Capitolo sette. Sei bellissima

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"Aoo fermo, stai facendo dieci scatti al secondo, fammi cambiare posizione"
Giulia quella sera era vestita particolarmente bene e decise di farsi scattare delle foto a Sant'Angelo, che ormai era diventato il loro posto: andavano sempre lì.
Sangio chiese a una ragazza di scattare una foto a lui e Giulia, così si avvicinò alla ballerina cingendola in vita e lei a quel piccolo gesto sorrise.
"Non vorrei fare gaffe...ma mi ricordi un ragazzo che ho visto in un videoclip ieri. La canzone di chiama Guccy bag"
disse porgendo il telefono al ragazzo dopo aver scattato varie foto.
"Corretto, sono io"
la ragazza sorrise e chiese a Sangio se fosse possibile fare un selfie e lui acconsentì. Il giorno prima uscì il video clip di Guccy bag ed ebbe subito un grande successo, che neppure sangio si aspettava. Dopo la ragazza li salutò e se ne andò, guardando la foto e sorridendo.
"Che hit"
sorrise e prese Giulia per mano, proseguendo la passeggiata.
"Hai visto com'era bella struccata?"
"La bellezza naturale è sempre bella"
"Io non mi farei mai vedere struccata in pubblico, non mi piaccio. Pensa che mi trucco la mattina subito dopo essermi svegliata e lavata e la sera prima di andare a dormire. Calcola che spengo immediatamente la luce per non guardarmi in viso"
Sangio a quelle parole si rattristò: possibile che Giulia avesse un'anima così bella e che fosse così bella, ma che non lo avesse ancora capito?
"Sei in ansia per domani?" Cambiò subito argomento, non volendo andare oltre. L'indomani Margherita sarebbe arrivata a Roma e Sangiovanni avrebbe dovuto dirle la verità. Lui fece cenno di no e le diede un bacio sul capo. Giulia gli sorrise, anche se dentro di sé un po' meno: non voleva dirglielo perché effettivamente non stavano ancora insieme, ma temeva che alla vista di Margherita Sangio sarebbe tornato sui suoi passi. Margherita era bella e sicuramente più matura di Giulia e lei non avrebbe avuto niente da offrirgli se non tutto il supporto e affetto di questo mondo.
Mentre camminavano a un certo punto Giulia sbiancò alla vista di un ragazzo. Subito si nascose dietro sangio, girando il viso in direzione opposta a quel tipo per non farsi vedere, gli prese la mano e accelerò il passo.
"Ma che hai?" Sangio non capì il senso di quel gesto e si girò verso Giulia per chiederle spiegazioni.
"No niente, è che è tardi"
"Ma sono appena le 22 e domani non hai neppure scuola"
"Si ma è tardi lo stesso...e poi credo che andrò a danza anche di mattina"
continuava a tenere lo sguardo basso mentre parlava.
"Oh mi dici che ti è preso?"
Sangio si mise di fronte a lei e le tirò il mento in su, per costringerla a guardarlo negli occhi.
"Che sono questi occhi lucidi?"
"Sangio sono solo stanca, dai accompagnami a casa"
Giulia subito rise per mascherare la tristezza, ma fu una risata talmente falsa che Sangio se ne accorse. Non le fece notare nulla però. Aveva capito fosse successo qualcosa, ma se non fosse stata lei a parlargliene per prima lui  non avrebbe insistito, non volendola forzare.
Stettero in silenzio per tutto il tragitto verso casa di Giulia fin quando arrivati sotto il suo portone lei tornò a guardarlo con il sorriso e gli occhi di una bambina. Finalmente era tornata. Lui le scoccò un bacio sulla fronte e si abbracciarono sotto le stelle.
"Grazie" gli sussurrò Giulia prima di andarsene. Grazie perché non aveva insistito nel voler farla parlare a tutti i costi, non ancora pronta a parlare dei suoi problemi del passato e ad affrontare quei discorsi con lui.
La mattina seguente, come già aveva preannunciato a Sangio, si recò in accademia. Non aveva corsi, ma il sabato mattina si incontrava sempre con le amiche lì per ballare insieme e, perché no, di tanto in tanto, ideare delle piccole coreografie. Quella mattina c'era anche Aka in sala con loro, che si divertì a guardare le ragazze ballare. Tra lui e Martina c'era una grande complicità, Giulia e Chiara ormai lo avevano notato. Aka era proprio cotto.
Si scoprì che Luca avesse delle doti innate e avesse un gran bel senso del ritmo. Riuscì ad alzare la gamba a novanta gradi, precisa e flessa. Risero e scherzarono come delle matte a guardarlo catapultarsi in un mondo che non gli appartenesse.
"Si è fatta ora di pranzo, che dite se vado a prendere dei panini e ve li porto?"
tutte acconsentirono e Aka andò nella paninoteca di fronte l'Abr a prendere dei cheeseburger per tutti.
Dopo pranzo Giulia andò in ansia più del dovuto. Era da metà mattinata che non si sentiva con Sangio e non sapeva come fosse andato l'incontro con la fidanzata, o ex, non sapeva ancora come definirla.
"Facciamo che lo chiamo io, con la scusa di congratularmi con lui per il video clip e per ringraziarlo di avermi voluta con lui?" Chiara era dispiaciuta nel vedere l'amica in ansia e subito si precipitò in suo soccorso. Ma Giulia preferì di no, era inutile e infantile, anche perché Sangio sapeva stesse con lei.
Dopo circa un'oretta bussarono alla porta della sala ed entrò sangio, sorridente con una busta tra le mani. Giulia quando lo vide si calmò in un baleno e gli corse incontro abbracciandolo, sotto l'occhio di tutti. Subito rise e si scusò, imbarazzata.
"Com'è andata?" sussurrò.
"Come pensi che sia andata? Sono di fronte a te con un regalo per te, fai tu"
Lei scoppiò a ridere e lo abbracciò di nuovo. Le cedette il regalo, dicendole di aprirlo dopo quando sarebbero rimasti solo loro due.
Le ragazze, dopo aver digerito del tutto, ballarono e si allenarono, mentre Aka e Sangio parlarono di musica e di come avessero iniziato a scrivere, imparando a conoscersi meglio.
Quando si fecero le 18, tutti se ne andarono e Sangio e Giulia diedero un passaggio a Chiara, per poi restare nella macchina di lui nel parcheggio dell'amica.
"Raccontami"
non si trattenne più e si tolse la cintura, voltandosi per vedere meglio Sangio.
"Meglio di come pensassi. Alla fine credo abbia capito le ragioni della mia scelta. Quindi sono tutto per te"
lei scoppiò a ridere e gli diede un bacio sulla guancia.
"Dai apri il regalo"
"Che ansia"
pronunciò quelle parole con voce maschile e scoppiò a ridere
"Che scema"
Aprendo la busta notò delle punte di classico. Aveva raccontato a Sangio che le sue erano fin troppo consumate e avrebbe dovuto comprarne un paio, ma lui ci pensò prima di lei. Sorrise ricordando di averglielo detto in un audio di 3 minuti, di cui uno interamente della sua risata. Poi tirò fuori anche uno specchietto rosa e lei non capì il senso, così scoppiò a ridere chiedendogli il perché di quel regalo.
"Ieri quando mi hai confessato di non piacerti struccata non ti ho risposto. Non perché io pensi questo, ma sono uno che medita molto prima di parlare o agire. Questo specchietto devi portarlo sempre con te nel borsone di danza, capito? Tienilo sul comodino di fianco al letto o dove cazzo vuoi, ma tienilo. Così da guardarti sempre e imparare ad apprezzarti anche senza un filo di trucco. Io non ti ho mai vista senza trucco ma scommetto che saresti ugualmente bella se non di più. Sei così carina, vorrei lo capissi. Perché invece di dire che non ti piaci, non impari a dirti che sei semplicemente diversa e che è bello sentirsi così? Sei unica."
Lei sorrise a quelle parole. Nessuno mai le aveva detto qualcosa del genere e ne rimase colpita. Lo abbracciò subito e gli diede un bacio, un bacio vero.
Dopo essersi staccati ascoltarono un po' di musica, cantando a squarciagola.
Per la prima volta in tutta la sua vita si sentiva apprezzata.
Arrivati sotto casa di Giulia, prima di scendere decise di concedergli un po' di sé: cacciò dal borsone delle salviette struccanti, iniziando a togliersi il trucco dal viso, di spalle. Voltatasi verso sangio lo guardò, intimorita di non potergli piacere.
Lui le sorrise, le accarezzò la guancia e le diede un bacio in fronte.
"Sei bellissima Giulia"

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Troppo presa dalla puntatona di ieri, non ho avuto molto tempo per scrivere. Scusate gli eventuali errori di battitura, ma non volevo lasciarvi senza capitolo stamane. Spero vi sia piaciuto e, se viva, fatemelo sapere nei commenti💓

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