Quella notte, non dormimmo molto, io ero molto preoccupata per Liam, che nella notte si era svegliato urlando e piangendo.
Alle 07:00 suonò la sveglia, e con un gesto rapido la spensi, in modo da non far svegliare Liam, c'ero riuscita, Liam continuava a dormire.
Ero molto felice che Liam, dopo quella notte riusciva a dormire abbastanza bene (tralasciando l'incubo).
Erano le 09:36, mi trovavo in salotto, quando sentii scendere qualcuno dalle scale, era sicuramente Liam essendo che mia madre era andata a lavorare.
Aveva lo sguardo rivolto verso i suoi piedi, ogni tanto gli partiva un piccolo singhiozzo.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, lui ricambio subito.
-senti Liam, ora ti cambi e andiamo a fare colazione, così mi spieghi meglio, ok?- gli dissi appena ci staccammo dall' abbraccio: -ok-
Non ci mise tanto a cambiarsi, un quarto d'ora, Io ero già pronta poiché mi ero svegliata due ore prima di lui, presi le chiavi della macchina e partimmo.
Arrivammo nella sua locanda preferita, che era a qualche isolato da casa mia.
Ci sedemmo e ordinammo, io ordinai un cappuccino e una treccia al cioccolato, mentre Liam prese un cappuccino e una brioche alla crema.
Ci portarono le ordinazioni e noi non avevamo ancora detto nulla.
Presi una sorsata del mio cappuccino e gli chiesi quello che lui non voleva dire:- che è successo ieri sera?- lui ingoiò un morso della sua brioche e mi rispose.
-non lo so, stavamo camminando, mi stava riportando a casa quando qualcuno ha sparato un colpo di pistola, non capivo da dove fosse venuto, ma sapevo che stavo bene. Qualche secondo dopo non sento più la mano di Theo intrecciata con la mia...- prende un bel respiro e poi riparte -mi giro di scatto e vedo Theo che con una mano fa forza sulla ferita, e con l'altra cerca me. Mi sono inginocchiato, ho fatto tutto quello che potevo, ma non ha funzionato-
Liam si era messo a piangere silenziosamente: -ma cosa dici! Te hai fatto quello che potevi, è grazie a te che ora Theo è in ospedale.- -in fin di vita aggiungerei...- quella risposta mi diede ai nervi.
-ora vado a pagare e dopo si va all' ospedale, intesi?- lui anui.
Pagai io per entrambi, un semplice gesto di cortesia, poi ci avviammo alla macchina e andammo all'ospedale.
L'ospedale era abbastanza lontano da dove ci trovavamo all'inizio, distava circa 20 minuti.
In quei 20 minuti non accennammo a dire parola, ascoltare musica o fare altro.
Io guidavo, lui pensava.
Arrivammo all'ospedale verso le 10:10, ci avvicinammo insieme all'entrata quando Liam si fermò.
- non so se ce la faccio a vederlo conciato come ieri sera, o peggio- lo presi per mano e gli dissi -devi essere forte, se no neanche lui lo sarà.-
Entrammo e chiedemmo a Melissa McCall se sapeva dove si trovata: - reparto traumatologia stanza 14- ci riferì, e noi andammo.
Davanti alla porta trovamm Stiles e Scott essendo che erano migliori amici.
Avevano uno sguardo assente e molto preoccupato, appena ci videro fecero un sospiro di sollievo.
-Liam, eccoti, qualche minuto fa Theo si è svegliato e ha chiesto di te, vuole che tu sia la prima persona a vederlo, e l'unica- proferì Scott.
Liam si girò verso di me e io gli feci cenno di andare, si asciugò quelle lacrime che gli erano rimaste sul viso e andò.
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Un amore improbabile|| stydia ||
Fanfiction[IN REVISIONE] Ciao, io sono Lydia Martin e ho una storia per voi, una storia diversa dalle altre, diversa perché io non sono come le altre ragazze, ho un potere, e questo mi porta molti problemi. Una storia diversa perché è piana di amore e odio, p...