Per favore, leggete lo spazio autrice alla fine del capitolo: ho una domanda per voi, miei piccoli sushetti!🍣🍙
Nobody's pov
La notte passó in fretta, così come le prime ore della mattinata.
I due ragazzi dormivano e non si resero conto di essere in un ritardo madornale per la scuola finché Alex aprì un occhio, infastidito dai raggi del sole che passavano attraverso le tende delle piccole finestre, e allungó lo sguardo sul display della sveglia sopra ad un comodino.
Non riuscendo a vedere bene cercó di mettersi seduto, ma qualcosa, o meglio qualcuno, gli premeva sul petto, costringendolo a stare sdraiato.
Abbassó gli occhi sul volto di Giorgio e i ricordi della sera precedente gli tornarono alla mente, provocandogli un calore soffuso al basso ventre.
Lo ignoró, concentrandosi sul viso del suo ragazzo pensando a quanto fosse bello mentre dormiva, e allungó una mano verso il volto del ragazzo ancora addormentato, spostandogli delle ciocche di capelli che gli ricadevano sugli occhi chiusi.
A quel contatto Giorgio aprì gli occhi inspirando violentemente, come se si fosse appena svegliato da un incubo, e si mise a sedere allontanandosi dal gattino.
Alex lo tranquillizzó subito, prendendogli un polso delicatamente e dicendogli: "Ehi, traquillo, sono io..."
Giorgio lo guardó per un po' di secondi come a volersi accertare che fosse davvero lui, poi si rilassó, prendendo una posizione più comoda.
Con gli occhi ancora assonnati si sedette a gambe incrociate, ma sentendo dolore si mise seduto sulle ginocchia.
Alex sembrava ancora un po' preoccupato per la reazione di Giorgio, ma vedendolo così assopito sorrise socchiudendo gli occhi.
A:"Come stai?"
G:"Bene, credo...e tu?"
Alex si avvicinó a Giorgio e gli rubó un bacio a fior di labbra.
A:"Ora sto anche meglio."
Giorgio arrossì e si misero a ridere.
L'atmosfera imbarazzata voleggiava nell'aria, ma i due non dissero nulla della sera precedente.
Giorgio si schiarí la voce e fece per alzarsi dal letto ma l'altro ragazzo lo precedette, prendendolo delicatamente per un braccio e aiutandolo ad alzarsi.
Il piccoletto lo guardó con sguardo interrogativo, poi Alex parló.
A:"Scusa, ho pensato che potessi...s-sentire male..."
Giorgio ci mise un po' a capire, ma appena ci arrivó divenne rosso come un peperone e abbassó la testa imbarazzato.
G:"In effetti...g-grazie..."
Giorgio sussurró tanto che il gattino dovette sforzarsi per sentire.
Dopo un po' Alex notó che Giorgio era immobile, così, con una nota preoccupata nella voce, disse:
A:"Giorgio...sei sicuro di stare bene, piccolo?"
Giorgio si sforzó di ignorare il rossore sulle sue guance e rispose.
G:"S-sì, certo..."
Alex restó in silenzio, cercando di percepire una sensazione negativa nel suo ragazzo e di capirla.
Dopo un po' parló, tagliando il silenzio come fosse un pezzo di burro.
A:"Ti sei pentito, non è così?"
Alex speró con tutto il cuore di ricevere una risposta negativa.
Giorgio alzó il capo e incatenó gli occhi a quelli preoccupati del ragazzo.
Aprì la bocca cercando le migliori parole da dire, ma l'imbarazzo e la paura per le conseguenze delle sue azioni prevalsero, restando in un silenzio assordante.
Gli occhi di Alex divennero lucidi, la sua voce rotta da un imminente pianto.
A:"T-ti prego, dimmi che non è così..."
G:"N-non...io non..."
Alex diede tempo al topino, capendo che si trovasse vicino ad un attacco di panico.
Voleva una risposta, voleva sapere di essere riuscito a renderlo felice, voleva sapere di non essere stato usato.
