* Chapter Twenty *

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Jimin Pov

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Jimin Pov

Sorrisi davanti a quella frase, fossero stati presenti avrebbero saltato per tutto il tempo felici di quella notizia, anche lui li cercò guardando in ogni stanza ma c'erano solo delle piante rampicanti con rose nere attaccate ad essi; fece no con la testa e parve triste anche lui. - Non è insopportabile mi ha fatto tornar... mi aiuta per certi versi. - Aygo, stavi dicendo tutto, e nel dirlo portò la mano sulla sua faccia ma c'era qualcosa che stonava in quella mano, qualcosa che riconobbi ma non ebbi il tempo di capire cosa fosse. - Non ho mai voluto farti fuori Jungkook, nemmeno quando era la giusta scelta da fare. - risposi trattenendo un sorrisetto di sfida. La sua morte avrebbe seguito la mia e lui questo lo sapeva perfettamente ed io volevo ancora passare del tempo con mio marito e nessuno mi avrebbe tolto quel desiderio, neanche due fratelli usati come marionette per distruggerci dall'interno. Insinuai le mani tra i suoi capelli, accarezzando piano la sua nuca, mentre sentivo le sue braccia avvolgermi e tenermi al sicuro. Io di sicuro non sono lui. Chiusi gli occhi scuotendo di poco la testa, ero già instabile di mio ci mancava anche questo surrogato di Jungkook che odiava le effusioni. - Perché mi sembra che stai scrivendo il tuo epitaffio? - chiesi alzando il viso da quella posizione per guardare negli occhi mio marito. Strinsi i capelli che avevo ancora tra le dita tirandoli tanto da portare la sua testa indietro: - Spera che non ti succeda nulla Jungkook perché ti vengo a prendere fin dentro gli inferi e ti uccido con le mie mani. - dissi serio, nemmeno il miagolio incessante di quel micetto mi distrasse. Ero l'unico che poteva ucciderlo e ci eravamo fatti una promessa; Capisco ora perché quella botola è così nera tanto da non riuscire a vedere neanche le pareti. Pure quel bastardo si era dileguato.

Jungkook Pov

Sorrisi a quell'epitaffio sbucato dal nulla, in effetti sarebbe potuto esserlo ma no, avrei inventato qualcosa di più geniale per quelle ma non era ancora il momento. Quella vita scommetteva contro di noi, sempre, ma sembrava divertirsi anche ed ero più che certo che ci avrebbe tenuti in vita ancora per un po', per dilettarla nei momenti di noia quasi fossimo stati il suo miglior capriccio. - Non succederà nulla... nessuno mi potrà togliere il sogno di poter morire per mano tua e donarti anche quel piacere, sappilo. - ero contorto, lo sapevo, ma sarebbe stato il mio ultimo atto di amore in vita per quell'uomo ed ero più che intenzionato a donarglielo, prima o poi. - Perché sta continuando a miagolare? - chiesi tra l'infastidito ed il preoccupato ma più che altro non riuscivo a pensare lucidamente ed in quel momento desiderai sparisse ma non appena gli lanciai un'occhiata quella voglia di usarlo come una palla da pingpong svanì. - Ok... dovremmo andare a fare spese... scatole, croccantini... latte... carne... la mangia? Una lettiera... e della sabbia... dei cubi per farlo giocare e tanti topini caricabili per farlo giocare in santa pace... - iniziai a parlare a ruota e Jimin si discostò di poco per guardarmi bene mentre seguivo un filo nella mia testa cercando ogni cosa possibile ed immaginabile che potesse servire a quel coso di pelo ambulante. - ... un veterinario... abbiamo bisogno di un veterinario... - me ne uscii e Jimin scoppiò a ridere quasi avessi detto chissà che cosa e lo guardai di sottecchi. - Ok ho finito di pensare al gatto, scusa... e non mi hai ancora detto da dove sei tornato... - me ne uscii e lo sentì irrigidirsi di poco tra le braccia, mi aveva detto della visita di Yoongi ma di certo non aveva accennato a nessuna uscita, non che non potesse uscire come e quando volesse ma quel modo di sviare mi fece strano.

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