Nella sala del Good Stuff Diner risuonavano le note di Heartbreak Hotel di Elvis Presley, Alec si guardò attorno e vide un enorme jukebox posto all’angolo opposto della sala, decine di persone con costumi anni 50 danzavano, mentre delle ragazze decisamente poco vestite sfrecciavano su dei pattini a rotelle da una parte all’altra della sala.
Magnus osservò la scena divertito, voltandosi verso Alec che continuava a guardarsi intorno come se dovesse rispondere a un agguato da un momento all’altro.
"A Jace sarebbe piaciuto molto" disse Alec divertito
"Era così arrabbiato quando gli ho spiegato che non dovevamo dare troppo nell'occhio e che quindi il loro compito si limitava a un pattugliamento in esterno"Magnus sorrise intrecciando le loro mani.
"Un po' mi dispiace per il biondino ma tu sei perfetto, adoro i tuoi capelli con tutta quella brillantina, sarà solo difficile tirarli in certe occasioni!”
Alec tossì, la saliva gli era andata di traverso a quella affermazione.
“Beh devi capirmi, vestito così scateni non poche fantasie Alexander!”
Alec indossava una t-shirt bianca con dei jeans scuri piuttosto stretti, arrotolati in fondo, calzini bianchi a vista e l’immancabile chiodo.
“Io? Ma ti sei guardato? Quest’aria da bravo ragazzo mi fa impazzire, ma ora dovremmo concentrarci!”
Alec non distolse lo sguardo da Magnus, quel blazer scuro con dolcevita e gilet in broccato lo facevano davvero impazzire.
Entrarono nella sala e Magnus riconobbe subito Maia e Lily mischiate alla folla, sembravano davvero uscite da un film di quegli anni, avevano chiesto aiuto all’alleanza, non potevano rischiare altrimenti sarebbe risultato davvero difficile confondersi nella mischia.
Una delle due era appoggiata a un muro, in mano teneva un bicchiere con del liquido rosso, mentre parlava con un affabile fata.
Alec sorrise osservandola
“Devo ammettere che nonostante sia molto lontana dai miei gusti, vestita così sei molto affascinante!”“Wow un complimento da Alec Lightwood, dovrò segnarlo sul calendario, non capiterà di nuovo”
“Io ti faccio un complimento e tu ricambi sarcastica, non cambierai mai Lily Chen!”
La ragazza rise congedandosi dalla fata che tornò alla pista da ballo.
“Sono contenta di piacerti, dov’è Magnus?”
“Credo abbia raggiunto Maia! Li vedi?”
Lily prese Alec sotto braccio.
“Si, sono laggiù, non preoccuparti, il tuo principe azzurro non scappa, vieni balliamo!”
Alec spalancò i grandi occhi azzurri
“Sei pazza? Io non ballo, ricordi?”
“Sicuro Alec? ho ricordi molto nitidi di un Valzer a venezia!”
Alec si grattò la nuca trovandosi le mani piene di brillantina
“Era una situazione diversa, e poi…”“Tu balli solo con Magnus, lo so lo so, che cosa noiosa la monogamia!”
Risero all’unisono raggiungendo Magnus e Maia al bancone.
La musica cambiò e Magnus afferrò il braccio di Alec.
“Direi che è il momento di mischiarci a questi festaioli, e poi mi sa che Lily ha un impegno con una certa fata dai grandi occhi neri!”
Alec si lasciò trascinare sussurrando alle due amiche di tenere gli occhi ben aperti.
La musica era cambiata, ora le note di Unforgettable riempivano l’aria e Magnus si strinse ad Alec, mentre si muovevano a tempo di musica, le fronti si toccavano e le labbra si sfioravano delicatamente.
A un occhio poco esperto, con tutta la folla attorno a loro, potevano sembrare persi nella loro bolla, ma nonostante quel momento meraviglioso Magnus poteva sentire i muscoli di Alec tesi tra le sue braccia.
Magnus gli mise le braccia attorno al collo, poteva ricordare chiaramente il momento in cui gli aveva donato l’anello per fargli capire che nonostante tutto e tutti lui non desiderava altro che diventare suo marito."Alexander Gideon Lightwood sono certo che la legge molto presto cambierà e io potrò chiamarti come mi spetta di diritto, ma fino ad allora questo anello ci rappresenterà, sarà il nostro anello… di famiglia!"
Alec aveva aperto la scatolina con mani tremanti, sotto il suo sguardo adorante. All' interno della scatolina vi era un anello di famiglia degli shadowhunters, solo che al posto della semplice L dei Lightwood quest'ultima era intrecciata alla B di Bane.
Magnus si ricordò in maniera nitida l’emozione che si era impadronita di lui mentre lentamente lo infilava nel dito di Alec.Il corpo di Magnus si muoveva lentamente, Alec gli accarezzò una guancia, ridestandolo da quel dolce pensiero.
“Magnus!”Magnus aprì gli occhi sperando davvero che niente nessuno interrompesse quel momento.
“Dimmi Alexander” Magnus quasi soffiò quelle parole.
Alec gli diede un leggero bacio a fior di labbra.
“Guarda il buffet!”
Magnus ruotò tra le braccia di Alec osservando il punto indicato.Il buffet era imbandito di tutto punto, faceva venire fame solo a guardarlo.
Cipolle fritte, crocchette di pollo e teneri bastoncini inseriti in un contenitore grande e colorato facevano da contorno ad hamburger fatti in casa, a sinistra i piatti preferiti da Magnus, Caesar Salad, pomodori verdi fritti e pollo fritto.
Tutto accompagnato da patatine fritte, pannocchie alla brace e tanta coca cola.
“Hai fame Alexander?”
Alec sorrise, ma si fece subito serio
“No Magnus, più a destra, dietro i dolci”.
Magnus osservò con più attenzione, due strani personaggi parlottavano guardandosi intorno sospettosi.
Magnus emise un sospiro che non sfuggì al marito.
“Dai Mag, siamo in missione, ti prometto che ci rifaremo”
Un bacio caldo sorprese Magnus che sorrise.
“Ok, è il nostro momento, andiamo”.Si separano appena per poi intrecciare le loro dita, quel gesto semplice e scontato ma che per loro erano l’essenza di tutto quello che erano e che sarebbero stati, per un attimo Magnus pensò a quanta paura avesse avuto di non potersi più beare di quel contatto familiare e sicuro, e di quanto il futuro lo spaventasse sempre.
“Andiamo Mag, io ho fame!” Alec gli sorrise facendogli l’occhiolino.
“Il mio insaziabile Marito, vieni andiamo al Buffet! magari anche Lily e Maia gradiscono qualcosa!” aveva alzato leggermente la voce passando affianco alle amiche che li raggiunsero subito.
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Alec's Enchanted Armor
Fiksi PenggemarStoria scritta da : Monia Curreli e Rita Mandarini Sequel di: Magnus' Secret Grimoire Alec era così, era come le vetrate. Scintillava e brillava quando il sole lo colpiva, quando Magnus era con lui. Ma la verità era che quando calava l'oscurità, qua...