capitolo 4

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alla fine la pasta di ari non è venuta così male.
mangio un pezzetto di una caramella appena regalatami da ambro, per godermi il gusto.
potrei risultare una bambina e lo sono.
arianna e alessandro stanno parlando di università.
mi sto annoiando e, tra l'altro, non mi sento tanto a mio agio.
decido, quindi, di andare a letto, nonostante non ci vada mai così presto.
"vabbè vado a dormire" dico, sbadigliando.
"stai scherzando? sono le dieci" mi dice alessandro, guardandomi male.
"ho sonno" rispondo.
"ma smettila, fatti un tè, una camomilla, una tisana e vieni qui".
"no"
"Liv non rompermi il cazzo, mi fai paura quando vai a letto presto".
nel frattempo arianna osserva la scena in silenzio. incrocio il suo sguardo ma faccio finta di nulla, continuando a litigare con ambro.
"buonanotte" dico, sorridendogli.
"vai a fanculo" dice ambro alzandosi per farsi un tè.
"buonanotte" urla arianna per farsi sentire, mentre cammino verso camera di ambro.
mi sdraio nel letto e mi addormento poco dopo.

mi sveglio nel bel mezzo della notte per un rumore. vedo un ombra alzarsi dal letto e camminare nel buio. capisco subito che sia ambro, perché a quest'ora è sveglio?
afferro il telefono e leggo l'ora sul cellulare: le 04:50.
provo ad alzarmi, ma avendo tanto sonno e non capendo nulla mi riaddormento.

mi sveglio alle 10 con il rumore di un campanello.
sento ambro col fiatone: "rieccomi".
decido di alzarmi e avviarmi in cucina, dove trovo i due a bere un tè, tanto per cambiare.
"vuoi?" chiede arianna, indicandomi la tazza.
annuisco e mi servo da sola.
"beh? dormito bene?" mi chiede ambro.
"sì"
sono mezza addormentata, non capisco nulla.
"ah raga torno subito, devo farvi vedere una cosa".
lascia me e ari da sole.
il silenzio invade la stanza e mi ritrovo a giocare, di nuovo, col mio anello.
"posso farti una domanda?"
"sì" dico.
"stanotte sei uscita?"
"no?"
"ok... ho sentito la porta aprirsi".
alzo le sopracciglia. un flashback mi passa in testa. "era ambro"
"in che senso?"
vediamo entrare ambro col telefonino in mano e gli occhi brillanti.
"stanotte ho ricevuto un messaggio". ci mostra subito le chat.
sia io che ari spalanchiamo gli occhi.
"è un mio compagno di università. abita qui, al piano di sopra. non potete capire, sono saltato dal letto".
"ti ho sentito" sussurro, bevendomi un sorso di tè.
"praticamente ci siamo visti qua sotto per mezz'ora, poi siamo tornati a casa. prima, quando sono andato a buttare la spazzatura, l'ho rivisto sulle scale. ci siamo salutati, mi ha dato il cinque. raga gli ho toccato le mani. poi mi ha toccato i capelli ed è andato via. raga rendetevi conto!".
rido per le tante volte in cui ha detto "raga".
"come si chiama?" chiede ari, rubandomi le parole di bocca.
"Michele".
"michele? esiste qualcuno che si chiama michele?" chiedo.
"stai zitta".
il campanello suona. ambro va ad aprire, lasciandoci di nuovo da sole.
arianna si alza, prende la mia tazza e la mette nel lavandino.
ad un certo punto sento le sue mani sulle mie spalle e il fiato sul mio collo.
"credo sia michele" mi sussurra all'orecchio.
sento una fitta al petto, ma faccio finta di niente.
probabilmente, appena si siede, nota il mio nervosismo ma non dice nulla.
un ragazzo alto e moro entra nella stanza.
"ciao!" dice, un po' imbarazzato.
"ciao" salutiamo noi.
"lui è michele, abita sopra di noi e viene alla Luis".
wow, non lo avrei mai detto.
"io e livia stavamo per uscire".
ambro mi guarda, più terrorizzato di me. sono sicura che sia preoccupato per la mia pazienza, ma lascio stare.
è più importante ambro.
usciamo di casa velocemente. lei è divertita per la scena, mentre io no. o meglio, sono felice per ambro ma no.
prendiamo l'ascensore e ci ritroviamo per strada, senza sapere dove andare.
"che facciamo?" chiede.
"boh".
"interessante. ti va di andare al mercato?"
"ok."
mi guarda male ma faccio finta di niente, continuando a camminare.

arrivate a Porta Portese iniziamo a girare.
sul momento mi dimentico di tutto. ci divertiamo, compriamo cose e parliamo del più e del meno, come una volta.
tutto fino a quando una ragazza si avvicina ad arianna.
"ciao amore" dice, baciandola.
inutile dire che la riconosco subito.
mi ero veramente dimenticata di tutta questa storia per mezz'ora?
"livia, lei è Alice".
ha i capelli scuri e lunghi e gli occhi azzurri.
"la conosco" dico, fredda.
arianna capisce e distoglie lo sguardo.
"io non conosco te" dice, confusa.
"è un'amica di ambrosino. è venuta qui per un po'."
"capisco... ti va di prendere un caffè?" chiede alice alla mia ex.
mi guarda come se volesse chiedermi il consenso o per vedere la mia reazione.
"ragazze, io devo andare. mi ha scritto mio fratello." dico sorridendo.
mi allontano salutandole.
fortunatamente giacomo mi ha scritto davvero, quindi ho un posto dove andare.


🌹michele è per pochi<3. ho messo la canzone a inizio capitolo perché la parte di porta portese mi da queste vibes;).🌹

profumo di rosa // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora