* Chapter Nineteen *

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Jungkook Pov

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Jungkook Pov

Non ci misi molto a raggiungere casa sentendo quasi Jimin chiamarmi nella mia testa, nella fretta dimenticai anche le chiavi attaccate alla moto e, non appena varcai la soglia che dava in salotto mi bloccai. Jimin era sul divano accoccolato ma la cosa che mi fece più strano fu una piccola palla di pelo che fece capolino dalle sue mani e piegai la testa. Lo fece pure quell'esserino guardandomi con quei grandi occhioni azzurri e le orecchie piccole e soffici. - Amore? - lo chiamai senza riuscire a muovere un passo verso di lui a causa di quegli occhi. In risposta mi sorrise di poco, stanco ma felice di vedermi. - E questa palla di pelo da dove arriva? - chiesi provando ad avvicinarmi lentamente. Non avevo mai avuto un animaletto domestico e non credevo potesse, quel piccolo, essere così tenero. Allungai una mano dopo aver lasciato in bacio sulle labbra del mio amore, ne sfiorai il pelo sentendolo morbido come un batuffolo ed era così piccolo che mi morsi un labbro... Scommetti che si romperebbe in un secondo?... Sicuramente. - E tu come ti chiami piccoletto? - gli chiesi prendendolo con molta attenzione, portandomelo poi all'altezza del viso. Miagolò piano per poi posarmi le zampine sul naso ed anche quelle erano terribilmente morbide. - Comunque tutto bene amore? Hai una faccia strana... successo nulla? - chiesi riportando quel batuffolo tra le sue mani andando a sedermi accanto a lui, gli cinsi le spalle con un braccio lasciando che si poggiasse su di me, magari che alleviasse di poco quella stanchezza dovuta al poco sonno.  Ogni tanto gli capitava di addormentarsi un po' ovunque e non lo disturbavo sapendo ne avesse bisogno, così come avevo notato che mangiava meno del dovuto. Quella situazione di stasi ci stava portando alla distruzione con le nostre stesse mani e sapevo che Jimin non riusciva a scaricare la tensione come ci riusciva qualunque altro... Piccola palla di pelo rosa... Aveva uno strano modo di rivolgersi a Jimin ma aveva dato il concetto, era così piccolo accanto a me in certi momenti da sembrare esattamente come quel gattino: piccolo, tenero e da tenere stretto!

Jimin Pov

Finalmente era arrivato, portando con sé il suo odore ma anche qualcos'altro; lo stesso che avevo sentito su quel JB. Corrugai la fronte: - Era in giardino... abbiamo aspettato papà per il nome. - dissi basso non facendomi pesare quella sensazione, lasciando che il micetto tornasse nelle mie gambe. - È passato Yoongi, quella puttana non sta più con lui. - non lo so perché lo dissi, non era per quello che avevo una faccia strana. Ero stanco e volevo solo che Jungkook fosse lì con me; mi adagiai sulla sua spalla iniziando a giocare piano con il micetto che aveva iniziato a mordere il dito. Sorrisi a quel pelosetto che sembrava ringhiare cacciando le unghia: - Tutto bene al magazzino? È successo qualcosa di interessante? - chiesi. Presi una mano del mio Jungkook, portandola vicino alla bocca del gattino, che cominciò a mordere con quei dentini piccoli e affilati: - Non mi piace quando il tuo odore è confuso con quello di qualcun altro. - dissi e parve che il micetto avesse compreso il mio astio dando un morso deciso sull'indice di mio marito. Ritirò la mano corrugando la fronte: - Namjoon invece? C'è qualcosa che non va con gli affari? - pareva che quell'ingessato avesse sempre qualcosa da fargli fare portandolo a lasciare casa molto più spesso. Il micetto scese dalle gambe cominciando a passeggiare per casa come se la conoscesse da tempo: - Lo vuoi tenere? - chiesi quasi senza pensarci, anche avesse detto no non avrei lasciato che quel pelosetto dalle zampette morbide uscisse da casa. Sei arrabbiato? Sembra così? Ma non rispose chiedendomi perché sentissi la sua voce dentro la mia testa.

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