Fidati di me,sono qui

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Era ormai tarda sera quando Magnus riuscì a uscire dal suo studio in cerca di Alec ma la casa era avvolta nel silenzio più totale, dopo aver esplorato l’interno decise che il marito doveva essere nella sua zona sicura e si diresse deciso sul tetto dell’edificio.

"Alexander, finalmente ti ho trovato, è mezz'ora che ti cerco!"

Il corpo di Alec era illuminato dalla luna mentre provava e riprovava a tendere l'arco.

"Beh visto che finalmente sto meglio cercavo di allenarmi anche se il braccio ancora non collabora, scusa nn volevo farti preoccupare!"

Magnus si avvicinò con passo silenzioso al marito, gli girò attorno fino a trovarsi col volto a pochi passi da quello dell'altro.

"Dovresti venire nel mio studio ora, ti assicuro che non te ne pentirai!"

Alec sorrise malizioso.

"Davvero Mag? Ora? E i bambini?"

"Ma come siamo maliziosi Alexander! I bambini sono con Maryse, e comunque il motivo è differente….ma se tutto va come previsto potrei essermi meritato un premio molto consistente!"

Magnus fece aderire il proprio corpo  su Alec baciandolo languidamente…

"Mmmmm Vedremo!"

Magnus intrecció le proprie dita a quelle di Alec trascinandolo verso l'interno dell'abitazione.

"Fidati di me!"

"Lo faccio sempre!"

Alec era seduto nella poltrona davanti alla scrivania di Magnus.

"Allora qual è questa sorpresa sono curioso!"

Magnus sorrise al marito.

"Ancora un attimo Alexander mi manca l'ultimo ingrediente un goccio della tua saliva"

"Mag,  non starai mica preparando una pozione d'amore? Non ne hai mai avuto bisogno con me!"

"Sciocco di un nephilim quella l'hai bevuta alla mia festa il primo giorno che ci siamo incontrati"

Alec scoppiò a ridere.

"Devo pensare di aver sposato un impostore?"

"Un impostore molto attraente però, sei un uomo fortunato!"

Anche Magnus rise, ma non durò a lungo e tornò quasi  immediatamente serio.

"Bene ora torniamo alle cose importanti, un goccio della tua saliva e incrociamo le dita!"

Alec lo guardò ancora perplesso ma fiducioso allo stesso tempo.

Magnus  si muoveva sinuoso nel suo studio, i jeans attillati e strappati nei punti giusti lasciavano correre l'immaginazione di Alec.

"Ancora un secondo! Inizia a togliere la camicia mio bell'arcere!"

Alec inarcò il sopracciglio in un gesto abituale.

"Come puoi dirmi certe cose con quei jeans provocanti e pretendere che io non faccia pensieri impuri?"

Una risata sincera uscì dalle labbra di Magnus.

"Alexander mio caro, sono sicuro che se avrai pazienza sarai ripagato!"

Alec sfilò la camicia come chiesto dal marito, che si sedette sopra le sue gambe con uno strano intruglio tra le mani mentre gli toglieva la benda dal braccio.

"Farà male, tu ricordati che io sono qui!"

Poggiò le labbra su quelle del marito prima di spalmargli l'unguento sulla ferita che come se fosse viva iniziò a contorcersi e ribellarsi, Magnus sentì le labbra di Alec cambiare contraendosi dal dolore, in risposta lo strinse baciandolo più profondamente e sussurrandogli, "Sono qui, sono qui".

Alec iniziò lentamente a rilassarsi e contemporaneamente la ferita iniziò a perdere forza, quando Magnus allontanò le labbra da quelle di Alec della ferita non rimaneva che una piccola linea rossa.

Alec era senza parole

"Mag….ma…."

Magnus sorrise

"Una volta capito chi c'era dietro è stato facile trovare la cura, nonostante non fosse una pozione semplice!"

Alec continuava a guardarsi il braccio, prima di baciare Magnus con trasporto e devozione.

"Si direi che ti meriti una super ricompensa, quanto tempo abbiamo prima che mia madre ci riporti i bambini?"

Magnus sorrise malizioso

"Ancora un paio d'ore"

"Spero che bastino!'

Alec's Enchanted ArmorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora