Capitolo 12 - Ancora Liam!

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BURAK

Sono le 19.30, sono sotto casa della mia ragazza. La chiamo per farla scendere, ma lei mi dice di salire su un momento, deve parlarmi di una cosa, spero non le sia accaduto nulla.
Apro il portone, che mi aveva lasciato socchiuso sapendo del mio arrivo.
<<Amore sono qui!>> le dico. Il suo appartamento mi trasmette tranquillità. Nonostante sia molto ampio, è caldo, ha le pareti dai colori pastello, mobili chiari. Nonostante sia sera c'è molta luce qui dentro.
<<Scusa se ti ho fatto aspettare!>> mi distoglie lei, dai miei pensieri.
<<Sei fantastica stasera, questo abitino rosa ti sta d'incanto>>.
<<Grazie, sei sempre un tesoro>>.
<<Allora di cosa devi parlarmi?>> non mi va di girarci intorno e vado al sodo, ma vedo che inizia a tremare e non per il freddo, cosi decido di prendere la sua mano. A quel tocco, accenna un sorriso, ha gli occhi lucidi, ma taccio per permetterle di continuare.
<<Ecco, oggi ho avuto un accesa discussione con Liam, gli ho ribadito che non deve mettersi in mezzo tra noi. Lui mi ha chiesto addirittura scusa per il suo comportamento e mi ha invitato a prendere una cosa in pasticceria, per farsi perdonare. Abbiamo chiacchierato amabilmente, non mi ha fatto battute con secondi fini. Ad un certo punto torniamo in agenzia poiché avevo dimenticato il caricatore del cellulare, poi mentre ci salutiamo, d'improvviso mi bacia.
Gli ho dato uno schiaffo per fargli capire che non deve osare mai più, però ti prego di avere fiducia in me, non voglio perderti>>.
Liam e bacio. Cosa?
Al solo sentire il suo nome mi sono iniziati a saltare tutti i nervi, sono furioso! Ma con il proseguimento del racconto non so se son diventato fuoco o ho ancora sembianze umane.
Giuro che gli do un pugno talmente forte da rimettergli bene quel micro cervello che si ritrova, perché una persona con un cervello funzionante, non agirebbe mai in questo modo, sapendo che l'altra è già fidanzata. Perché Asli non è semplicemente occupata, ma fidanzata e per la precisione con me.
A tal proposito devo tranquillizzarla. Ho apprezzato la sua sincerità e so l'amore che prova per me. Lo sento quando siamo insieme.

<< Amore, Shhh vieni qui. Smettila di tremare e trattenere il respiro. Ti conosco bene e ti credo senza che tu mi dia altri dettagli, anche perché sono già fuori di me con lui, non mi serve sapere nient'altro. Domani risolveremo la questione, ovviamente è il tuo lavoro, non pretendo che abbandoni il progetto proprio ora che sei arrivata al giorno del matrimonio, però magari se potresti parlare al tuo capo e fargli presente che non ti trovi bene con lui, magari al prossimo incarico non vi farà lavorare insieme>>.
Lei asserisce e io mi sento già più sollevato, di solito non è sempre così conciliante, pensavo avremmo dovuto discutere più a lungo della cosa, ma evidentemente tiene più a me che al suo orgoglio.
<<Detto questo, lasciami fare quello che avevo già voglia di fare da quando ci siamo separati solo qualche ora fa>> la bacio, ho troppa voglia di lei. Non mi sazierò mai delle sue labbra.

<<Burak, sarà meglio che ora andiamo a cena, ho un po' di fame >>.

<<Ok, amore, ma del dolce faremo un bis, ne prenderemo uno li e uno a casa mia. Io voglio il mio dolce speciale>>. La vedo arrossire, ha già capito cosa intendo, mi piace questo suo lato infantile, sembra che nessuno possa mai scalfirla, ha sempre la risposta pronta e di solito vuole avere l'ultima parola e vedere che c'è qualcosa che la imbarazza mi fa sorridere.

<<Non ti prometto nulla, vedremo se rimarrà un pò di spazio, se non sarò troppo sazia>>.

Sembrava strano l'avessi spuntata per una volta, deve avere sempre l'ultima parola. Ma non mi importa di vincere con lei, la mia vittoria l'ho già avuta vedendola finalmente rilassata e gioiosa. E sono ancor più felice che questa gioia gliela stia dando io.

SEI DA SEMPRE NEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora