Dall'uscita a Tokio il rapporto tra i due ragazzi andò a solidificarsi più che mai.
I due non ci misero molto tempo ad abituarsi ad una nuova routine fatta d'amore e d'affetto, così come di provocazioni e sfide.
Il loro gruppo di amici si unì e Ayame trovò una buonissima compagnia in Osamu, abbandonando la sua cotta secolare per Suna e dedicandosi ad una nuova e di sempre crescente intensità.
Sul fronte scolastico i due neofidanzati decisero di mantenere il rapporto che avevano prima, stuzzicandosi ad ogni buona occasione.
Eppure tutto il liceo Inarizaki si rese conto in pochissimo tempo che le occhiatine indiscrete che si lanciavano a vicenda nei corridoi e la pausa pranzo che passavano insieme non potevano essere altro che i sintomi di un cambiamento dalla natura per loro inimmaginabile.
Molte tra le fan del "mitico Atsumu Miya" avevano sempre creduto che tra i due sarebbe potuta nascere una tra le più belle storie d'amore che le antiche mura del loro Istituto avessero mai fatto sbocciare.
Dello stesso avviso non erano però i sostenitori di t/n che, al contrario, poco inclini ad immaginari irrealizzabili, non lo credevano affatto possibile.
Il punto era che nella loro relazione di logico, razionale e sensato non c'era proprio nulla fin dall'inizio.
La ragazza con il passare del tempo aveva imparato ad apprezzare gli abbracci dell'alzatore senza provare fastidio e rigetto.
Il ragazzo con il passare del tempo aveva imparato ad apprezzare anche quei piccoli momenti di insicurezza che rendevano la sua ragazza umana.
Anche nelle partite ordinarie tra la squadra maschile e femminile dell'Inarizaki l'attrito tra i maestri d'orchestra delle due squadre era rimasto più che vivo e se possibile era diventato ancora maggiore.
Entrambi migliorarono a vista d'occhio sia sul piano sociale che individuale.
Se visti da fuori, spesso le persone li definivano la personificazione del concetto di anime gemelle.
Alla fine erano diventati davvero quel cielo stellato meraviglioso ed irraggiungibile.
Le partite nel Campionato femminile erano terminate e ai nazionali sarebbe andata la squadra di t/n, così anche quelli maschili poterono iniziare.
Per Atsumu e gli altri non fu difficile avanzare nella graduatoria, sicché erano ormai tra ultime quattro squadre a contendersi la vittoria.
Le quattro erano tanto forti quanto variegate: la Nekoma, la Fukurodani, la Karasuno ed infine l'Inarizaki.
Si disputò inizialmente quella tra la Nekoma e la Fukurodani di partita. Vinse la Nekoma.
Poi, fu il momento della Karasuno contro i fratelli Miya.
La vittoria per Atsumu non era mai stata un'opzione, ma la semplice conclusione di una partita.
Per lui era semplicemente inconcepibile perdere, a prescindere da quale squadra fosse la sua avversaria, ma la Karasuno si rivelò quella che avrebbe messo in discussione buona parte dei fondamenti di gioco dell'alzatore prodigio.
Ogni volta che credeva di aver guadagnato del vantaggio lo strano duo avversario lo recuperava, ed era un continuo tallonarsi a vicenda in una spasmodica corsa alla vittoria che sembrava avesse preso piede su un circuito interminabile.
Ma poi arrivò.
Arrivò finalmente la free ball al libero bianco-nero che la passò ad Atsumu, il quale alzò al gemello.
Quando il pallone toccò terra si levarono grida di giubilio dagli spalti, in un inno alla vittoria che poteva solo inorgoglire i sudati giocatori.
T/n non aveva mai dubitato del proprio ragazzo.
Mai.
Sapeva che lui sarebbe riuscito a vincere, ne era sicura.
Quando vide il punto guadagnato dalla sua scuola fu la prima ad alzarsi in piedi, ma non per gridare, quello lei non lo avrebbe mai fatto, ma per scendere in campo.
Si lanciò letteralmente addosso ad Atsumu. Lui era sudato ed odorava di fatica ed obbiettivi raggiunti.
Quando lei gli chiese di baciarla lì davanti a tutti, incurante degli sguardi indiscreti e di palesare la loro relazione, Autumu capì che per la prima volta nella sua vita lui non aveva giocato solo per sé, ma anche per lei, e che quella morsa allo stomaco causata dall'incertezza di vincere, non era per paura di deludere se stesso, ma la ragazza che in quel momento teneva tra braccia e baciava come se ne valesse della sua stessa vita, cosa che poi non sentiva essere tanto distante dalla realtà.
-Ti amo, t/n.
La ragazza rimase leggermente spiazzata dalle parole dell'altro che, inebetito dal momento, le aveva rivolto quelle parole tanto speciali quanto meravigliose.
-Anche io, Atsumu. Anche io ti amo.
Author
Parto dal dire che nei miei progetti la storia doveva avere circa altri tre capitoli, ma scrivendo questo mi sono resa conto di non poter dare finale migliore.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno votato o anche che hanno solo letto, davvero, per me ha significato tantissimo.
Ringrazio anche la mia fantastica (mi ha costretto) migliore amica che mi ha aiutato con le mille paranoie e che mi ha letto tutti i capitoli prima della pubblicazione.
Un ringraziamento speciale va a chi ha mi scritto quel commento circa due capitoli fa: mi hai fatto venire voglia di aggiornare quando la mia mente era in stallo totale.
In generale questa è la prima storia che pubblico, ma è anche la prima che finisco tra tutte quelle che ho mai iniziato.
Vorrei chiedervi di tenerla in biblioteca, perché probabilmente aggiungerò qualche extra in un futuro anche se non immediato comunque prossimo.
Inoltre, la userò per gli aggiornamenti di altre storie che già ho in programma ed una di loro potrebbe uscire tra qualche giorno.
Ancora un enorme grazie :)P.s.: so che non è concorde alla fine della storia originale, ma serviva per la trama.
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AD ASTRA || Atsumu Miya x reader
FanficNon so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. - Vincent Van Gogh Esiste rivalità più grande di quella tra due alzatori? iniziata: 5/05/2021 12/05/2021: 1° #atsumumiya 17/05/2021: 1° #inarizaki 17/05/2021: 1° #haikyuuxreader ...