Chapter 19

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I giorni passavano, così come le settimane ed i mesi, senza che t/n ed Atsumu si rivolgessero la parola, nonostante i ripetuti tentativi del ragazzo.

Finché non arrivò la stagione della qualificazione per i tornei.

La squadra femminile dell'Inarizaki le aveva vinte tutte le partite, e per qualificarsi mancava loro quella contro l'Hamasaka.

Si diceva l'Hamasaka fosse una squadra forte per la sua difesa, la compattezza e la complementarità tra le giocatrici.

La squadra di t/n, al contrario era strabiliante nell'attacco, ma, poiché non peccava di superbia anche potendo, anche la zona di ricezione era fornita di abili giocatrici.

Pur essendo conscia delle capacità del proprio team, non poteva far a meno di essere preoccupata ed in più si aggiungeva il fatto che contro quella squadra loro non ci avevano mai giocato, perché non era mai arrivata fino a quel punto.

Sembrava, infatti, avesse un nuovo libero che non mancava una palla ed un alzatrice niente male.

Quando t/n entrò in campo, l'ansia entrò a braccetto con lei.

T/n sarebbe stata la prima a battere, quella che, con il suo "mostruoso" servizio, avrebbe dovuto destabilizzare l'avversario.

E così fu.

Uno, due, tre ace.

Poi il libero giallo-arancio la intercettò, passandola alla sua alzatrice che, passandola a quella che presumibilmente sarebbe l'esca della squadra.

T/n aveva capito il ruolo di quella ragazza dal suo atteggiamento: sembrava sapere di avere un'immensa responsabilità sulle spalle, ma anche che, in caso lei avesse fallito, avrebbe avuto comunque qualcuno che avrebbe rimediato ai suoi errori.

Il team dell'Hamasaka era, come preannunciato dalle voci che giravano, una squadra unita, quasi intimidatoria.

Ma anche quello dell'Inarizaki non era da meno, e se l'altro non arrivava ad incutere timore, quello nero-bordeaux quella soglia la superava abbondantemente, con la reputazione che si era creata nel corso del tempo e con quella dei loro singoli giocatori, in particolare di t/n, Maki e del libero, Fumi.

E l'Inarizaki si dimostrò appieno all'altezza delle aspettative, oltrepassandole non poche volte e riuscendo così a creare, tra lo stupore generale, una breccia nella difesa avversaria.

Eppure l'Hamasaka era forte.

Ogni punto veniva recuperato e restituito da entrambe le squadre.

E poi, t/n si ritrovò tra le mani la possibilità di chiudere una volta per tutte la partita con la loro vittoria.

La ricezione di Fumi era stata imprecisa, tanto che il pallone stava uscendo fuori dalla linea del campo, impedendo alle altre di raggiungerlo.
Però t/n non lo accettava, eccome se non lo accettava.

La partita era andata fin troppo avanti per i suoi gusti, lei non si sarebbe fatta rovinare la reputazione, soprattutto se ad assistere c'era il suo più grande nemico, Atsumu.

Lei lo aveva notato tra gli spalti, al lato sinistro del campo, in prima fila.

Toccava a lei, quindi salvare quell'unica occasione.

E fu con questi pensieri che la ragazza saltò oltre le linee di delimitazione, incurante del fatto che sarebbe caduta di schiena, che avrebbe sbattuto la testa, che avrebbe potuto avere gravi ripercussioni.

Riuscì a passare la palla a Maki.

Poi, cadde.

L'ultima cosa di cui si rese conto, incontrando gli occhi di Atsumu, fu che lui stava gridando qualcosa che si confonde a con gli esulti, il volto contorto in una smorfia di palese preoccupazione.

Poi sbatté la testa e tutto si fece più sfocato, le sue compagne che correvano da lei, le voci, il dolore l'unica sensazione limpida.

Quando riaprì gli occhi lo fece nella stanza bianca ed antisettica dedicata all'infermeria.

Nella testa sembrava battere un martello.

Si girò ed incontrò gli occhi apprensivi del colore della cioccolata fondente dell'alzatore dell'Inarizaki.

Author
Ebbene anche il diciannovesimo capitolo è uscito.
Non ne mancano pochi alla fine, ma neanche tantissimi.
Spero che questa storia vi stia piacendo almeno un minimo di quanto sta piacendo a me.
Se ne avete voglia lasciate una stellina :)

AD ASTRA || Atsumu Miya x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora