New Year, second part// N.H

Twenty one

Experience
Ludovido Einaudi
(Leggere a fine capitolo.)

È come se in quel momento, l'universo esistesse solo per tenerci uniti.
Non esiste nessuna domanda sul perché una persona entri a far parte della tua vita, nell'esatto momento del bisogno, volontà o desiderio.
Molte volte è una coincidenza e la maggior parte delle volte è il destino, ma qualsiasi sia la ragione, sono sicuro che serva per farti sorridere.
L'esatto momento in cui trovi qualcuno che non stavi cercando, quel qualcuno da cui la tua felicità sarà dipendente.

Ci si innamora in un battito di ciglia, è questione di attimi.
Il più delle volte funziona come imparare ad andare in bicicletta, ci sembra difficile, non riusciamo a mantenere l'equilibrio ma poi prendiamo coraggio e ci lasciamo andare.
Cominciamo a pedalare, cominciamo a fidarci di noi stessi e ad aggrapparci al manubrio della bici, come se tutta la nostra vita potesse dipendere da questo.
Abigail in bicicletta non ci era mai salita, non aveva mai avuto la debolezza di cedere a un sentimento come l'amore.
Uno fra i sentimenti più strumentalizzati, uno di quelli brutalmente consumati, fino a renderlo stanco e privo di forze.
Ma tanto potente da poter cambiare il percorso di vita di una persona, inizia a diventare il protagonista delle mani sudate, il calore sotto il maglione e le palpitazioni incontrollabili.
Fa tremare le gambe, fa sentire il bisogno di socchiudere le labbra perché si sente la necessità irrefrenabile di prendere fiato.
È ciò che alimenta la passione al punto, da sentire ogni muscolo del corpo insensibile, ogni dito delle mani, atrofizzato e la voce insicura, strozzata.
L'amore fa piangere, fa ridere, fa incazzare, ci permette di urlare e di avere ragione.
Ci permette di sbagliare, giustifica un bacio rubato o un sorriso dato per sbaglio.
L'amore è ciò che alimenta la vita, ma quando conosci quello che ti fa desiderare di strapparti il cuore dal petto per donarlo a chi ami più di te stesso, inizia un amore diverso.

È un'amore giovane, se non l'hai mai provato potrebbe definirsi un amore puro, vergine.
Un'amore che sfiora i fili conduttori della propria mente e li azzera, rendendo la lucidità superficiale.
Abigail viveva quel tipo di amore, ora che la sua schiena strofinava contro il materasso e le labbra di Niall le accarezzavano il collo, lasciandole una scia di baci morbidi.
Sentiva gli occhi pizzicare, perché il cuore rischiava di saltarle fuori dal petto e schiantarsi contro quello di Niall.
Trattenne un singhiozzo, quando si ritrovò a pochi centimetri fra le sue labbra, seduta sul suo bacino.
I capelli le sfioravano il viso, le labbra gonfie e gli occhi colmi di lacrime, mentre lo baciava, sentendo ogni muscolo del corpo impazzire.
Niall le accarezzò i fianchi, prima di spostarle le mani a coppa sul viso e sfiorarle dietro le orecchie, coi polpastrelli, sfilandole quella stupida parrucca.
Le sorrise di cuore, mentre le asciugava una lacrima coraggiosa, frettolosa di sparire nelle pieghe delle sue labbra rosse.
Un'amore che cancella ogni pregiudizio, che dona la pazienza di desiderare che ciò che non possiamo avere, prima o poi possa essere nostro.
Un sospiro spezzato la scosse, prima di sentire il suo corpo essere messo nuovamente sotto quello del suo amore.
Affondò le dita nei suoi capelli, ora spettinati e che cadevano sulla fronte, ritrovandosi a pensare che non volesse niente altro che passare quegli istanti della sua vita, come un disco rotto.
Ripetendolo giorno dopo giorno, consapevole che non sarebbe mai finito.
Inarcò la schiena afferrando una ciocca dei capelli mori sotto di lei e un sospirò le accarezzò nuovamente le labbra, leccandole subito dopo e annaspando in cerca di aria.
La luce del comodino venne immediatamente accesa, quando Niall allungando il busto, tornando a torreggiare la più piccola, si accorse del suo viso colmo di lacrime.
Il respiro pesante, contro le sue labbra, fronte contro fronte mentre le sue mani le stringevano i fianchi, mentre le dita creavano dei disegni immaginari contro la sua coscia destra.