Se vuoi qualcuno a tutti i costi

374 26 26
                                    

Era impressionante come fino alle ultime luci del giorno in quel posto facesse davvero molto caldo, mentre invece non appena il chiaro di luna si affacciava iniziava a far mano mano più freddo.
Prima sia Jasmine che Niccolò erano stati benissimo in acqua senza sentire alcuna temperatura gelida, eppure una volta essersi asciugati, sentirono la necessità di coprirsi con qualcosa di più pesante per il vento che aveva iniziato a tirare.
Non c'era molto, Niccolò non metteva piede in quella casa da più di un anno e dal periodo estivo, l'unica felpa munita di lampo che aveva la diede a lei.
Stavano sdraiati su una sdraio attualmente, con lo sguardo rivolto al mare che rifletteva la luna piena, il buio intorno a loro e solo qualche luce accesa dall'interno della casa per non stare completamente al buio.
Jasmine era del tutto distesa su di lui, giustificandosi dicendo che era in possesso dell'unica felpa presente, magari standogli vicino non avrebbe avuto freddo.
Forse era solo una scusa per stargli più appiccicata del solito, ma non volle ammetterlo neanche a se stessa.
In tutta la sua vita mai si era sentita così libera, e da una parte una vocina pessimista le diceva che "la notte fa confondere anche l'oro con la polvere"
Una metafora per dire che, dato che effettivamente era avvolta dal buio, anche Niccolò che in quel momento poteva sembrare oro, magari sotto sotto era polvere.
Era sicuramente da prendere in considerazione se si voleva tener conto di tutte le opzioni, ma poi si domandava, perché avrebbe dovuto?
Un uomo con il suo posto autoritario avrebbe potuto chiederle di tutto e lei avrebbe comunque dovuto farlo, quindi perché trattarla bene se non ne aveva bisogno?
Allora si ricredeva, pensando che oro ci sembrava e ci era davvero.

«mi hai dato il tempo di costatare che in riva al mare ci farei di tutto, ci vivrei quasi» sussurrò giocherellando con uno degli anelli che Niccolò portava alle mani.

«hai tirato fuori la sirenetta che c'è in te?» ribadì lui a sua volta soffocando una risata.

«sono certa che se donassi la mia voce ad una strega del mare per diventare una sirena saresti più che contento»

«nah, non ti sentirei più cantare sotto la doccia»

«che cosa!?»

Lei alzò la testa di scatto dal suo petto e si resse con un braccio per guardarlo in viso, con gli occhi spalancati per giunta.

«che c'è? Il bagno è affianco alla camera da letto»

«si ma.. no! Dio che figure sono stonata come una campana» piagnucolò nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

«quando prima hai cantato con me non lo eri»

«si e che dovrei fare? La doccia con te per non essere stonata?»

Niccolò si trattenne dal rispondere a quella domanda, giusto il tempo che lei si rendesse conto della frase che aveva appena pronunciato senza farci troppo caso.

«No! Cioè.. non in quel senso..
ho capito sto zitta» si allarmò la bionda diventando così rossa in viso che lui non potè fare a meno di scoppiare a ridere e stringerla più forte.

«ti scandalizzi per poco, è un'idea estremamente romantica dal mio punto di vista»

«dal tuo?»

Forse uno dei modi per mettere lei alla pari linea di lui, era non considerarla una bambina incapace di parlare riguardo a qualsiasi argomento.
Spesso a Jasmine era stato vietato metterci anche parola, dicendole che non poteva perché era una donna, o perché era troppo piccola, o perché era troppo presto..

«se ti inchiodano in questa testolina che qualsiasi contatto fisico abbia un doppio scopo e che sia solo per piacere personale di uno dei due, allora non è più molto romantico» spiegò il moro guardandola in viso, anche se lei teneva lo sguardo perso verso le onde calme del mare.

La nuova stella di BroadwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora