Chapter 18

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I due ragazzi, troppo presi l'uno dall'altro, non fecero caso allo scorrere del tempo, così si ritrovarono mano nella mano a uscire di casa quando era ormai quasi buio.
Si accorsero dell'ora solo una volta arrivati al luna park, leggendo il cartello: "CHIUSO" appeso all'entrata.
Giorgio's pov
A: Non ci credo, che sfiga assurda.
G: Già.
A: Mi dispiace molto...
G: E di cosa? Non è colpa tua, lo sai.

Alex alza gli occhi al cielo, osservando la luna in lontananza farsi sempre più alta e luminosa. Poi abbassa gli occhi e mi guarda. Per un secondo credo di aver visto il riflesso della luna nei suoi occhi blu.
G: Che facciamo ora?
A: ...Vieni con me.
Alex mi prende una mano e si mette a correre verso il mare.
Io non sono molto allenato, così comincio ad annaspare in cerca d'aria.
G: A-Alex...fermati un s-secondo, per favore.
Alex si ferma quando raggiungiamo la sabbia e si toglie le scarpe, ridendo, vedendomi spalancare gli occhi.
Ma che caspita vuole fare?
A: Dai, togliti le scarpe!
G: Ma...ok?
Faccio come mi ha detto.
Lo guardo assumedo una faccia da punto interrogativo e lui si sbottona la camicia, la sfila e toglie la maglietta, restando a petto nudo.
I miei occhi cadono "accidentalmente" sul suo petto, e sento la mia faccia cambiare colore.
A: Allora? Sbrigati, dai!
G: Mi spieghi che stai facendo?
A: Voglio fare un bagno, e tu verrai con me.
G: Ehm...non amo molto nuotare sai?
A: Ehi, ci sono io! Non avere paura topino.
Ormai è rimasto in boxer, e posso chiaramente vedere delle forme che non dovrebbero poter essere viste...
Mi concentro sulle onde del mare e mi svesto, rimandendo in mutande. Sono terribilmente imbarazzato, ma Alex non sembra esserlo nemmeno un po'.
Metto i nostri vestiti nello zaino, così non dobbiamo tenerli in mano, e lo appoggio vicino ad un muretto. Non c'è nessuno nei paraggi.
Alex mi ha preso una mano ed è indietreggiato di un paio di passi, così siamo con i piedi nudi sulla sabbia.
La sensazione mi è quasi nuova, visto che sono andato al mare solo un paio di volte in vita mia.
La sabbia non scotta, perchè fa piuttosto freddo ed è buio, e le onde del mare sono  abbastanza alte.
Guardo Alex e mi accorgo che lui mi stava già guardando da un po'. Arrossisco e distolgo lo sguardo, ma lui sorridendo mi prende il mento con due dita e mi incolla gli occhi nei suoi.
Sono blu, grandi e cerchiati da una linea sottile di matita nera. Sono bellissimi.
Hanno una luce dovuta dal riflesso della luna e noto alle sue spalle che anche l'acqua è increspata e luminosa.
La mano di Alex si sposta sulla mia guancia e il suo sorriso si spegne un po'. Ho le labbra socchiuse, cercando di catturare l'aria che sta respirando anche il ragazzo davanti a me.
Sento il suo profumo e mi avvicino, cercando di imprimerlo nella mia mente.
Amo ogni cosa di lui.
Vorrei che anche per Alex sia così. Vorrei poter essere la persona che lui è per me. Vorrei dirgli che lo amo, stringerlo e tenerlo stretto per sempre, cercando un po' del suo coraggio e della sua fiducia.
Mi avvicino ancora a lui, mettendogli le braccia attorno al collo e appoggiando il mento sulla sua spalla.
Da così vicino sento ancora di più il suo profumo e il calore della sua pelle mi penetra le ossa.
Sento la sua pelle d'oca e mi vengono i bridivi.
Lui ricambia il mio abbraccio, stringendomi i fianchi quasi in un bisogno disperato di tenermi lì vicino.
Tranquillo Alex, non me ne vado.
Non me ne andrei per nulla al mondo.

Protect me until the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora