Quella mattina l'umore di t/n era decisamente a terra.
Appena sveglia, sbadigliando e strascicando i piedi per la stanchezza, la ragazza si era trascinata in cucina e, accompagnata dal suo fedele cappuccino quotidiano e dai biscotti ai cereali, aveva sbloccato il telefono.
Dopo aver girovagato per una ventina di minuti su Twitter e Instagram, aveva deciso di andare finalmente a sistemarsi per andare a scuola, ma, proprio mentre di malavoglia si alzava, le arrivò una notifica.
Era un messaggio di Ayame, quella delle due che l'avrebbe dovuta accompagnare a casa dopo gli allenamenti.
-Sweetie, perdonami, ma oggi mamma si è sentita male e devo rimanere a casa per aiutarla. Davvero, mi dispiace moltissimo, se vuoi possiamo stare al telefono per tutto il tragitto.-
Appena finì di leggere, una morsa le attanagliò lo stomaco ed il panico le tolse il respiro.
Non poteva neanche chiedere a Maki perché era in vacanza.
Iniziarono a sfilare nella sua mente tutti i più brutti scenari possibili.
Iniziò a pensare a tutti i modi in cui avrebbe potuto evitare il fratellastro o, non peggiori dei casi, allontanarlo.
Ma chi voleva prende in giro, lei non avrebbe mai avuto la forza necessaria per staccarselo di dosso, eventualmente.
Poi si disse di ragionare in modo razionale e distaccato, di analizzare le probabilità che potesse succedere quello che stava immaginando, e così riuscì a tranquillizzarsi quel tanto che bastava per non farsi tremare le mani mentre si truccava.
La giornata a scuola si svolse piuttosto regolare, anche se, senza Ayame e Maki, t/n era completamente sprovvista di amici.
Eppure non le dispiaceva un po' di calma, visto l'uragano che le imperversava dentro.
Alla fine dell'allenamento con la squadra, però, rimpianse la presenza di almeno una delle due, anche perché il "sommo Atsumu Miya", come ultimamente amava definirsi, l'avrebbe nuovamente vista in uno dei suoi momenti peggiori, e questa volta non aveva la minima voglia di parlargli del suo problema.
Durante tutto il tempo che rimasero l'una in compagnia dell'altro impegnati a fare passaggi, battute, schiacciate e ricezioni, la ragazza evitò di pensare a quello che sarebbe potuto succedere dopo.
Ma, proprio mentre si stavano separando, un'idea malsana nacque nella mente agitata di t/n.
-Atsumu, hai da fare questa sera?
Un ghigno increspò le carnose labbra del ragazzo.-Mi stai per caso chiedendo di uscire? - il tono palesemente derisorio, infastidì, e non poco, t/n.
-Credevo avessimo superato la fase del "prendo tutto come un flirt", però, a quanto pare, ti piace proprio essere infantile.
-E allora sentiamo, cosa dovremmo fare questa sera?
-Ti avrei voluto chiedere di riaccompagnarmi a casa.
-Oggi non ci sono le tue amiche?
-No, sono entrambe impegnate. Allora, puoi?- t/n tentò di non far trasparire l'ansia che le attanagliava il cuore.
Atsumu, però, parve accorgersene comunque, poiché cambiò radicalmente atteggiamento, divenendo tutto ad un tratto serio.
-T/n, perché non vuoi tornare da sola? E sì, ti accompagno io oggi.
-Io... non voglio che una persona mi si avvicini.- pronunciare quelle parole le era costato una grande quantità di forza di volontà.
-Va bene.- fu tutto quello che disse il ragazzo prima di girarsi verso di lei e sorriderle nel modo più rassicurante possibile.
Rincuorata, t/n si concesse di sorprendersi per quel gesto, tanto inaspettato quanto piacevole, per provenire da una persona che neanche due settimane prima odiava con tutta sé stessa.
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Ed ecco finalmente l'ottavo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e vi ringrazio ancora di essere arrivat* a leggere fin qui :)
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AD ASTRA || Atsumu Miya x reader
FanficNon so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. - Vincent Van Gogh Esiste rivalità più grande di quella tra due alzatori? iniziata: 5/05/2021 12/05/2021: 1° #atsumumiya 17/05/2021: 1° #inarizaki 17/05/2021: 1° #haikyuuxreader ...