Mi sei mancato

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Erano circa le 16 e la casa era avvolta nel silenzio quasi surreale, Magnus aveva convinto non con poca fatica i bambini a riposare di pomeriggio, aveva davvero bisogno di concentrarsi, quello a cui stava lavorando era quasi una questione di vita o di morte e lui non voleva davvero sbagliare nulla, aveva solo bisogno di pace e tranquillità, inoltre era un'ottima soluzione per fare in modo che anche Alec riposasse, da quando erano rientrati i bambini sia Max che Rafe non si staccavano un attimo dal padre, Max sembrava un koala, sempre attaccato o alle gambe o al braccio sano di Alec e Rafe non perdeva occasione per tempestarlo di domande sull'accaduto.

Improvvisamente  un leggero rumore lo distolse dal suo lavoro.

"Alexander cosa ci fai in piedi? Dovresti riposare"

"Lo so Mag, hai ragione ma lo sai quanto io ami guardare i bambini che dormono, mi fa stare bene, è una bella sensazione, e ora più che mai ho bisogno di queste sensazioni"

Lo sguardo di Magnus si addolcì a quelle parole, dopo tutto forse proprio quelle dolci e semplici cose, erano le medicine di cui Alec aveva bisogno, gli iratze e la sua magia avevano guarito quasi tutte le ferite fisiche, ma per quelle mentali ci voleva ben altro.

I lividi svaniscono ma le cicatrici restano, profonde, nascoste, dolorose e Magnus lo sapeva, ne aveva viste e subite tante nei suoi lunghissimi anni, ma vederlo su Alexander era tutta un altra storia, aveva pensato di lasciargli tempo, di lasciargli spazio, e di dedicarsi anima e corpo alla soluzione di un rimedio per quella stupida ferita che il marito si portava dietro, ma forse non era davvero di quello che Alec aveva bisogno.

"Hai ragione Alexander, e sai una cosa?  i bambini dormono, tu no, e io sento uno strano vuoto da riempire!"

Alec guardò il marito cercando di capire se fosse serio, da quando erano tornati a casa i loro contatti si erano limitati al dormire stretti uno all’altro e a qualche bacio più o meno leggero, sapeva che Magnus gli stava lasciando spazio, ma quella mancanza di contatto iniziava a pesare su entrambi. Quando Magnus lo raggiunse baciandolo e spingendolo delicatamente verso la camera ebbe la conferma che non scherzava, che quel bacio, che di casto non aveva nulla voleva dire solo che finalmente poteva avere suo marito tutto per sé , che poteva per un pò dimenticare ogni preoccupazione, rilassò immediatamente i muscoli e si lasciò avvolgere da Magnus mentre le sue mani risalivano lentamente lungo la schiena dell’altro.

"Mi sei mancato"

"Dimostramelo shadowhunter, al momento ci sono ancora troppi vestiti tra di noi!'

Alec non se lo fece ripetere, lasciando la bocca del marito per poter baciare ogni lembo di pelle che lentamente scopriva.

"Alexander potrei impazzire così"

Alec emise un gemito soddisfatto continuando la sua opera, dovette dar fondo a tutta la sua forza d’animo per rispondere in modo discretamente lucido a Magnus.

"E passato troppo tempo voglio godermi ogni attimo, ogni centimetro di te", dopo di ché riprese la sua opera, e Magnus non potè che pensare di essere in paradiso, con il suo Alexander, senza demoni o preoccupazioni almeno per qualche ora.

Alec's Enchanted ArmorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora