Alex's pov
Dopo un po' io e Giorgio ci mettiamo a chiacchierare sul letto, mentre io accarezzo il mio gatto, finchè arriva mia mamma a dire:
M: Ragazzi, è tardi. Spegnete le luci.
A: Ok mamma.
G: Certo, buonanotte signora.
M: Notte ragazzi.Io spengo la luce della camera ma lascio accesa quella sul comodino per continuare a parlare con Giorgio.
G: Credo sarebbe meglio dormire ora, domani abbiamo scuola.
A: Ok guastafeste!Giorgio rise e mi tiró un pugno sul braccio per scherzo, io mi bloccai come una statua di cera. Sentii come una scossa su tutto il corpo.
Giorgio se ne accorse e non parló, fermandosi ad osservarmi.
Sento lo stomaco attorcigliarsi e la stanza sembra diventare un forno...
Di nuovo quella sensazione.
Non ce la faccio. Non ci riesco. È diventato troppo importante per me. È l'unica persona che crede in me, e che non mi ha mai lasciato.
Provo a parlare quando lui mi blocca mettendo una mano sul mio braccio. Brividi.
Non riesco a connettere.
E nemmeno lui sembra riuscirci.
Dopo poco sentii di nuovo quella forza invisibile che attira i nostri volti ed ogni volta che accade è impossibile resistergli.
Ma questa volta non c'è mia madre a interromperci.
Un sedondo dopo le nostre labbra si ritrovarono dopo troppo tempo.
Un lungo silenzio interrotto solo dal suono delle nostre labbra che si cercano.
Giorgio azzera la distanza che c'è tra i nostri corpi mettendo una mano appoggiata sulla mia schiena, spingendo per far incontrare i nostri ventri.
Sento solo un gran caldo che mi spinge a togliermi la maglietta, ma rendendomi conto di quello che sto facendo mi interrompo subito.
Giorgio non se ne era accorto, avendo gli occhi chiusi ed essendo concentrato nel bacio.
Io dopo poco mi stacco per riprendere fiato.
G: Alex... cosa significa?
A: Gio, ascoltami. Ho veramente troppo da dirti. Non so bene come spiegarmi...
G: Tranquillo gattino, ti ascolto. Tu lo fai sempre per me.
A: Io... non so come io abbia fatto e soprattutto quando, ma credo... di essermi innamorato di te.Silenzio.
A: So che non è molto che ci conosciamo, e prima di allora non sapevo nemmeno di essere gay. In effetti non ne sono sicuro. Ma quando sono con te ogni neurone del mio cervello smette di funzionare. Non riesco a collegare nemmeno la più semplice azione. Adesso... non so cosa dire. Voglio solo scusarmi con te per essere stato così sciocco da pensare che potessi ricambiarmi.
È stato un errore. Un secondo errore.
Dimentic-
G: Zitto.
A: C-Cosa?
G: Non dirlo.
Non ci penso nemmeno a dimenticarlo. Non dopo tutto quello che hai fatto per me.
A: Ma...
G: Zitto cazzo!Il suo tono di voce mi ha fatto spaventare, visto che sono da sempre un fifone. Ho fatto un leggero balzo all'indietro. Lui se ne è accorto e si affrettó a prendermi la mano.
G: Scusa... non volevo urlare. Di solito non lo faccio.
A: T-Tranquillo...
G: Volevo dirti che non posso sopportare il fatto che pensi che io non ti reputo abbastanza. Tu sei molto più di quello che merito.Delle lacrime solcano il suo viso. Io mi affretto ad asciugargliele.
G: I-io... non sono mai stato... ascoltato o degnato di uno sguardo... prima di incontrare te.Dei singhiozzi spezzano le sue parole, io non posso fare a meno di abbracciarlo, come faccio sempre quando lui si sente triste.
G: Vedi? Tu sai consolarmi quando nessuno lo farebbe. Perchè io sono solo un ratto. Un figlio inutile. Un pessimo amico che urla all'unica persona che tiene a lui.
A: Smettila per favore... non posso sentirti dire tutte queste cazzate.
Tu sei la persona più umana che conosca. La persona che non mi reputa il classico ragazzino sempre felice che ha paura della sua stessa ombra.
G: Ma tu non lo sei. Sei molto di più.
A: Prima di conoscerti ne ero convinto anche io, di essere uno stupido ragazzino. Ma tu fai uscire il leone che c'é in m-Giorgio mi zittisce dandomi un bacio sulle labbra, questa volta più passionale del primo.
Dopo un po' si stacca per riprendere fiato e mi guarda con gli occhi semi aperti ed un sorriso furbetto stampato in faccia.
G: Alex, prima mi hai detto una cosa. Hai detto di non essere sicuro che ti piacciano i maschi, no?
A: Mh...sì?
G: Ecco, mi chiedevo se... avevi voglia di scoprirlo.Divento rosso come un pomodoro. Che vuole fare quel topino?
G: Se faccio così... senti qualcosa?Il suo volto si avvicina parecchio al mio, tant'è che il suo naso sfiora il mio.
Un calore mi irradia il viso e il battito cardiaco accelera.
Non so che espressione io abbia ma Giorgio sembra divertito.
G: E così? Che succede?La sua mano si appoggia al mio petto, facendo attenzione ad accarezzare ogni forma del mio addome.
Ok, sono io o la stanza è diventata una sauna? Sento la pelle bruciare sotto alla sua mano e i miei occhi vengono incatenati ai suoi.
A: Che...che stai facendo?Giorgio mi sorride ancora, e i suoi occhi si fanno più stretti per far spazio agli zigomi alzati.
Delle piccole fossete si formano sulle sue guance, rendendolo ancora più attraente.
La sua mano comincia a risalire fino al mio collo e poi alla mandibola. Appoggia l'altra mano dove aveva quella prima, sul mio petto, facendomi andare fuori di testa.
Mi catapulto sulle sue labbra che vengono prese dalle mie, desiderose.
Dopo quelli che sembrano minuti lui si stacca leggermente, concedendoci un po' d'aria. Poi mi allontana con una mano premendola sul mio petto, scavandomi la pelle come fosse fatto di lava.
Con una mano mi accarezza la guancia rossa e sorride.
G: Sì, sei decisamente cotto di me.Un profondo imbarazzo cade su di me, facendomi diventare ancora più rosso, se possibile.
A: Eheh...già...
G: Anche io...Ed ecco che un altro bacio interrompe quella conversazione che stava per nascere, facendoci dimenticare tutto il resto.
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Spazio autrice.
Salve, oggi ho fatto un capitolo un po' più lungo perchè mi sono lasciata trascinare. Spero vi piaccia.
Ps. Non faró molti altri spazi autrice perchè spezzano un po' la storia. E poi so che annoiano e che spesso nessuno li legge, quindi lascio stare.
Oggi o domani potrebbe uscire un nuovo capitolo, per ora vi abbandono! Ciao!
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Protect me until the end
FanfictionAlex, un teenager ansioso ma sorridente, riuscirà a colmare quelle lacune di tristezza? Sarà in grado di trovare una persona pronta a completarlo? Giorgio, invece, è un ragazzino che subisce bullismo dai compagni e violenze dal padre. Un giorno inc...