capitolo 14

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mi sveglio con un profumo forte nelle narici e mi rigiro nel letto più volte per capire cosa sia.
"buongiorno fiorellino" dice arianna avvicinandosi a me, sistemandomi le coperte.
"tua madre ci aspetta in cucina"
"mia madre?". ammetto di essermi svegliata solo dopo questa frase, che mi ha confuso un po'.
"sì, tua madre. ci ha preparato la colazione, ti piacerà".
mi alzo mezza addormentata, inizio a dondolare e mi appoggio ad ari per reggermi in piedi. "tutto bene?" mi chiede preoccupata, temendomi la mano. annuisco e continuo a camminare. ho molto sonno e ci sta che non riesca a fare nulla.
quanto entriamo in cucina mia madre e mio fratello sorridono, ci indicano il cibo e ci danno il buongiorno.
"come state?" ci chiede mamma, un po' nervosa dalla situazione.
"bene" rispondo, bevendo un sorso di succo di mirtillo.
"anche io" risponde ari, sbadigliando.
noto finalmente la camicia della ragazza. l'ho sempre amata e credo che quella camicia la rendi meravigliosa. è veramente bella, non c'è niente da fare.
i suoi occhi color nocciola si incrociano con i miei. mastica i biscotti silenziosamente e mi guarda, curiosa del mio stato di trance.
scuoto la testa e continuo a mangiare.
"beh, quindi siete tornate insieme?" domanda giacomo, puntandoci lo sguardo addosso.
"no" rispondo pronta.
mia madre annuisce. credo si sia accorta della mia reazione brusca ma non dice nulla per non farmi innervosire.
"ah, va bene... e alice c'è ancora?"
mi si gela il sangue a quella domanda. alzo gli occhi al cielo e bevo un altro sorso di succo.
"diciamo che è finita" dice sorridendo. confusa mi giro verso di lei ma mi ignora e si alza dal tavolo. "noi dobbiamo andare da ambroje, ci aspetta tra poco". la guardo male, non avendo voglia di uscire, ma la seguo comunque. appena uscita dalla porta, però, mi ricordo di essere in pigiama.
"ari guardami"
"cosa?"
"guardami"
inizia a guardarmi dalla testa ai piedi e quando si accorge del dettaglio divertente inizia a ridere.
"sei cattiva" dico, appoggiandomi al muro. "dai, muoviti, facciamo tardi".
appena arrivate a casa di alessandro inizia a girarmi la testa, sarà per il motorino o perché sono tanto stanca.
nel dubbio mi appoggio di nuovo ad arianna, che spaventata mi tiene dai fianchi.

"cosa sta succedendo?" domanda ambro appena vede una me spiaggiata sul suo divano.
"sembra morta" dice alla ragazza, continuando a fissarmi.
"le gira la testa". si avvicina a me e inizia ad accarezzarmi i capelli. "dormi un po', vedi che ti passa".
seguo il suo consiglio e dormo un po', ma quando mi sveglio non trovo nessuno al mio fianco. la voce di ambro è scomparsa, cosa abbastanza strana dato che parla tanto.
suppongo che sia uscito e che arianna sia in cucina dopo aver sentito rumori di bicchieri.
entra in salone e mi saluta con la manina. "hai riposato, fiorellino?"
"sì, abbastanza"
"vuoi qualcosa?"
"voglio abbracciarti".
non so perché, ma alle volte mi partono gli attacchi di affetto ed è impossibile fermarli. alla fine sembro anche dolce.
"ti voglio bene" dice solo.
si fa spazio vicino a me e si sdraia.
"che si fa?"
"boh, che vuoi fare te ari?"
"voglio stare qui"
"ok, allora dormiamo" rispondo.
"ti sei appena svegliata, che cazzo! dormi ancora?"
"sì, dormo ancora".
la ragazza di fianco a me inizia a ridacchiare. le sue guance diventano rosse, le mie forse addirittura viola.
scatta il secondo bacio, più passionale di quello precedente.
sento uno sciame di farfalle danzare dentro il mio stomaco e inizia a tremarmi il braccio.
vorrei che questo momento si fermasse all'istante, perché mi piace.

profumo di rosa // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora