù verso il ventre. Quando arrivò ai miei slip me li tolse con tenerezza. Lo guardai mentre lui mi contemplava. Aveva questa abitudine,mi ripeteva che amava il mio corpo e che sarebbe rimasto tutto il giorno a fissarmi. Arrossì follemente al ricordo delle sue parole.
Si tolse i boxer,e avvicinò i fianchi ai miei,e con garbo entrò dentro di me. Riempendomi. Gemetti mentre pian piano entrava ed usciva da me. Lo tenni dagli avambracci,la sua bocca era piantati sul mio collo.
"Liam" lo chiamai. Alzò la testa e mi guardò mentre ancora svolgeva le sue azioni. Presi il suo viso tra le mani e unì in una sola cosa le nostre bocche.
Spinsi i miei fianchi contro i suoi,volevo di più. Cominciò ad aumentare la velocità,entrambi non facevano altro che gemere. Quando io venni,appoggiò la guancia sul mio petto,uscì e si stese al mio fianco,mi accucciai nel suo petto e con le sue possenti braccia mi avvolse e mi strinse a se.
"Non lasciarmi mai" gli sussurrai. Lui non rispose o almeno non lo sentì perché caddi in un sonno profondo.
Ritornai alla realtà perché qualcuno aveva bussato alla mia porta. Sgranai gli occhi e non mi mossi dal mio posto.