14. Pianeta Bran

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"Con quel sorriso inquietante mi ricorda Joker in manicomio."

"Non capisco, Angel. Ha indossato un paio di calzini della depressione, è in piena Sindrome di Bran, steso sul letto con quel dannato peluche... eppure, sorride. Avranno scopato, non c'è altra spiegazione."

Joel era talmente felice che non gli importava nemmeno delle prese per il culo di Angel e Ryan.

Era tornato da poco a casa perché Bran doveva attaccare il turno al Red Moon. Avevano passato il pomeriggio a letto ed era stato... magico.

Sentiva dolori ovunque, ma ne era valsa la pena. Assolutamente.

Joel per una volta poteva essere volgare, dicendo che come lo scopava Bran non lo aveva mai scopato nessuno, porca vacca.

"Sembra che lo abbia morso un vampiro," affermò Angel.

"Già, guarda che succhiotto! Gli rimarrà minimo per due settimane e per andare a scuola dovrà usare del fondotinta," sghignazzò Ryan.

Joel istintivamente passò i polpastrelli di due dita sul livido rossastro che aveva sotto l'orecchio sinistro, il sorriso gli si allargò. Bran gli aveva fatto un bel succhiotto, ma non gliene fregava niente. Avrebbe rubato del fondotinta a Angel.

"Terra chiama Joel! Terra chiama Joel!"

Ryan gli scosse una gamba e Joel spostò lo sguardo sui due fratelli che lo guardavano come se fosse un caso umano, bisognoso di un ricovero psichiatrico.

Doveva imparare a chiudere la porta a chiave per impedire a quelle due civette di seguirlo ogni volta in camera.

"Sono sulla Terra," rispose a Ryan.
"A me sembri ancora sul Pianeta Bran," replicò il suo amico.

Joel sospirò, come una povera ragazzina innamorata, e si mise ad accarezzare distrattamente il peluche di Tweety che stringeva tra le mani come se fosse un animale vero.

"Si può amare così tanto una persona?" domandò, a nessuno in particolare.

"Penso che tu lo stia chiedendo alle persone sbagliate. Io non ho mai avuto una relazione seria in vita mia e Angel odia tutto il genere umano," rispose Ryan.

"Vero," confermò Angel, senza nemmeno offendersi per l'affermazione del fratello nei suoi confronti.

"Amo quel ragazzo da sei anni," affermò, fissando il soffitto.

"In sei anni io ho scopato con un numero incalcolabile di ragazzi," replicò Ryan.
Angel sbuffò. "Perché sei una sgualdrina."
"E tu hai una pianta carnivora al posto della vagina, sorellina," ribatté il suo amico.

Joel guardò Angel. Fece spallucce, per l'ennesima volta le affermazioni maligne del fratello non l'avevano minimamente toccata.

Dalla sua borsa alla Mary Poppins cacciò uno smalto nero ed iniziò a ritoccarsi le unghie come se niente fosse stato.

Quella ragazza sembrava appartenere ad un mondo paranormale.

"Senti, Joel, ho un'idea. Perché non facciamo un salto al Red Moon, stasera? Così, tu puoi ritornare a smaniare dal vivo per il tuo ragazzo e io ho l'occasione per trovare qualcuno con cui passare un'oretta piacevole," gli propose Ryan.

"Sei sempre arrapato," affermò Joel, mettendosi a gambe incrociate sul letto.

Angel era ancora intenta a sistemarsi con precisione maniacale gli artigli da felino che aveva al posto delle unghie; Ryan, invece, sbuffò.

"Parla per te, che hai passato il pomeriggio a fare sesso con Bran. Ancora lo odio un pochetto per averti fatto soffrire, ma ho dieci decimi e quel ragazzo è davvero uno schianto."

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora