Capitolo 16 - Mai più senza te

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ASLI

"Mai più senza te", una dedica bellissima su una torta davvero squisita.
Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli Burak, era tutto perfetto, ad Istanbul almeno una volta a settimana, usciti da scuola, andavamo a fare un picnic da qualche parte, abbiamo sempre amato respirare all'aria aperta. Mangiavamo e poi magari ci mettevamo a leggere qualcosa per il giorno dopo. Ero abituata a distendermi sulle sue gambe ed allora non ci vedevo nulla di malizioso, senza secondi fini. Però a questo punto se lui era già infastidito da Volkan, vuol dire che mi faceva stendere su di lui perché gli piaceva il nostro contatto.

La giornata trascorre serenamente. Lo ascolto con attenzione mentre mi racconta di un suo cliente testardo. Abbiamo sempre condiviso tutto noi, ogni volta che uno dei due aveva qualche pensiero per la testa si confidava con l'altro. Ci siamo sempre comportati come una coppia senza accorgercene, anche perché l'unica cosa che mancava era il sesso tra noi.

E' cosi strana la cosa, poiché Burak è andato a letto con molte ragazze, eppure non ce n'è stata una che lo avesse preso anche di testa. Forse il nostro è stato sempre amore, poiché io penso che sia importante avere un corpo che ti attrae, ma per legarti a qualcuno, serve avere una forte chimica mentale. Puoi desiderare qualcuno per una notte, ma poi cosa ti rimane?

Invece tra noi c'è tutto, ridiamo, parliamo di qualsiasi argomento e facciamo l'amore con molta passione. Non mi sazio mai di lui, è dolce ma passionale, selvaggio quando ci facciamo trasportare dalle emozioni. Non pensa solo al suo benessere a letto, ma soprattutto al mio, dice sempre che quando vede l'eccitazione crescere in me, non resiste più nemmeno lui.

Talmente presa dai miei pensieri che non mi accorgo neanche che in questo pomeriggio il tempo è volato, iniziamo a riprendere le nostre cose e torniamo alla macchina.

Arriviamo a casa mia, prendo le chiavi nella borsa ed apro il portone. Non finisco di richiuderlo che lui si avventa subito sulle mie labbra, ma questa volta voglio farlo impazzire un po'. Così, anche se con molta fatica, mi stacco da lui e gli dico di accomodarsi in soggiorno, dicendogli che voglio andare a darmi una rinfrescata, lui come previsto, inizia a protestare per venire con me, ma voglio essere perfida fino alla fine. Mi dirigo in camera per preparare i panni da indossare, opto per uno shorts nero e un top rosso scuro. Apro poi, il cassetto dell'intimo e decido di indossare un completino nero di pizzo che ho acquistato una settimana fa. Solo perché lui è già mio non vuol dire che non debba più sorprenderlo! Entro in bagno e mi faccio una doccia veloce, dato che i capelli li avevo lavati già ieri sera. Mi asciugo accuratamente e mi vesto. Applico un po' di mascara sugli occhi e una matita nera, poi per finire metto del rossetto rosso sulle labbra. Gli farò sicuramente perdere la testa, gli farò capire che voglio essere completamente posseduta da lui.

Torno in sala e non appena mi vede spalanca la bocca e a me viene automatico sollevare le labbra in un ghigno divertito.

<< Asli wow, non ho parole, sai essere dannatamente sexy anche con dei semplicissimi shorts. Così mi farai impazzire ancor prima del tempo>>.

<< Non pensavo fossi così sensibile al fascino di una donna, Burak. Sei sempre stato quello che non deve chiedere mai>>, mi diverto a prenderlo in giro e in un attimo lui si avvicina a me.

<< E' ora di toglierti questo ghigno divertito dalla faccia>> e senza aspettare oltre, mi bacia con passione, ricambio il bacio con trasporto, mi avvinghio a lui, tra le sue gambe e mi porta in camera, mi distende sul letto e iniziamo reciprocamente a toglierci gli indumenti. Si ferma qualche minuto a contemplare il mio intimo e mi chiede se lo avessi comprato pensando a lui. Ovviamente gli rispondo in modo affermativo perché non sono nemmeno domande da fare.

<< Davvero bel completino, ma sul pavimento starebbe ancora meglio>> e cosi facendo mi libera da quegli ultimi indumenti rimasti. Continua a baciarmi ovunque, in ogni parte del corpo, sento il desiderio crescere in me, lo allontano, mi guarda per un attimo smarrito, ma lo capovolgo e mi metto sopra di lui.

