Capitolo 20 - Non dimenticherò mai la mia Istanbul

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                                                                                                        ASLI

Il pranzo con Daphne non è andato proprio come speravo. 

<<La tua richiesta è assurda. Se sei una professionista, saprai come mettere da parte i problemi personali o gestire Liam>>. Sono queste le parole che mi ha detto, quando le ho espresso il mio malcontento, sul lavorare ancora con Liam. 

Dovrò parlarne a Burak questa sera, sono sicura che non farà i salti di gioia, quando saprà che Daphne non ha voluto sentire ragioni, ma potrei addolcirlo un po' preparandogli una piccola cenetta turca. Stamattina dopo aver messaggiato nella nostra lingua, mi è venuta subito in mente l'idea che potevo preparare qualche piatto tipico della nostra città. Lui è stato così dolce a venire a Firenze solo per me e so quanto gli è costato lasciare Istanbul. Quindi per non dimenticare mai le nostre origini e per rendere questa serata speciale, ho pensato di fare questa cosa. 

Così una volta uscita dall'agenzia, mi sono recata al supermercato per comprare tutto l'occorrente, per poi correre velocemente a casa a preparare la cena.

Il menù di stasera prevede: 

Yaprak dolma, che sono degli involtini ripieni di carne e verdure, riso, ma si possono riempire anche con grano e verdure;

il manti non può mancare ovviamente. E' uno dei suoi piatti preferiti. Sono dei ravioli ripieni di carne. Da noi spesso si mangiano nei giorni di festa, ma anche stasera, di sicuro faranno la loro figura.

Preparerò inoltre delle polpette chiamate Kofte. Sono a base di carne di agnello e per finire, dato che il dolce per me è un piatto sacro, sto finendo di preparare l' Aşure.

E' come un budino, ma fatto con molti ingredienti diversi. Ci sono: cereali, legumi, cannella, zucchero, uvetta, pinoli, noci, mandorle e melograno. Questo dolce ha una tradizione particolare. Deve essere preparato il decimo giorno del primo mese del calendario islamico. Si narra che il primo a preparare questo dolce fu Noè sulla sua Arca, utilizzando i pochi ingredienti che aveva a disposizione. Io la sto cambiando un po' la tradizione, preparandolo questa sera, dato che siamo ben oltre il decimo giorno, ma non è di certo un peccato mortale. Allah mi perdonerà!

Sono le 19.30 ed è tutto pronto.
Sarà meglio che vado a cambiarmi ora, mi sono sporcata cucinando.
Vado in camera mia, dopo un accurata scelta indosso un jeans nero scuro e una maglietta color senape, che ha delle margherite come motivo floreale. Sono a casa, quindi posso lasciare tranquillamente le mie ciabatte della sirenetta Ariel. Sono rimasta bambina su questo aspetto, ma se fanno anche il mio numero, vuol dire che non è proibito indossarle, rifletto sorridendo.

Il mio make up, devo dire che ha resistito davvero bene a questa giornata. Ripasso solo un po' di matita contorno occhi ed ho finito. 

Il suono del citofono annuncia l'arrivo di Burak! Puntualissimo questo ragazzo! Dal monitor collegato al citofono, ho la conferma che è davvero lui, per cui schiaccio il pulsante per aprire il portone d'ingresso e apro anche la porta del mio appartamento, così nel frattempo prendo le bevande da portare a tavola. 

<<Dov'è la mia ragazza preferita?>> Gli piace particolarmente burlarsi di me!

<<E sentiamo, quante ne avresti?>>, inarco un sopracciglio fingendomi offesa.

<<Merhaba aşkım!>> gli corro incontro baciandolo, mentre lui mi stringe a se.

<<Merhaba!>> mi dice lui, sussurrandomi sulle labbra. <<Questi sono per te!>> mi dice, mentre estrae un bouquet di girasoli con una piccola rosellina rossa al centro, da dietro la schiena. 

SEI DA SEMPRE NEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora