Il primo giorno di scuola, il più grande incubo della maggior parte degli studenti, l'inizio dei pomeriggi passati a studiare e le notti in bianco tra caffè e bevande energetiche.
Per t/n t/c quel primo giorno di scuola, però, non era particolarmente sconvolgente.
Lei era piuttosto indifferente alla routine che le sarebbe nuovamente stata imposta.Il nome del suo istituto, l'Inarizaki High, era famoso. Considerato prestigioso sotto molti punti di vista, eccelleva sia negli sport che nei metodi d'insegnamento, ma ciò poco importava a t/n, come tutto del resto.
Prima di uscire di casa si diede un'ultima occhiata all'alto specchio verticale che aveva nella sua stanza.
La gonna nera le arrivava a metà coscia, a differenza dell'anno precedente, e le nere parigine che vi aveva abbinate le fasciavano le fini gambe. La bianca camicia inamidata ed immacolata, come voleva sua madre, era infilata all'interno della gonna e la cravatta bordeaux le fasciava il colletto come una ferita. Infine, la giacca con lo stemma della scuola e della stessa gradazione di nero pece della gonna era stata indossata al fine di sostituire, in quei mesi primaverili, il cardigan, utilizzato solamente quando il pezzo d'abbigliamento ricavato dalla divisa maschile, ed adattato a quella femminile, non bastava a proteggere dall'implacabile freddo nipponico.
Aveva contornato il tutto con delle francesine aventi un tacco di media altezza, giusto per dare la fasulla impressione di essere più alta dei suoi centosessanta centimetri.
Avrebbe decisamente mentito se avesse detto che l'estetica le era indifferente, perché era ciò che vedeva prima in una persona, il suo metro di giudizio.
Le avevano detto che era troppo superficiale, ma a lei non interessava, in fondo anche il fregarsene dei giudizi altrui era una virtù. Questo era il suo mantra ed il suo punto di forza, non le interessava minimamente l'opinione degli altri e, anche se probabilmente non aveva solo aspetti positivi, tutto ciò le permetteva di essere se stessa in qualunque situazione.
L'ultimo ritocco con il mascara e i fini anelli argentei alle dita.
Era pronta per varcare la soglia della casa della sorella e ritornarci solo dopo la fine delle lezioni.
Purtroppo, però, anche Atsumu Miya sarebbe tornato a frequentare le lezioni quel giorno ed il ciclo convettivo che si scatenava quando lui e lei si incontravano sarebbe ricominciato esattamente come l'anno precedente.
E così accadde.
Arrivata dinanzi al grande cancello in ottone dell'edificio scolastico, gli occhi di t/n si posarono inesorabilmente su una chioma biondo tinto: l'alzatore della squadra maschile dell'Inarizaki.
Anche lui l'aveva notata e si stava dirigendo dritto da lei ignorando bellamente i lamenti e tentativi di fermarlo del gemello e dell'amico, fin quando Ayame Tomori si intromise tra i due trascinando la migliore amica all'interno della struttura.
T/n non poté fare a meno di porgerle silenziosi cenni di ringraziamento: di prima mattina non aveva la minima intenzione e di sopportare l'alzatore prodigio.
Le due amiche percorsero i corridoi della loro rinomata scuola in totale silenzio, liquidando, Ayame con un cenno e t/n con uno sguardo d'indifferenza, le occhiate minacciose delle studentesse invaghite di Atsumu, quelle ammirate del rimanente corpo studentesco femminile, seppur notevolmente inferiore, e quelle maliziose dei ragazzi più audaci.
Essere l'eterna rivale di Atsumu Miya la rendeva piuttosto famosa pur non volendo e come diretta conseguenza anche per l'amica venivano nutrite le stesse emozioni riservate a t/n.
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Questo è il primo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate :)
Vi consiglio di arrivare almeno fino al quarto capitolo, è lì che si entra nel vivo della trama!
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AD ASTRA || Atsumu Miya x reader
FanfictionNon so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. - Vincent Van Gogh Esiste rivalità più grande di quella tra due alzatori? iniziata: 5/05/2021 12/05/2021: 1° #atsumumiya 17/05/2021: 1° #inarizaki 17/05/2021: 1° #haikyuuxreader ...