Sei più geloso di lei che di me

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Passata quasi tutta la giornata da quando Niccolò e Jasmine ebbero quel risveglio, i due decisero di prepararsi come si doveva e uscire.
Era stata una giornata molto calma, dopo aver pranzato erano tornati a letto per dormire ancora un po' date le ore piccole della sera prima, mentre invece in tardo pomeriggio lui propose di non cenare a casa, tanto per passare una serata diversa e tranquilla.
Ovviamente Jasmine sapeva che Niccolò non era bravo col concetto di serata tranquilla, spesso la sorprendeva portandola in posti bellissimi che non aveva mai neanche immaginato in vita sua; prevedendo quindi un avvenimento del genere, decise di preparasi quanto meglio poteva.
Aveva scelto un maglione largo con colori chiari ma senza andare nell'occhio, mentre sotto aveva una gonna con dei piccoli fiorellini, questi richiamavano il colore precedentemente nominato.

Sopra aveva lasciato come al solito i capelli sciolti naturali, e ogni volta guardarsi allo specchio consapevole che era libera di tenerli in quel modo, quasi le faceva venire gli occhi lucidi

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Sopra aveva lasciato come al solito i capelli sciolti naturali, e ogni volta guardarsi allo specchio consapevole che era libera di tenerli in quel modo, quasi le faceva venire gli occhi lucidi.
Si guardava vestita come desiderava, senza nessuno che le imponeva tutto e quasi non ci credeva ancora.
Stava sperimentando ogni piccolo angolino della sua libertà, ogni piccolissimo spazio senza tralasciarne nessuno.
Dopo essersi accertata di non aver nulla fuori posto, afferrò di fretta la borsa e uscì di casa chiudendosi la porta dietro, come al solito ci aveva messo più tempo del dovuto per prepararsi e Niccolò la stava già aspettando in macchina.

«ehi» disse sedendosi sul seggiolino del passeggero davanti; senza neanche dare a lui il tempo di replicare, gli avvicinò il volto per la nuca e lo baciò.

Quando stava per staccarsi, a quel punto fu il moro ad avvicinarla nuovamente e approfondire quel bacio inizialmente casto ed innocente, diventato tutt altro nel giro di pochi istanti.

«posso riportarti dentro?» parlò lui staccandosi di poco e passando velocemente uno sguardo sul suo aspetto, lasciando che la ragazza arrossisse all'istante.

Nonostante fosse ancora timida sull'argomento, era però pur sempre molto orgogliosa e le piaceva avere dalla sua parte il controllo della situazione, quindi rispose senza tirarsi indietro.

«hai già dato, poi ti lamenti che dormi poco» disse infatti con un sorrisetto sicuro in volto e le braccia incrociate al petto.

«il sonno è un giusto sacrificio, posso anche farne a meno no?»

Jasmine alzò gli occhi al cielo divertita e gli indicò con la testa di mettere in moto l'auto.
Dopo quello scambio di battutine infatti i due partirono, accompagnati dalla musica che passava in radio e il rumore delle macchine intorno a loro.
Non erano soliti a parlare molto in macchina a meno che non ci fosse un argomento preciso su cui conversare, non per qualcosa, ma i viaggi in auto soprattutto se di notte li rilassavano molto.

«devo insegnarti a portare la macchina» disse lui dal nulla attirando l'attenzione della bionda, la quale lo guardò inarcando un sopracciglio.

«non fai guidare a nessuno la tua macchina neanche fossi sposato con lei, non mi stupirei se la preferissi a me» rispose a sua volta Jasmine scoppiando a ridere e trascinando anche Niccolò nella stessa reazione.

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