3: sorprise

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...Stiles, era Stiles, non ci potevo credere, l'amore della mia vita mi aveva salvata da una morte imminente. Ok forse sono un po' tragica.

Ma non ci potevo credere, era a bocca aperta appena vidi il suo volto.

Dovevo avere una faccia da ebete, perché lui continuava a guardarmi confuso.

-non vuoi sapere perché ti ho chiesto di venire qui anziché scrivertelo nel bigliettino?- io ero ancora nel mondo delle favole quando mi porse quella domanda - si vorrei sapere di più grazie- erano le uniche parole che potei dire davanti a quell'immensa bellezza.

Stemmo due o tre minuti buoni in silenzio, si vedeva molto bene la sua rabbia e la sua paura celarsi sul suo volto.

Si mise a sedere su un masso poco dietro di lui, ed iniziò a parlare... -senti, mi dispiace per quello che ti è successo, io non volevo che accadesse ciò però lei è fatta così, non la posso controllare e mi dispiace ancora perché purtroppo era molto arrabbiata, ti giuro che ora gliene dico quattro- io sapevo di chi stava parlando,ma gli chiesi comunque chi era.

-Malia, la mia ragazza-, mi si gelò il sangue "la mia ragazza" come poteva essere che un ragazzo splendido come lui, si fosse fidanzato con una strega come lei.

Sul mio volto si disegnò un'espressione di disprezzo, lui lo vide e continuò a spiegare, - in realtà volevo dire ex ragazza, l'ho lasciata lunedì sera alla festa, per telefono, non volevo che mi capitasse ciò che è capitato a te-, lui si prese una piccola pausa e poi continuò - ti ho trovata perché nessun dei due aveva riattaccato all'altro perciò ho sentito tutto e sono corso subito a darti una mano-.

La mia espressione doveva esser cambiata da disprezzante a sorpresa -e perché vi siete lasciati?- chiesi, senza quasi pensarci.

-l'ho lasciata perché io a lei, le servivo solo per la popolarità e per portarla a fare shopping.-

-senti io ora devo andare se no i miei amici mi ammazzano, chiamami se hai bisogno di qualcosa, ti devo un favore- gli porsi un piccolo foglietto con su scritto il mio numero di telefono, lui lo prese e se lo infilò in tasca.

Mi girai per andarmene quando qualcuno mi afferrò la mano, mi girai di scatto, Stiles mi aveva preso la mano - scusa ma io non so nemmeno come ti chiami- giusto, il mio nome.

-io sono Lydia, Lydia Martin- mi girai e stavolta me ne andai, arrivai alla mia macchina e mandai un messaggio ai miei amici ~venite a casa mia tra mezz'ora, urgente~. I miei amici non ci misero nemmeno un secondo a rispondermi ~mi preparo un attimo e arrivo~ ~idem~ risposero.

Passò la mezz'ora tanto attesa, e i miei amici arrivarono puntuali come un orologio svizzero,
Appena sentii il campanello corsi subito ad aprire.

-entrate presto non possiamo perdere tempo- dissi più agitata di non so che.

-ok Lydia ma calmati, siediti sul divano e respira- mi consigliò Allison, io feci come mi disse e mi sedetti sul divano.

-ora racconta cosa è successo- mi disse Liam mentre si sedeva sulla poltrona.

-ho conosciuto la persona che mi ha portata in ospedale- dissi tutto d'un fiato - eh e chi era?- mi chiese subito Allison.

Abbassai la testa -Stiles- dissi con una voce molto bassa, però Liam aveva un udito molto buono e sentì lo stesso.

-aspetta, quello Stiles? Lo Stiles a cui vai dietro da più di tre anni? Lo Stiles per cui piangi la maggior parte volte? Quello Stiles intendi?-

Alzai la testa con lieve sorriso in volto, e annuii.

Un amore improbabile|| stydia ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora