Mentre il professore di giapponese parlava, sfinendoli con le raccomandazioni da inizio secondo anno, t/n rifletteva sulla differenza sostanziale tra i due gemelli.
Atsumu Miya, quello che sembrava poter iniziare una rissa da un momento all'altro.
Osamu Miya, quello che sembrava poter distruggere psicologicamente con la sua indifferenza.
Era incredibile quanto fossero diversi pur essendo cresciuti sotto lo stesso tetto e con le stesse identiche opportunità.
In più t/n apprezzava particolarmente il gemello dal ciuffo cinereo, poiché lui, pur essendo estremamente di parte, non aveva mai appoggiato il fratello nei loro scontri, al contrario, il più delle volte gli intimava di smetterla a suon di minacce.
Lui poteva facilmente essere associato ad Ayame, sempre pronto a dare una mano a chi ne necessitava, il fautore della sopravvivenza di Atmusu tramite il cibo e colui che con la sua sola presenza era capace di calmare gli animi più infervorati.
Anche Ayame, infatti, si prendeva cura di t/n al pari di Osamu con il gemello: le preparava ogni giorno il pranzo, si premurava di darle sempre il giusto apporto di energia per affrontare un intenso allenamento, controllava che non eccedesse e che tornasse a casa sana e salva ogni volta che passavano una serata in discoteca.
Mentre rifletteva su quanto la migliore amica fosse presente ed essenziale nella sua vita, t/n aveva voltato lo sguardo verso la diretta interessata, che, sentendosi osservata, le aveva rivolto un caldo sorriso, di quelli capaci di scaldare anche il cuore più restio ad essere toccato da tutta quella benevolenza.
"Chissà cosa avrò mai fatto per far sì che la giovane ragazza al secondo banco non si allontanasse dopo averle risposto male. Chissà perché Ayame, dopo tutto quello che faccio per essere l'amica più impegnativa di sempre, mi vuole ancora vicino..."
Alla pausa pranzo, t/n e la sua fedele compagna sgattaiolarono fuori dall'aula prima di essere fermate dal professore, il quale avrebbe voluto continuare ad elogiare la loro attiva partecipazione al progetto di integrazione dell'anno precedente, rifugiandosi, quindi, all'ombra della vecchia quercia che dominava indiscussa su tutto il giardino scolastico.
Il fresco venticello agitava i rami dell'antico albero e regalava attimi di impagabile pace alle due, o almeno prima che la tempesta in persona si parasse dinanzi a loro.
-E così pure quest'anno hai avuto il coraggio di presentarti a scuola.
-Dammi anche una sola ragione valida per la quale non avrei dovuto- rispose t/n al suo nemico dichiarato, con tono annoiato, infastidito e leggermente arrabbiato per aver disturbato la loro pace.-Già il fatto di pretendere di essere l'alzatore migliore senza avere uno straccio di possibilità di diventarlo dovrebbe essere abbastanza, non credi?- Atsumu sogghignava nel mentre che rivangava le divergenze sul campo da gioco.
-Presuntuoso da parte tua invece credere di poterti considerare tale.- a t/n non erano mai piaciuti i litigi o in generale qualunque situazione che potesse indurla a perdere le staffe e sentirsi coinvolta emotivamente ed in prima persona, perdendo così la capacità di estraniarsi dall'evento per calcolare ogni sua singola mossa con precisione matematica.
Invece, Atsumu aveva la particolare capacità di fare breccia nel muro di indifferenza di t/n e di portarla ad agire d'impulso in preda alla rabbia, situazione che la ragazza non avrebbe mai permesso si verificasse davanti a tutti i suoi coetanei.
-È qui che ti sbagli, mia cara. A livello nazionale sono il migliore e a livello scolastico pure.- il suo tono era altezzoso ed il suo sorriso era atteggiato a ghigno, il suo bellissimo viso deturpato da quell'espressione che esprimeva superiorità.
In fin dei conti t/n non aveva mai negato il fascino o la perfezione dei lineamenti o del corpo dell'alzatore, anzi, detestava ancora di più quel ragazzo per sprecare in quel modo tanto odioso tutto ciò che gli era stato donato.
-A questo punto mi sembra doveroso ricordarti che la mia squadra ai nazionali c'è andata, la tua, al contrario, ha perso a causa della tua arroganza nell'essere il "migliore"- asserì t/n con la vittoria e l'orgoglio dipinti sul volto dalla pelle paragonabile alla ceramica/cioccolato/al più pregiato olio d'oliva (a seconda del colore della vostra pelle).
Nel frattempo la giovane si era alzata ed era uscita dal confortante riparo dell'ombra della pianta secolare, giusto per darsi un'aria di maggiore importanza e non essere letteralmente guardata dall'alto in basso.
Atsumu le si avvicinò pericolosamente e sembrava sul punto di sputare altro veleno sulla ragazza, quando la campanella, che annunciava la fine sulla pausa adibita al ristoro, prendeva a suonare.
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Ed ecco il secondo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate e fatemi presente qualunque tipo di errore :)
Se vi va lasciate anche una stellina!
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AD ASTRA || Atsumu Miya x reader
FanfictionNon so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. - Vincent Van Gogh Esiste rivalità più grande di quella tra due alzatori? iniziata: 5/05/2021 12/05/2021: 1° #atsumumiya 17/05/2021: 1° #inarizaki 17/05/2021: 1° #haikyuuxreader ...