Voleva urlare dalla frustrazione quando capì che la risposta che cercava non sarebbe arrivata, ma si trattenne mordendosi il labbro fino a farlo sanguinare.
A:"Anche tu..."
Si stupì di sentire la sua voce così flebile e tremula.
A:"Dimmi che non sei come tutti gli altri..."
Alzó il tono della voce quando si accorse di averla troppo bassa.
A:"Dimmelo, Giorgio."
In uno scatto gli prese le mani e se le portó al cuore.
Giorgio lo guardavo con uno sguardo terrorizzato. Non sapeva cosa fare, cosa dire.
A:"Giorgio, dì qualcosa..."
Non mi sono pentito...
A:"Qualunque cosa..."
Gli strinse le mani ancora più forte, facendogli quasi male, ma Giorgio non disse nulla.
È stata la notte più bella della mia vita...
A:"Giorgio, se non mi dici nulla me ne andró. Ti prego, non voglio farlo..."
Non andare...io...
Alex lo guardó con le lacrime agli occhi.
Gli lasció le mani, prendendogli le guance dolcemente.
Ti amo...
Chiuse gli occhi e lo bació.
Fu un bacio casto, leggero, dolce.
Si allontanó un poco e riaprì gli occhi, guardando gli occhi pietrificati del ragazzo.
Li richiuse per un secondo e quando li riaprì fece un sorriso terribile, colmo di dolore.
Gli lasció le guance e lo guardó un'ultima volta, per poi scendere dal letto e rivestirsi in silenzio.
Giorgio era di ghiaccio, come una statua.
Mille pensieri correvano per la sua testa, e ogni singolo atomo del suo corpo stava urlando: "TI AMO".
Alex, una volta vestito, gli rivolse un altro sguardo.
Mille lacrime sulle guance macchiavano la sua pelle candida.
A:"Quando saró uscito da quella porta non cercarmi mai più..."
Poi, con movimenti estremamente lenti, si trascinó fino alla porta mettendo una mano sulla maniglia rovinata.
Con voce quasi impercettibile pronunció le ultime parole d'addio.
A:"Tanto saró già scomparso dalla Terra..."
Giorgio rabbrividì, capendo quello che il ragazzo gli aveva detto.
<se mi lasci uscire da questa porta mi ritroverai sotto terra>
Questo era ció che gli aveva detto.
Lo vide aprire la porta.
Lo vide mettere un piede fuori.
Lo vide piangere.
Lo vide voltarsi e andarsene per sempre...
G:"NO!"
Alex si arrestó.
G:"Sei un vero coglione..."
Corse da lui ignorando il dolore al fondoschiena e lo bació, buttandosi addosso a lui, facendoli finire per terra.
G:"Ti amo..."
Il cuore di Alex compì un tuffo.————————
Spazio di una autrice impegnataSalve a tutti! Come state?
Volevo farvi una piccola domanda...preferite continuare come ho fatto negli ultimi capitoli senza usare il Pov (punto di vista) di nessuno, oppure alternando quelli dei due ragazzi come nei primi capitoli?
Ad esempio:
Nobody's pov
Oggi i due ragazzi dovevano incontrarsi per l'appuntamento stabilito, e Giorgio era trepidante per l'attesa...Oppure:
Giorgio's pov
Oggi è il grande giorno...ho paura di quello che potrebbe pensare Alex di me!Insomma, spero che si sia capito.
In caso abbiate domande o pensieri non esitate a scrivermi un commentino😊
Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!Ah, giusto, so che è triste ma questa storia non potrà durare in eterno, infatti ci stiamo avvicinando alla conclusione. Quando mancheranno pochi capitoli vi avviseró, peró!
Ciao, alla prossima.♥️
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Protect me until the end
FanfictionAlex, un teenager ansioso ma sorridente, riuscirà a colmare quelle lacune di tristezza? Sarà in grado di trovare una persona pronta a completarlo? Giorgio, invece, è un ragazzino che subisce bullismo dai compagni e violenze dal padre. Un giorno inc...