<< Sei così bella!>> riprende a baciarmi con foga, fino a che con un unica spinta entra deciso in me, non usiamo precauzioni perché io prendo la pillola da quando sto con lui, il sentirlo completamente mio mi provoca brividi. Dopo poco tempo raggiungiamo entrambi l'apice del piacere.

Mi rimetto sdraiata nella mia parte di letto e lui con una mano mi accarezza. Giochiamo un po', ci accoccoliamo fino a quando non noto la sua erezione pronta di nuovo per me, così in un attimo si mette sopra di me e continuiamo a fare l'amore.

Ci addormentiamo a tarda notte e al mattino mi ritrovo attaccata al sul suo petto. Mi giro lentamente, ma noto che è già sveglio e mi sta fissando. Nonostante sia il mio ragazzo mi imbarazza essere osservata, specie adesso che sono senza veli. Mi da un bacio e mi sussurra << buongiorno amore>>.

<< Hai finito di studiarmi?>> gli rispondo io con aria saccente.

<< Non ho bisogno di studiarti, ho imparato a memoria ogni centimetro di te, anzi millimetro se vogliamo essere più precisi>>.

<< Come siamo presuntuosi stamattina mio caro avvocato, sei sicuro di non aver dimenticato qualche dettaglio?>>, mi diverto troppo a smontare le sue convinzioni.

<< Non credo proprio mia signora, di aver lasciato al caso alcun particolare e posso dimostrartelo. Ho imparato a conoscere ogni minima parte di te. Quando ti imbarazzi sorridi inconsapevolmente, se c'è qualcosa che ti da fastidio oltre alla tua mimica facciale, che non riesce proprio a nascondere un'emozione, inizi a sfregarti le mani, come quando ti ho fatto credere che venisse da me Jenny a cena, non sapevi più come contenere la tua gelosia>>.

<< Sei un bugiardo, ero solo preoccupata che qualcuna ti potesse prendere in giro>>. Cavolo mi ha osservato proprio con attenzione in tutto questo tempo.

<< Non fare l'orgogliosa e dillo per una volta che sei gelosa marcia di me, io non ho avuto problemi a dirtelo>>.

<< E va bene, mi da fastidio anche solo sentirtela chiamare "Jenny", per te lei è Jennifer, una collega di lavoro. Se io ho messo delle barriere a Liam, tu dovrai fare lo stesso con lei. Comunque vedo che ti sei divertito a farmi credere di averla invitata a cena>>.

<< Lo so è stata una mossa da stronzi, ma l'ho fatto anche per avere conferma dei tuoi sentimenti ed è servito molto devo dire. In ogni caso non ti ho fatto aspettare troppo dato che ti ho rivelato cosa provo per te, poco dopo>>.

Ci alziamo per fare colazione. E' domenica e avendo entrambi la giornata libera, dato che non ho nessun matrimonio o altro evento in programma, decidiamo di trascorrere una giornata alle terme. Non distano molto da qui per cui possiamo rientrare a casa in perfetta comodità la sera. Preparo velocemente la borsa che avevo quando ho fatto quei tre mesi di piscina e poi ci dirigiamo a casa sua per prendere le sue cose.

La mia carriera da nuotatrice è stata molto breve, non amo particolarmente il nuoto, preferisco molto di più la Fit&Box, ottima per scaricare i pensieri. Attendo in macchina, mentre lui sale nel suo appartamento, mi metto a cercare alla radio una bella canzone da ascoltare, finché non sento le note di una cantante italiana che mi piace molto, ovvero Laura Pausini. La canzone che passa in questo momento è "200 note", anche se ancora devo imparare tanto sulla musica italiana, questa canzone la so a memoria, peccato che è già a metà, inizio a cantare a squarcia gola:

" Le mie mani fredde, i miei capelli neri lunghi sulle spalle, le labbra un po' impacciate sussurravano mi puoi toccare, non ti fermareeeee. Pelle contro pelle il tuo sorriso non servivano parole, ricordo ancora l'emozione mentre se ne andava il soleee e nella camera 200 note..."

Eccolo di ritorno Burak, ha fatto davvero in un attimo. Sale in macchina e partiamo. La nostra giornata di relax ci aspetta!


SEI DA SEMPRE NEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora