1. Viaggio nel passato

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Sei anni prima...

"Cosa guardi, Bran?"

Era ora di pranzo. Bran e Simon erano seduti al loro solito tavolo accanto alla porta a vetri che affacciava sui campi da football, davanti avevano due vassoi pieni di cibo abbastanza scadente.

Bran, mentre sorseggiava rumorosamente dalla cannuccia il suo succo d'arancia, mantenne gli occhi puntati su un ragazzo. Era nuovo, lo aveva già notato il giorno prima e Bran non era proprio riuscito nemmeno in quel caso a scollargli gli occhi di dosso.

In giro aveva scoperto qualcosa su di lui. Si chiamava Joel, era all'ultimo anno ed era figlio di un pezzo grosso, ma non aveva ancora capito bene di cosa.

Era più grande di Bran di due anni, ma era decisamente più piccolo di costituzione. Bran a sedici anni era grosso come un armadio e sembrava più grande dell'età che aveva effettivamente.

Quel ragazzo era minuto, magro come un foglio di carta e aveva due occhioni blu talmente limpidi da essere quasi ipnotizzanti.

Si aggirava per la scuola come un pesce fuor d'acqua, tentando quasi di nascondersi dagli sguardi degli altri, e non aveva ancora fatto amicizia con nessuno.

"Bran? Mi ascolti?" Simon gli schioccò un paio di volte le dita davanti agli occhi per provare ad attirare la sua attenzione.

Bran sbatté le palpebre ripetutamente e spostò lo sguardo su Simon che lo fissava con un sopracciglio inarcato e l'aria confusa.

Bran si accorse che aveva iniziato a mordicchiare la cannuccia distrattamente e che il succo molto probabilmente era finito da un pezzo, ma lui non si era reso conto di nulla, troppo occupato a fissare come un maniaco seriale il ragazzo nuovo dagli occhi blu.

"Sì, ti ascolto, Simon," mentì al suo migliore amico barra ex ragazzo.

Si conoscevano da quando avevano cinque anni, erano amici praticamente da sempre, erano stati insieme ufficialmente circa tre mesi e scopavano ancora ogni tanto perché erano perennemente con il cazzo in tiro ed erano gli unici gay dichiarati in quel liceo di sfigati.

"Ah, sì? E cosa ti avrei detto?" ribatté l'amico, sfidandolo e incrociando le braccia magre al petto.

Bran sogghignò in direzione del suo migliore amico. "Mi stavi dicendo che quell'hamburger di carne sconosciuta non lo mangi più e che posso mangiarlo io."

Simon sbuffò e con un movimento stizzito spostò il suo vassoio in avanti verso Bran. "A furia di darti il mio cibo di merda, finirò per morire di stenti."

Bran sorrise smagliante ed afferrò il quarto di hamburger rimasto nel piatto di Simon.

Il suo amico sbuffò nuovamente e Bran lo trovò carino. In realtà, Simon era sempre stato carino. Con quegli occhi grigi e i riccioli biondi, era stato sempre uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto.

La prima sega se l'era fatta pensando a lui e così aveva avuto la famosa epifania, comprendendo definitivamente che gli piacevano cazzi e culi e che tette e figa gli procuravano ribrezzo.

Simon era anche una delle poche persone più importanti della sua vita e lo avrebbe difeso da qualsiasi minaccia.

Soprattutto dalla sua famiglia omofoba del cazzo che lo aveva cacciato di casa quasi un anno prima.

Fatta eccezione per quella pazza di sua zia, facente parte anche lei del gruppo ristretto che comprendeva le poche persone a cui Bran voleva bene.

"Lo hai fatto di nuovo," affermò Simon prima di prendere un sorso dalla sua lattina di Coca-Cola.

"Cosa avrei fatto?" fece il finto tonto Bran, parlando con la bocca mezza piena.

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora