"Se mi è possibile ridere con te, di te e per te allora mi è impossibile non amarti. Offrimi il tuo miglior sorriso ora e sempre e ti riserverò la mia complicità, la mia lealtà, il mio rispetto, la mia comprensione, il mio sostegno, il mio mistero...
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Jungkook Pov
Ingoiai a vuoto, ingoiai quell'affronto e lo schifo che mi venne per non prenderlo per i capelli e trascinarlo nella prima stanza libera dove l'avrei fatto cantare sotto le mie lame e cristo se lo volevo. Volevo mozzargli via le dita una ad una per essersi permesso a sfiorare mio marito, lo avrei eviscerato per essersi eccitato a guardarlo e strappato la lingua per quelle parole e solo per ultimo gli avrei scavato gli occhi sotto le sue grida, con il suo sangue che tingeva quella follia di cui eravamo fatti e fu dannatamente piacevole quella visione che quasi non gemetti portandomi vicino al mio uomo che si era frapposto tra me e lui puntandogli la piccola sopra. Fece qualche passo indietro quasi sentisse solo Jimin e per qualche motivo che non sapevo spiegarmi non alzò la sua arma così stupidamente come lo aveva fatto con me... Jimin è altamente scopabile... Ringhiai davanti quella verità che già conoscevo ma c'era dell'altro in quel Taeyong e non credevo sarebbe rimasto al suo posto per sempre. Feci segno a San di abbassare la lama senza lasciare la presa dalla mano di Jimin. - Perché le regole sono così difficili da seguire? - era fuori luogo ma non ero io a parlare ma il bastardo che avevo dentro. - Dovrebbe stare più attento al suo fratellino che a nostro marito... - continuò ghignando e sapevo che non avrebbe lasciato correre un altro affronto come quello, non lui che tra tutti aveva ingoiato più merda di chiunque altro per il nostro angelo. - Oh... Ciao capo... - disse San portandosi ancor più vicino al suo uomo: - Ciao piccoletto... allora... che vogliamo fare? Abbiamo capito che Jimin non ha intenzione di allenarti personalmente ma io ho davvero molta, tantissima voglia di allenare JB... - avevamo attirato la sua attenzione finalmente, quindi non gli interessava solo nostro marito e fui felice di poter far leva su quell'aspetto. Male che andava Jimin si sarebbe aggiunto nel farli fuori visto anche quel ringhio da parte sua ma non così presto, dovevamo capire perché erano venuti proprio da noi, studiandoci pure.
Jimin Pov
Non c'era più solo Jungkook, anche Kook si era fatto presente e quel modo di parlare al plurale mi eccitava ancora di più, facendomi gemere sommessamente. Vidi gli occhi di Taeyong cambiare sfumatura, come se non fosse preparato a quella reazione da parte di qualcuno che aveva studiato ma in modo errato: - Seguiremo le regole. - disse basso, quasi a non voler spingere ancora di più quella situazione già pesante di per sé. Oppure aveva messo le barriere per via di suo fratello e capii che se volevamo qualcosa da loro, li avremmo dovuti considerare un'unica persona. Fece un saluto militare per poi allontanarsi tornando da dove era venuto ed io buttai l'aria che avevo trattenuto. - Questa tantissima voglia te la faccio ingoiare a modo mio... - sussurrai consapevole che mi avrebbe sentito solo lui. La sua attenzione tornò su di me e avvicinandomi al suo viso, alzai la punta dei piedi andando a mordere il mento di mio marito che aveva lasciato al bastardo uscire dal suo nascondiglio. - A me e San non piacciono. Vogliono voi due e non perché siete conosciuti. - aveva ragione e dopo quella mattina tutto era diventato chiaro. Erano allenati e quello che facevano lo facevano da tempo, forse da piccoli, cresciuti in un ambiente ricco e malfamato; addestrati per attaccare e vincere. Non questa volta, nessuno deve osare toccare il mio Jungkook. Orsetto aveva visto tutto, aveva studiato ogni cosa e le piccole unghia affilate erano uscite da quei cuscinetti che aveva per mani. - Non hanno le palle per arrivare ai nostri livelli e tu stesso lo hai visto Jun, ma sul volere noi due hai ragione e in qualche modo non erano preparati a voi due. - Chiunque li abbia informati, non sa bene cosa siete e non parlo come coppia. Tenni quel pensiero per me, sapevo che in qualche modo Jungkook aveva fatto i suoi calcoli ed entrambi sembravamo volere la stessa cosa. - Andiamo a casa. Vedremo come comportarci. - non riuscivo più a trattenere quella faccia da poker, il giochino era diventato insopportabile ed io mi sentivo soffocare. - Ti prego Jungkook... - soffiai basso stringendo di più la sua mano.