La sua stella

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Quando scattò la serratura della porta di casa, l'orologio appeso sulle stesse mura segnava mezzanotte e un quarto appena.
Quella serata durò più del dovuto, Niccolò e Jasmine avevano messo piede fuori casa alle nove e prevedevano di tornare verso le undici, ma li trattenne un giro in macchina più lungo del solito, fatto ovviamente di proposito.
C'era però sempre da calcolare che quel giorno le ore in cui Jasmine aveva dormito se arrotondate per eccesso potevano essere circa quattro, quindi la ragazza circa venti minuti prima di tornare a casa, cadde in un sonno profondo poggiata al seggiolino dell'auto.
Niccolò aveva preso in considerazione l'idea di svegliarla anche solo per arrivare in camera, ma poi guardandola dormire così tranquilla non ci riuscì; la prese quindi tra le braccia a mo di principessa per non disturbare il suo sonno, e la bionda in una fase di dormiveglia si strinse di più alla presa.
In conclusione arrivò in camera con un quarto della camicia stropicciata, Jasmine stringeva in un pugno il tessuto e fece anche incoscientemente qualche protesta quando venne adagiata sul letto.
Lui si svestì in fretta per mettere qualcosa di più comodo e non dormire con un jeans e una camicia, e quando si voltò verso di lei notando che aveva ancora il maglioncino e la gonna, si avvicinò per provare a svegliarla e non farla dormire in quelle condizioni.
Eppure appena prese posto sul letto e la vide dormire così tranquilla e calma, si perse a fare tutt'altro.
La guardava e si chiedeva come fosse possibile aver trovato tanta fortuna in qualcosa in cui neanche credeva, come fosse possibile tenere più a qualcuno con cui non avevo alcun legame di sangue che qualsiasi altra persona esistente al mondo.
Ripensò a quel discorso che avevano affrontato in macchina, lei pensava davvero che lui non fosse geloso?

«avessi solo idea delle sensazioni che sento ogni volta che penso di poterti perdere..» sussurrò il moro allungando una mano e sfiorandole una ciocca di capelli per spostarla dal suo viso.

Era geloso da morire di lei, e non una gelosia pericolosa che facilmente avrebbe potuto trasformarsi in possessione, ma una gelosia quasi necessaria per quell amore forte che c'era tra i due.
L'amava così tanto che nonostante avesse tante insicurezze l'aveva lasciata del tutto libera.
Perché portarla in una città con una mentalità cento volte più aperta, lasciare che togliesse il velo, concederle un'istruzione e un lavoro se non voleva perderla?
Da una parte lo fece perché, oltre ad essere tra i suoi diritti principali, se Jasmine fosse rimasta con lui controvoglia non sarebbe stata la stessa cosa, e da un'altra perché anche se dall'altra parte del mondo, anche se con un'altra persona al suo fianco, lui l'avrebbe amata sempre.
Avrebbe sempre messo il suo bene davanti a quello di sé stesso, avrebbe sempre sperato nel meglio solo per lei, e nulla gli avrebbe permesso di dimenticarla.
Nonostante tutto, lui aveva visto nascere la sua dea, no?
Gli sembrava la sua bambina, come quando vedi nascere una piccola creatura incosciente del mondo esterno, per poi lasciarla andare una volta cresciuta quando è pronta a fare da sola.
Lui sperava che lei nonostante avesse un mondo davanti riuscisse a trovare sempre uno spazio anche per il loro amore, e sotto questo pensiero ogni volta tremava e ne era contento allo stesso tempo.
Si avvicinò per stamparle un bacio prima sulla fronte, poi sul nasino e poi sulle labbra, coprendola successivamente con la coperta per non farle prendere freddo.
Comunque sarebbe andata, lei sarebbe sempre stata la sua stella.

Comunque sarebbe andata, lei sarebbe sempre stata la sua stella

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[...]

Il primo giorno di scuola non è per molti una gran giornata, soprattutto per gli alunni che iniziano il quinto anno, e quindi da subito vengono sommersi di raccomandazioni per gli esami, a cui viene detto d'impegnarsi..
Per fare il professore dovrebbe esserci prima un test di empatia, perché molte delle persone con questo ruolo non si rendono conto che hanno per mezza giornata di ogni giorno davanti agli occhi ragazzi nella fase più delicata della loro vita, dove anche solo una frase scorretta potrebbe segnarli fino a che saranno adulti.
Era a questo che Niccolò pensava quella precisa mattina dove una settimana dopo aver accettato l'accordo e aver superato il concorso, il padre di Marta stava mostrando lui la scuola poco prima che suonasse la campanella.
Lui guardava tutto nei minimi dettagli e annuiva alle spiegazioni, era interessato ma comunque molto in ansia.
La situazione non migliorò per nulla quando un suono stridulo sentitosi per tutto l'istituto segnò la fine dell'ora e l'inizio della successiva, dove lui per la prima volta sarebbe stato ufficialmente un professore.
Era solo un supplente, si ripeteva, ma comunque un professore.

«ragazzi, un momento di attenzione» disse il padre di Marta, e gli alunni della quinta B subito si ammutolirono e si alzarono alla vista del preside.

«come sapete è da due settimane che il professor Rossi, l'insegnante d'italiano, non prende parte con noi alle lezioni.
Purtroppo non sono autorizzato a dirvi le motivazioni, ma il suo ritorno è previsto circa per febbraio, quindi all'inizio del secondo quadrimestre.
Voi quest'anno avete l'esame e per nulla al mondo potete rimanere indietro col programma ed una materia così fondamentale come l'italiano, quindi ho provveduto a trovare un buon supplente per voi.
Siete la prima classe che affido al nuovo professore, vi assicuro che vi troverete benissimo, e anche io ho anticipato a lui che siete una delle mie miglior classi, confido nel non fare una brutta figura.
Niccolò, mi auguro che tu possa trovarti bene, in tal caso puoi sempre parlarmene.
Adesso vi lascio ragazzi, buona conoscenza e buona prima lezione, mi raccomando con voi che siete degli giovani adulti.»

Il preside uscì dall'aula dopo aver visto tutti gli alunni annuire, quindi Niccolò si ritrovò lì, con una responsabilità tra le mani che temeva di far cadere, ma doveva assolutamente impegnarsi per far sì che questo non succedesse.
Prese un bel respiro ed entrò, provando a ricordare le rassicurazioni di Jasmine la mattina prima.

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